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venerdì 3 Maggio 2024




Primo Piano
Premio Responsabilità Sociale “Amato Lamberti”: la cerimonia a Nisida

Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti la cerimonia a Nisida

Torna a Nisida il Premio Responsabilità Sociale “Amato Lamberti” voluto dalle onlus Jonathan e Gesco e giunto alla sua nona edizione, in programma sabato 10 settembre 2022 a partire dalle ore 19 negli spazi all’aperto del Centro Europeo di Studi.

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Tutti A Bordo a Napoli con il festival di Mediterranea Saving Humans

Tutti A Bordo a Napoli con il festival di Mediterranea Saving Humans

Napoli ospita il primo festival nazionale di Mediterranea Saving Humans, associazione di promozione sociale impegnata nel soccorso in mare delle persone migranti e nell’organizzazione di iniziative umanitarie in Ucraina. L’appuntamento con “A Bordo!” è al Maschio Angioino da giovedì 1 settembre a domenica 4 settembre 2022.

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I genitori di Paciolla ai giffoner: “Aiutateci a diffondere la storia di nostro figlio”

I genitori di Paciolla ai giffoner Aiutateci a diffondere la storia di nostro figlio

“Cosa possiamo fare noi ragazzi per aiutarvi a scoprire la verità su quanto è accaduto a vostro figlio Mario Paciolla?” È questa la domanda che i  partecipanti della sezione Impact! di #Giffoni2022 hanno immediatamente rivolto ad Anna Motta e Pino Paciolla, i genitori del  giornalista, attivista e volontario napoletano morto in circostanze misteriose durante l'esercizio delle sue funzioni nelle Nazioni Unite.

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Editoriale
Napoli per l'Ucraina

di Sergio D'Angelo
Ho provato una grande emozione alla partenza da Napoli dei tre bus di aiuti umanitari per i civili ucraini che scappano dalla guerra dirigendosi verso il confine polacco, perché non abbiamo il potere di fermare la guerra, ma possiamo offrire concretamente la nostra solidarietà.
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Speciale
Cooperativa sociale EVA: da 22 anni accanto alle donne per liberarle dalla violenza

CooperativasocialeEva

Gestisce in Campania 5 Centri anti-violenza e 3 Case rifugio: la cooperativa sociale EVA, del gruppo Gesco, rappresenta una delle storiche e più radicate esperienze di donne impegnate accanto ad altre donne. Attiva dal 1999 anni nell’ambito della prevenzione e del contrato alla violenza maschile, accoglie e sostiene donne in difficoltà, insieme ai loro bambini, attraverso un ampio spettro di servizi e una serie di percorsi di emancipazione e inserimento sociale e lavorativo.

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News
Martedì, 26 Luglio 2022Pace, cittadinanza, resistenza civile: a Nisida il Premio Responsabilità Sociale Amato Lamberti

Pace cittadinanza resistenza civile a Nisida il Premio Responsabilità Sociale Amato LambertiSarà dedicata alla pace la nona edizione del Premio Responsabilità Sociale “Amato Lamberti” in programma sabato 10 settembre 2022 a partire dalle ore 19 negli spazi all’aperto del Centro Europeo...

Martedì, 12 Luglio 2022Attacco alla Masseria Ferraioli: bene confiscato minacciato dalla camorra

Attacco alla Masseria Ferraioli bene confiscato minacciato dalla camorraNuovo atto intimidatorio alla Masseria Antonio Esposito Ferraioli, nata in un bene confiscato ad Afragola e gestita da un gruppo di organizzazioni sociali del territorio.

Lunedì, 04 Luglio 2022Armonia a cavallo: Matilde Lauria al campionato interregionale di equitazione

Armonia a cavallo Matilde Lauria al campionato interregionale di equitazione“Cimentarmi ancora una volta in una disciplina quasi inaccessibile per le mie patologie  mi ha permesso di vivere in pieno le contrastanti emozioni tra gioia, paura e felicità.

Martedì, 28 Giugno 2022Premio Nazionale Amato Lamberti: consegnate le borse di studio

Premio Nazionale Amato Lamberti consegnate le borse di studioIn occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Amato Lamberti, la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, ha ospitato nella mattinata di martedì 28 giugno 2022 la cerimonia di consegna delle tre borse...

Martedì, 28 Giugno 2022Napoli Pride: e che burdello!

