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In occasione dell’11 novembre, Giornata Nazionale delle Cure Palliative, VIDAS, associazione che dal 1982 offre assistenza sociosanitaria a persone con malattie inguaribili, diffonde la ricerca Le cure palliative in Italia commissionata a CERGAS - Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale dell’Università Bocconi. Lo studio, basato sugli ultimi dati comparabili a disposizione dei ricercatori (2017), indaga per la prima volta la complessità del sistema delle cure palliative nel nostro Paese offrendo sia una stima del bisogno complessivo sia una fotografia della rete di offerta.
“Donne. Con disabilità e con diritti di libertà” è il primo di un ciclo di seminari online organizzati dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) nell’ambito del progetto “Disabilità: la discriminazione non si somma, si moltiplica. Azioni e strumenti innovativi per riconoscere e contrastare le discriminazioni multiple”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Nell'ambito di una collaborazione tra Dipartimento di Agraria dell'Università Federico II e Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) avente come oggetto lo studio sistematico dei reperti organici conservati nei depositi del MANN, nel 2018 un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Agraria (DiA) aveva avviato una ricerca sul contenuto di una bottiglia di vetro conservata nei depositi del Museo.
È finalmente uscito il nuovo decreto del Governo sulle misure da mettere in atto per contenere la pandemia: entreranno in vigore da domani, 5 novembre, e dureranno fino al prossimo 3 dicembre. Dopo un luogo confronto e soprattutto duri scontri non solo tra maggioranza e opposizione ma anche tra lo stesso Stato e le Regioni, vediamo quali sono le principali decisioni prese dall’Esecutivo. Ricordiamo che la regione Campania, che dovrebbe rientrare nella zona arancione, vale a dire quella intermedia per livello di rischio e casi Covid, è tra quei territori in cui le restrizioni erano già state inasprite grazie agli ultimi provvedimenti firmati dal governatore De Luca.
A Maggio scorso Massimo Barra aveva lanciato una ipotesi di lavoro, basata su una osservazione fatta su 623 utilizzatori di sostanze utenti di Villa Maraini-CRI, che non si erano ammalati di COVID-19, contrariamente a quanto pensa l’opinione pubblica che stigmatizzandoli li considera possibili untori.
Le limitazioni quotidiane che fanno da sfondo alla nuova realtà sociale e il timore di una nuova chiusura complessiva e probabilmente paralizzante impongono a tutti gli attori istituzionali una riflessione profonda sul futuro che si prospetta per il Paese.
Il rap di Lucariello e le fiabe di Gianni Rodari hanno animato il rione Salicelle di Afragola nel giorno di tutti i santi per guardare la pandemia con gli occhi dei più piccoli.
Sanitasamble e Piccola Orchestra di Forcella: proseguono le attività con la didattica a distanza
Anche Sanitansamble ritorna alla didattica a distanza. Certo non è facile, ma la situazione difficile che ha colpito nuovamente il nostro Paese, ha portato all’inevitabile sospensione di tutte le attività in presenza collegate all’orchestra giovanile Sanitansamble, sia nel Rione Sanità che nel quartiere di Forcella di Napoli.
Attraverso il sollievo dalla sofferenza, il sostegno alla famiglia e l’accompagnamento, le cure palliative pediatriche migliorano enormemente la qualità della vita dei bambini affetti da malattie inguaribili. Sono però ancora poco conosciute e l’accesso a questo tipo di assistenza è garantito solo al 5% dei 35mila bambini gravemente malati che in Italia necessitano di percorsi personalizzati.
Un’iniziativa promossa da Sinistra in Movimento e dal Gruppo Misto della X Municipalità di Fuorigrotta/Bagnoli "Quali istituzioni per quale sviluppo" si terrà online il 4 novembre alle 17.
E' in corso di pubblicazione l'Ordinanza n.86, firmata dal Presidente Vincenzo De Luca, che contiene, oltre la riconferma di alcune disposizioni già in atto, ulteriori misure di contenimento e prevenzione per contrastare l'epidemia da Covid-19.
