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Lunedì 29 Aprile 2024




Conoscere è la base per governare: le cifre di Napoli nel Profilo di comunità

personeConoscere per meglio governare. Con questo spirito è stato presentato a Palazzo San Giacomo il “Profilo di comunità della città di Napoli 2010-2012”, l’indagine sulla popolazione e i suoi bisogni elaborata dal Comune di Napoli insieme all’Asl Napoli 1 Centro e all’Istat. Il libro raccoglie in 140 pagine informazioni e numeri su argomenti diversi – sulla popolazione napoletana residente, ma anche sulle persone immigrate, sui senza dimora, sugli anziani e sui disabili che usufruiscono dei servizi socio-sanitari, sui minori affidati o accolti in comunità – ricostruiti anche con l’aiuto di tabelle e una cartografia dell’intera città.

“Anche in questo momento di crisi economica molto forte – ha sostenuto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris – vogliamo occuparci dei bisogni delle persone, dire la nostra sulla sanità e su tutti gli ospedali che sono a rischio chiusura, mantenere alta la guardia su temi come la povertà e la devianza. Per programmare politiche incisive occorre conoscere le caratteristiche della popolazione e del territorio, senza considerare il contributo che il censimento offre in termini di ottimizzazione delle risorse nonché delle risposte da dare ai cittadini”.

Al volume, risultato del lavoro integrato di operatori ed esperti di diversa appartenenza - Dipartimento Socio-Sanitario dell’Asl Napoli 1, Ufficio regionale dell’Istat, Dipartimento giustizia minorile, Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, oltre agli assessorati alle Politiche sociali e alle Statistiche Demografiche del Comune di Napoli - si affiancano dieci plichi corrispondenti alle Municipalità del Comune di Napoli.

La pubblicazione – coordinata da Centro interistituzionale per l’integrazione socio-sanitaria del Comune di Napoli e dell’Asl Napoli 1 Centro – sarà disponibile da domani (28 ottobre 2011) on line sul sito www.comune.napoli.it, insieme ai profili delle dieci Municipalità, oltre che nella solita versione pdf scaricabile, anche in power point, in modo da consentire agli operatori territoriali l’utilizzo dei dati del Profilo di Comunità in occasione di assemblee e pubblici dibattiti.

“Una delle novità di quest’anno – ha spiegato in conferenza stampa Giulio Di Cicco, dirigente del Servizio di Programmazione Socio-Assistenziale del Comune di Napoli – è il ribaltamento di prospettiva, certo non ancora compiuta, ma che segna il passaggio a una logica di programmazione partecipata. Soprattutto nell’ultimo triennio, la definizione del Profilo di comunità è entrato a far parte di un percorso che ha visto, nella raccolta di dati quantitativi, solo una fase di un processo più ampio di valutazione ed analisi dei bisogni, delle problematiche e dei punti di forza delle comunità. In questa edizione i territori hanno condiviso in modo critico l’elaborazione del Profilo, dalle prime bozze iniziali fino all’elaborazione dei Piani locali degli interventi e dei servizi sociali (PLISS)”.

“Un’analisi di questo tipo – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociale del Comune di Napoli Sergio D’Angelo – rende meno sfuggente l’oggetto delle politiche sociali e, allo stesso tempo, meno sfuggenti i bisogni della popolazione, perché sono sotto gli occhi di tutti. Il Profilo di comunità rappresenta uno strumento fondamentale di programmazione, al di là di quelli che possono essere eventuali vincoli di natura economica, perché offre un osservatorio dei fenomeni non solo in una prospettiva macro, ma anche a un livello più micro, quindi più vicino ai problemi quotidiani delle persone. E programmare significa proprio dare risposte collettive a problemi individuali ma che riguardano tutti noi”.

M. N.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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