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Sabato 27 Aprile 2024




Impianto di compostaggio a Scampia: si faccia il comitato di controllo e si interpellino i cittadini

sergio-d-angeloSergio D’Angelo, presidente di Gesco, interviene sull’impianto di compostaggio da realizzarsi a Scampia e chiede che sia assicurata massima trasparenza nella gestione e nelle procedure di affidamento.

Un comitato di controllo che garantisca la trasparenza e la correttezza nella gestione dell’impianto di compostaggio e il coinvolgimento dei cittadini: sono queste, secondo il gruppo di imprese sociali Gesco, le due condizioni necessarie e indispensabili per la realizzazione del progetto “Scampia – Dai rifiuti una rigenerazione della società”.

Il progetto per un impianto di compostaggio dei rifiuti a Scampia vede Gesco in prima linea come soggetto ideatore e proponente, dopo due gare (nel 2013 e nel 2014) andate deserte e in considerazione anche del fatto che Gesco sta investendo professionalità e risorse nel campo dell’ambiente, con attività di riciclo dei cartoni e il progetto “Spazzacammino”, dei senza dimora che puliscono le strade. Quello dell’ambiente è un tema che appartiene all’ambito d’azione di chi fa imprenditoria sociale e si impegna, dunque, per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, senza fini di lucro, come ogni onlus.

“Essere impresa sociale – ribadisce il direttore di Gesco, Sergio D’Angelo – significa innanzitutto coinvolgere direttamente i cittadini e reinvestire gli utili creando opportunità di lavoro. Un progetto come quello dell’impianto di compostaggio non è un affare che abbiamo ‘fiutato’, bensì una proposta che è partita da noi, sulla base di alcune considerazioni. Innanzitutto, come cittadini, siamo convinti della dannosità dei termovalorizzatori e delle discariche, che hanno devastato i nostri territori e riteniamo che gli impianti di compostaggio siano l’unica soluzione possibile. Poi i rifiuti rappresentano un costo per la collettività, abbastanza oneroso, che il trasferimento all’estero contribuisce ad aggravare, mentre la soluzione del compostaggio in loco determinerebbe un notevole risparmio che, riteniamo, debba essere in parte reinvestito in servizi e iniziative sociali per il territorio. Infine, considerando che due gare consecutive bandite dal Comune di Napoli sono andate deserte ci siamo attivati per coinvolgere la rete territoriale e la finanza etica, affinché il progetto possa essere realizzato”.

“Per tutti questi motivi – conclude Sergio D’Angelo – restiamo convinti che, al di là di facili e inutili speculazioni tese solo a gettare fango sul mondo sociale, dobbiamo essere uniti e collaborare alla riuscita del progetto, per il bene della città.  Niente però deve prescindere dalla volontà dei cittadini di Scampia, che devono essere interpellati e coinvolti. A tal proposito chiediamo che venga costituito sin da subito un comitato di controllo dell’intero progetto,  con ilcoinvolgimento dei cittadini e della stessa municipalità, affinché si  contrasti il rischio di infiltrazioni della camorra e si garantisca la massima trasparenza delle procedure. Precisiamo che il gruppo Gesco ha presentato una proposta che l’amministrazione comunale ha riconosciuto di pubblica utilità e su questa base dovrà indire un bando di gara nei prossimi mesi ma nulla ci è stato già affidato”.

Sergio D’Angelo, presidente di Gesco, interviene sull’impianto di compostaggio da realizzarsi a Scampia e chiede che sia assicurata massima trasparenza nella gestione e nelle procedure di affidamento.

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