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Lunedì 29 Aprile 2024




Tempi troppo lunghi per l’accertamento della disabilità

Le lamentele dei cittadini campani nel rapporto annuale di “Cittadinanzattiva”

cittadinanzattivaL’accesso alla pensione d’invalidità in testa tra le lamentele più diffuse dei cittadini campani sul malfunzionamento del servizio sanitario. E’ il dato che emerge dal XIV rapporto Pit Salute del Tribunale del malato e di Cittadinanzattiva. Nella nostra regione al secondo posto per numero di segnalazioni si collocano le malpratice, vale a dire i presunti errori diagnostici e terapeutici.

“Diritti al taglio” è il titolo dell’edizione 2011 del rapporto. In primo piano vengono denunciate le politiche economiche che stanno di fatto smantellando il sistema del welfare, con particolare riguardo ai servizi socio – sanitari. “I cittadini denunciano che non sono più singoli servizi a essere carenti, ma l’intero sistema”, spiega la coordinatrice nazionale del Tribunale per i diritti del malato Francesca Moccia, “ I livelli essenziali di assistenza, di fatto, non sono più essenziali ma possibili: non più ciò che deve essere garantito per diritto, ma ciò che può essere fatto con le risorse disponibili”.

 Il rapporto è stato stilato a partire da oltre 23 mila segnalazioni di disservizi, relative a un periodo di tempo compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2011.  Il dato nazionale pone in evidenza due problematiche su tutte: il 18 percento delle persone che hanno inviato segnalazioni denunciano errori terapeutici e diagnostici con un incremento dello 0,5 percento rispetto all’anno precedente; mentre cresce di un punto percentuale, passando dal 15 al 16, il numero di segnalazioni per i tempi lunghi di attesa. In preoccupante ascesa le difficoltà di accesso ai servizi con un numero di lamentele raddoppiato rispetto al 2009 (si passa dal 5,5 al 10 percento).

In Campania, invece, in testa alle lamentele, i tempi per gli accertamenti delle invalidità e per il conseguente riconoscimento dell’indennità. In particolare si attendono in media 5 mesi e mezzo per la prima visita, 9 mesi e mezzo per il verbale di invalidità/handicap, e 11 mesi per le erogazione del primo contributo economico: in totale, quindi, più di due anni in attesa.

Al secondo posto si collocano invece le lamentele per le presunte malpratice. Con gli errori terapeutici denunciati come più frequenti di quelli diagnostici.  Nel dato oltre alle pratiche sbagliate che hanno procurato danni, rientrano tutti quei comportamenti che danno al malato la sensazione di essere curato in modo adeguato. Tante in questo senso le segnalazioni di degenti lasciati a lungo soli, esposti a correnti d’aria, senza infermieri a controllare se avessero assunto o meno i medicinali.

Altri nervi scoperti nella percezione degli utenti la mancanza d’informazione e l’accesso ai servizi. A risultare carenti soprattutto le info su prestazioni assistenziali, strutture esistenti e accesso alla documentazione sanitaria.

L’intero rapporto, con statistiche e storie esemplari, è consultabile sul sito www.cittadinanzattiva.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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