Educare e prendersi cura, soprattutto ora nell’emergenza Covid: una comunità educante per la prima infanzia, le famiglie e il territorio. Sarà presentato il 5 novembre dalle 11 alle 12 sulla piattaforma zoom, e in collegamento dal Chikù centro culturale e gastronomico a Scampìa, Napoli, - Largo della Cittadinanza Attiva, - con una conferenza stampa, il progetto Ip Ip Urrà Metodi e Strategie Informali per Mettere l'Infanzia Prima, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che vede come capofila l’associazione Chi rom e…chi no, nell’ambito del Bando Un Passo Avanti dell’Impresa sociale Con i bambini – Fondo di contrasto alla povertà minorile.
Cifre ingenti spese per mettersi in sicurezza, energie e ore di intenso lavoro dedicate al recupero di stagioni e a ridefinire progetti artistici: il modo dello spettacolo dal vivo non si è tirato indietro quando c’è stata la necessità, a causa della pandemia da Coronavirus, di rimodulare il proprio modo di lavorare per venire incontro alle nuove esigenze sanitarie.
Nel bel mezzo di una recrudescenza dei contagi da Covid-19 e di un turbine di emergenze economiche e sociali, l’Alleanza delle Cooperative offre alla politica il proprio contributo.
Unito ai comitati e associazioni della Campania e dell'Italia intera, anche il "Comitato Commercianti Agro Nolano" è sceso in piazza Duomo,a Nola, ieri sera per manifestare contro gli ultimi DPCM e i provvedimenti adottati dal governatore De Luca. Una manifestazione statica: un flash mob che ha coinvolto silenziosamente ristoratori, imprenditori e loro dipendenti che, nel rispetto delle distanze segnalate dalle forze dell'ordine, sono scesi in piazza impugnando un necrologio che riportava il decesso della propria attività.
Parla inglese la prima tesi di laurea ispirata ad “Imbavagliati”, il Festival Internazionale di Giornalismo Civile, ideato e diretto da Désirée Klain, che a Napoli dal 2015 dà voce a quei giornalisti che nei loro paesi hanno sperimentato il bavaglio della censura e la persecuzione di regimi dittatoriali, ma nonostante questo hanno messo in pericolo la loro vita per poter parlare, raccontare, denunciare.
Child 10, fondazione svedese impegnata nel sostenere i minori e le fasce vulnerabili nel mondo, lancia una chiamata congiunta per porre fine al traffico di minori.
Lo stop dei campionati sportivi dilettantistici previsto dalle ultime disposizioni di Governo e Regione ha riscosso meno attenzione mediatica rispetto al fermo di altre categorie.
Promosso dalla Associazione Amerigo, impegnata dal 2007 nella promozione dei rapporti transatlantici attraverso progetti realizzati in collaborazione con la Missione diplomatica degli Stati Uniti in Italia, il Premio Letterario delle Quattro Libertà punta a valorizzare le opere letterarie (saggi, romanzi, novelle ed altri scritti) la cui trama si ispiri alle quattro libertà fondamentali citate dal Presidente Franklin Delano Roosevelt nel discorso sullo stato dell’Unione (noto come “discorso delle Quattro Libertà”) il 6 gennaio 1941: libertà di parola e opinione, religione e culto, libertà dal bisogno e dalla paura.
Era il 26 ottobre del 1920, quando a Genova nasceva per l’intuizione di un certo Aurelio Nicolodi, l’Unione Italiana Ciechi: un sodalizio che avrebbe riunito sotto un’unica bandiera tutti i non vedenti italiani per la conquista del diritto all’istruzione, al lavoro, alla assistenza; insomma alla piena emancipazione e alla integrazione nella società.