Napoli Pride e che burdelloDopo due anni di restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, torna il Napoli Pride.

Napoli e le occasioni mancate. Invertire la rotta con integrazione sociale e innovazione

Lo spiega il filosofo Isaia Sales, tra i relatori del convegno “Prima (invece) di punire”

isaia salesIl centro storico di Napoli può diventare un’opportunità per tutto il Paese e anche per l’Europa. Invece, da 70 anni a questa parte, nel capoluogo campano, non c’è stata una sola opera capace di valorizzarne e innovarne il cuore pulsante.

A spiegarlo è il filosofo e saggista Isaia Sales, tra i relatori del convegno “Prima (invece) di punire”, in programma venerdì 5 e sabato 6 maggio all’Istituto degli Studi Filosofici di Napoli, promosso dall’associazione “Non Dark Yet” (Non è ancora buio)” in collaborazione con il gruppo di imprese sociali Gesco. In particolare, la sua relazione introdurrà la sessione pomeridiana del venerdì (ore 15/19) dal titolo “Napoli ultima città dell’Ottocento: tra illegalità, criminalità e camorre”.

Che tipo di città è Napoli?

Napoli è una città con una sua originalità rispetto alle altre città italiane ed europee. Il suo centro storico mantiene una caratteristica struttura ottocentesca, in cui, però a differenza di altre città, in cui i poveri si sono integrati attraverso il lavoro e il welfare, qui i ceti bassi sono stati espulsi dal centro verso la periferia e, ancora oggi, convivono ceti sociali molto diversi tra loro. Il che è un bene: l’eterogeneità produce meno violenza dell’omogeneità sociale. Diversamente da Venezia, Roma, Milano, per fare alcuni esempi, il centro storico non è un monumento immobile, qualcosa di morto, ma un centro abitato, vivo e, per questo, attraente.

Il problema è che non c’è stato, negli anni, uno sviluppo economico e sociale capace di integrare i ceti popolari, che sono rimasti esclusi. Non si è data una risposta al disagio e alle emergenze sociali, con il risultato che il ventre di Napoli oggi non è un vero e proprio centro ma più una periferia nel centro. In altre realtà, la periferia è fuori, invece, la particolarità di Napoli è che la periferia è dentro al centro storico, che presenta, così, una popolazione mista ma disintegrata.

Anche la criminalità è un problema sociale?

Dietro al problema criminalità a Napoli, c’è la mancata integrazione del sottoproletariato. Napoli mantiene una forma ottocentesca ma contemporaneamente presenta tre enclavi criminogene, una al centro, che è a tutt’oggi un focolaio di criminalità e violenza, una in periferia, una nell’hinterland. È vero che oggi il centro storico di Napoli attira grandi flussi turistici, molto più che in passato, questo anche perché la città è viva e pulsante. Ma non ci sono stati quegli investimenti e interventi in grado di creare sviluppo e opportunità.

Quali sono le possibili soluzioni?

Le parole chiavi sono integrazione sociale e rinnovamento urbanistico. Bisognerebbe fare di questa originalità napoletana una opportunità, preservando il centro storico con opere di restauro e manutenzione permanenti e, al contempo, ristrutturandolo e innovandolo secondo standard internazionali. Mi riferisco agli spazi verdi, alle opportunità di sport, al rinnovo urbanistico che potrebbe avvenire con politiche diverse di alloggi popolari misti, creazione di residenze universitarie e contenitori culturali.

Cosa si può già fare e che ruolo possono avere i cittadini?

La città si è fatta sfuggire grandi occasioni di sviluppo, ad esempio, quelle del dopo terremoto. Napoli è l’unica città dell’Ottocento in cui da 70 anni non si vede all’opera qualcosa di importante. È ora di sfruttare le sue grandi potenzialità, per farne una capitale culturale ed economica dell’Italia e dell’Europa intera. È ovvio che il Comune da solo non ce la può fare, servono investimenti nazionali ed internazionali e fare esattamente il contrario di quello che è stato fatto finora attraverso una politica urbanistica che ha cacciato via le persone invece di integrarle.

I cittadini possono fare la loro parte, esercitando una pressione perché il centro storico di Napoli sia considerato una questione di tutti ed entri a far parte dell’agenda politica nazionale.

Maria Nocerino

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