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Martedì 7 Maggio 2024




Minori a Rischio: interventi precoci e meno costosi (Cesare Moreno)

cesare-morenoA colloquio con Cesare Moreno, Fondatore dell'associazione Maestri di Strada, uno dei coordinatori del Progetto Chance, programma scolastico sperimentale che ha avuto l’obiettivo di recuperare, attraverso l’istruzione e la formazione, studenti che hanno abbandonato il percorso scolastico. Nel 2008 la “scuola di strada” fu finanziata per tre anni. Nel 2009, il ministero dell´Istruzione, si ritira e sfila gli insegnanti. Nel frattempo esce di scena anche il Comune di Napoli.

2011: sempre meno Chance

Non ha portato particolari novità se non quella che è diminuita l’offerta di percorsi di istruzione e formazione più adeguati ai giovani che non hanno disponibilità allo studio d’aula. Non abbiamo dati a disposizione rispetto ai ragazzi in difficoltà perché esiste una volontà per tenerli nascosti: se il sistema fosse efficiente e i professionisti adeguati un vasto ceto di mediatori e faccendieri resterebbe disoccupato.

Nella sesta municipalità sono stati individuati 200 ragazzi che in terza media sono a rischio generico di fuoriuscita dal sistema scolastico e 60 che sono a forte rischio. Se si estendono questi dati all’intera città potremmo considerare nell’ultimo anno 2000 allievi a rischio generico e un500 arischio grave. Naturalmente se consideriamo i 3 anni delle medie le cifre aumentano, ma più gli interventi sono precoci, meno costano, più sono efficaci.

Le istituzioni nazionali e locali sono assenti, esistono alcune routine che continuano a essere attive (segnalazione inadempienti, semiconvitti etc…), ma manca una politica visibile che affronti il problema nella sua globalità. Il privato sociale continua a realizzare interventi che tamponano le emergenze. La qualità di tanti insegnati e operatori è alta sotto il profilo della motivazione e dell’impegno, non può essere tale se la vediamo in una ottica sistemica. Le strutture presenti sul territorio sono del tutto inadeguate, soprattutto mancano strutture in grado di effettuare interventi a bassa intensità prima che i casi diventino marci e tali da dover essere affrontati con strutture specialistiche.

2012 Prospettive e Bisogni

Una buona autorità dovrebbe scoprire e valorizzare le iniziative locali e gli individui che possono contribuire ad una crescita civile. Molti speravano che De Magistris potesse intraprendere una simile strada vista la ricerca di consenso popolare autentico e il plebiscito ottenuto. Ma la cultura politica di De Magistris, e quella di molti assessori da lui scelti considera che i cambiamenti hanno origine dal centro e solo un centro che controlla può cambiare le cose. Se invece pensiamo che un buon centro sia quello che raccoglie e sostiene attraverso esperti competenti le iniziative, se pensiamo che prima del diritto pubblico astratto sia importante la concreta mediazione locale e che il diritto pubblico si sviluppi per accumulo di accordi locali, allora forse si può aiutare la crescita della società civile. Certamente sono necessari servizi stabili, ma soprattutto occorre capire che un servizio per i minori in condizioni difficili debba essere un servizio trasversale in grado di attivare risorse dove e come serve, che si occupi delle cause profonde e intervenga con un adeguato monitoraggio scientifico.

L’istruzione riesce quando si misura con la realtà degli allievi che non è fatta solo di mente ma soprattutto di emozioni e relazioni. Un progetto educativo per definizione è fondato sull’alleanza con le famiglie per il futuro dei figli.

Infine è assolutamente necessario che dei giovani non se ne occupino mai più i politici di professione, e i tecnici improvvisati. Esistono consolidate competenze scientifiche ed esperienziali in merito, occorre costituire un Consiglio dell’infanzia e dell’Adolescenza come aveva chiesto l’UNICEF nel 1992 e fare in modo che questo sia interpellato ogni volta che si trattino questioni riguardati i minori.

Parole chiave

Per crescere i giovani ci vuole una città intera. E’ l’ora che sul gonfalone della città ci sia un cuneo o un cerchio verde per dire che i giovani stanno in cima ai pensieri di tutta la città. Qualcuno dovrebbe capire che molto prima della politica delle cose è importante una gestione del simbolico che capovolga il ruolo dei giovani in questa città.

Alessandra del Giudice

 

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