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Non più soggetti sfortunati e meritevoli della sola carità, ma cittadini con gli stessi diritti e i medesimi doveri di tutti. Dunque un compleanno importante, il centenario di una delle più grandi ed importanti associazioni di persone con disabilità. Un compleanno che meriterebbe di essere celebrato in ben altra maniera, ma che per le vicende che noi tutti conosciamo, rischia di passare nell’assoluta indifferenza. La Sezione di Napoli, però, vuole con forza onorare questa ricorrenza edesprimere la gratitudine all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e a tutti coloro che con sacrificio, abnegazione e spirito di solidarietà hanno fatto la storia di questa grande Associazione che ha consentito l’emancipazione dei ciechi italiani. Aurelio Nicolodi, Paolo Bentivoglio, Giuseppe Fucà, Roberto Chervin, Tommaso Daniele e Mario Barbuto, sono stati i Presidenti che si sono avvicendati in questi cento anni e che hanno guidato questo sodalizio. Soltanto dopo pochissimi anni dalla sua fondazione, l’Unione ottenne la prima vittoria a favore dei bambini ciechi: il loro ingresso nella scuola pubblica se pur in classi separate. Da quella prima vittoria ad oggi, si sono susseguite innumerevoli azioni che hanno portato al riconoscimento di tutti quei principali diritti che hanno garantito il degno inserimento dei Ciechi e degli Ipovedenti nella società: lavoro ed istruzione hanno smesso di essere una chimera, bensì, traguardi possibili. Grazie alla promulgazione di specifiche leggi, l’Unione Italiana Ciechi non solo ha riscattato i minorati della vista da una disumana situazione di degrado in cui essi erano costretti a vivere, ma, ha altresì dimostrato uno spiccato talento nella gestione di svariate e difficili problematiche, nonché, la particolare abilità dei Presidenti e dei tanti dirigenti nazionali e locali che si sono susseguiti, ad intrattenere sani e proficui rapporti con le Istituzioni e la politica. Oggi, e possiamo sostenerlo senza alcuna riserva, essa stessa si è elevata ad Istituzione, vantando cento anni di storia fatti di impegno e lavoro, di lotta per i principi di inclusione ed istruzione dei disabili. La storia dell'Unione Italiana ciechi a molte persone non dirà niente di che, eppure questa associazione tra le mille contraddizioni, le luci e le ombre che sempre caratterizzano il cammino degli uomini ha contribuito a cambiare la vita di centinaia di migliaia di persone non vedenti,che senza di essa non avrebbero avuto né voce né un posto nella società. La più grande intuizione dei padri fondatori è stata quella di comprendere che la solitudine e l’isolamento non portano mai a niente di buono, ma solo la condivisione reale di problemi e bisogni può dare motore al cambiamento. Ci sono state delle persone che hanno avuto l’audacia e la forza di credere in un sogno; quello di abbattere il muro del pregiudizio e dell’esclusione.
A dimostrazione dell’importanza che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha avuto, ha ed avrà per i disabili visivi, è significativo riportare qui di seguito alcune riflessioni dei dirigenti della Sezione di Napoli:
Silvana Piscopo: “voglio esprimere il mio sentimento di gratitudine per aver imparato, con l’incontro tra persone, il racconto di storie personali di vite difficili affrontate con determinazione, a gestire la mia cecità con equilibrio e consapevolezza dei miei limiti, ma anche con la fierezza di possedere capacità di farmi apprezzare umanamente, professionalmente e moralmente. Posso dire che l’esperienza di lavoro territoriale a napoli, ha fatto crescere in me un maggior rispetto per le difficoltà delle persone meno fortunate verso le quali, in passato, non provavo interesse e che, oggi,costituiscono,invece, la priorità del mio pensiero e della volontà di ascolto”.
