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Sabato 18 Maggio 2024




Via libera al registro Unioni Civili

Il consiglio comunale ha approvato la delibera per le coppie di fatto

gay-unione-civileIl Consiglio Comunale di Napoli ha approvato la delibera che istituisce il registro delle Unioni Civili:  da oggi le coppie non sposate, ma conviventi e legate da un profondo vincolo affettivo, sia eterosessuali sia omosessuali, potranno beneficiare di servizi in precedenza riservati alle sole coppie unite da un matrimonio.

Tra i nuovi diritti cui avranno accesso le coppie di fatto i più rilevanti prevedono la possibilità di partecipare ai bandi per l’assegnazione di alloggi residenziali pubblici e l’equiparazione  giuridica alle coppie more uxorio per quanto concerne il diritto  ad assistere il compagno in ospedale.

Napoli è la prima grande città Italiana, dopo Torino, ad approvare il registro: si tratta di una conquista storica nel percorso di rivendicazione dei diritti delle persone di orientamento diverso da quello eterosessuale. Il testo approvato dal Consiglio di Napoli rappresenta un’innovazione prevedendo un rafforzamento della tutela, attraverso l’utilizzo di due strumenti: la certificazione della famiglia anagrafica ed  il registro delle Unioni Civili. “L’elemento giuridico è fondamentale, ma altrettanto importante è il valore politico e simbolico: ora le unioni potranno essere celebrate da un pubblico ufficiale, in una cerimonia non dissimile dal matrimonio civile.” – spiega Fabrizio Sorbara, consigliere Nazionale Arcigay, e rappresentante cittadino dell’associazione, “Napoli storicamente si è rivelata accogliente nei confronti delle persone omosessuali, all’ultimo gay pride – ricorda  – emblematica fu la scena in via Carbonara delle persone affacciate ai balconi che ballavano con il corteo: più che in altre città c’è un’osmosi tra cittadinanza e comunità LGBT.” Tuttavia non sono mancati episodi di violenza omofobica, tra cui l’aggressione subita nel giugno 2009 da Maria Luisa Mazzarella, ora membro direttivo di ArciLesbica Napoli, fu picchiata e rischiò di perdere un occhio, solo per aver difeso un amico omosessuale dagli insulti e dalle percosse di un gruppo di teppisti. “Per questo la campagna di sensibilizzazione deve continuare – sostiene il consigliere dell’Arcigay - e dovrà superare anche le resistenze del Cardinale Sepe, che fa il suo lavoro, ma che non può fermare la nostra marcia per i diritti.”

L’amministrazione del Comune mantiene quanto promesso in campagna elettorale in tema di unioni di fatto: il riconoscimento giuridico sarà sancito dall’inserimento delle Unioni Civili anche nello statuto. Il documento approvato è già stato chiesto dal Comune di Milano, che ne vuole utilizzare il testo per un’identica delibera, segno che Napoli potrebbe fare da apripista in un percorso verso un cambiamento della normativa nazionale. Oggi l’ Italia, insieme alla Grecia, è l’unico Paese a non avere una normativa  sulla materia. Il sindaco Luigi De Magistris, ha così dato seguito a quanto promesso alla comunità gay e trans, nel giorno del gay pride pochi giorni dopo il suo insediamento. E ribadito ancora in occasione dalla creazione del consultorio per l’ accoglienza delle persone transessuali. A lui la comunità LGBT ha rivolto l’invito di portare in sede nazionale la questione.

E ora la comunità LGBT annuncia che festeggerà la conquista con una festa,  tra venerdì e domenica, probabilmente a piazza Bellini, piazza storica del movimento per i diritti gay.

Daniele Pallotta

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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