Matteo Cefariello: “Per me, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è davvero fondamentale, in quanto è la prima accompagnatrice e la miglior guida per un non vedente. Quella che c’è, prima di chiunque altra, quando le strade si trasformano in salita, quella che ti aiuta nel cammino tanto difficile quanto bello della vita e che, con un piccolo aiuto, riesce a farti avere l’autonomia e la libertà che spettano ad ogni essere umano in qualsiasi campo, come quello dell’istruzione o quello del lavoro. Inoltre, io penso che essa sia un dono perché, nonostante le evoluzioni, tecnologiche e non, che diventano sempre più frequenti nel nostro mondo, non ci ha mai fatto sentire estranei o arretrati rispetto al resto della società.
E non solo questo.
Diventa la tua seconda casa, la famiglia che ti scegli e che porterai nel tuo cuore per sempre.
Io la ritengo ormai parte di me e della mia vita, una delle cose più belle che mi potessero capitare. Molte cose verranno e andranno, ma non questa associazione: lei ci sarà in ogni caso e ti accompagnerà in ogni momento di questo lungo viaggio, facendoti capire che avere una diversità rispetto a qualcun altro, non è un limite, anzi. È una ricchezza”.
Sandra Minichini “L’Unione meritava, un anno migliore...un 2020 diverso. Ma non importa, perché il posto che lei occupa nei nostri sentimenti è così ben custodito che mai niente potrà distrarci nel rivolgerle un Grazie per tutta la nostra Vita.
Domenico Vitucci: “Quando sono all’Unione, pensando a tutti voi, dico sempre che se io sono lì, così autonomo, così attivo, lo devo alla mia famiglia ma anche alla mia famiglia Unione, perché prima di me, sicuramente, qualcuno ha fatto quello che io faccio oggi. Unione per me significa: abilità, autonomia e formazione per chi non vede come me”.
Gilda Sportelli: “A volte mi chiedo come mai oggi ci sia ancora bisogno del sostegno di un’associazione di categoria, dal momento che sono passati cento anni dal giorno della sua fondazione, cento anni che hanno visto la stesura della nostra costituzione, della legge sull’integrazione scolastica del 1977, della legge quadro 104/92 e di una miriade di provvedimenti legislativi che hanno definitivamente sancito princìpi basilari di uguaglianza, di diritto all’inserimento lavorativo...
Invece oggi più che mai bisogna stare attenti a non tornare indietro. Il rischio è quello di accontentarsi del supporto pensionistico, delle poche professioni che la società vede adatte ai non vedenti. Insomma il rischio è quello di non sognare più, di non osare più e di non credere nella possibilità di dare un proprio contributo alla società civile, nonostante la propria disabilità visiva.
Io sono stata fortunata, forse più di tanti non vedenti perché ho avuto l’esempio di mio padre, che da non vedente ha vissuto fino in fondo non solo la vita associativa, ma anche l’ambizione di essere trattato alla pari nella società”.
Giuseppe Fornaro: “In questo difficile momento è doveroso ringraziare tutti coloro che anche a distanza continuano ad adoperarsi per consentire a non vedenti ed ipovedenti di frequentare lezioni, di svolgere la propria attività lavorativa anche da remoto. A tutti coloro che con la propria attività nella ricerca tecnologica hanno consentito e consentono ai disabili visivi di utilizzare gli strumenti informatici e digitali”.
Il Consiglio della Sezione di Napoli dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti nell’esprimere la più profonda gratitudine a tutti coloro che hanno lavorato per l’Unione e al fianco di essa, continuerà ad operare nella consapevolezza che c’è ancora molto da fare: ci sono bambini, anziani, famiglie, ragazzi con gravi minorazioni aggiuntive che aspettano ancora delle risposte; per cui il cammino è ancora lungo...!
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti con gli enti ad essa collegati, mette a disposizione servizi per tutti i disabili visivi e le loro famiglie per far sì che nessuno resti indietro!
Per leggere tutte le news è possibile consultare il sito internet sezionale www.uicinapoli.it
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione Territoriale di Napoli, via S. Giuseppe dei Nudi n. 80, 80135, Napoli – tel. 081/5498834 , fax 081/5497353 , e-mail uicna@uiciechi.it – pec uicnapoli@pcert.postecert.it
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