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Giovedì 2 Maggio 2024




L'appello di Omar Suleiman, dopo l'aggressione nel caffè Arabo

caffe araboNella notte del 4 maggio scorso un gruppo di giovani ha picchiato i titolari del Caffè Arabo, Omar Suleiman, e il dipendente, Majed Qaddumi, entrambi di origine palestinese, l’ex moglie di Suleiman, Cinzia Musella e l'altro dipendente Francesco Esposito. Cinzia sollevata per il collo e presa a calci ha riportato una frattura al metatarso, Majed ha subito una commozione celebrale. Omar Suleiman, scrive una lettera accorata per sensibilizzare i napoletani.

Ecco la lettera:

"Sulla parete del caffè arabo"padroneggia " da 23 anni una bella foto incorniciata con una frase straordinaria di Fatima Mernissi "c'è sempre un pezzetto di cielo dove alzare la testa"
Credo che questo frase non vale più per Piazza Bellini.
Devo confessare e a voce alta che sono stanco,scoraggiato e sfiduciato e per uno che lotta su vari fronte da quasi quarant'anni, questo è un brutto segno.
Fossimo in un'altra città, il Caffè Arabo di piazza Bellini sarebbe stato un bene prezioso da proteggere e custodire, in quel piccolo spazio della città in particolare e nella piazza intera in generale sono cresciuti tanti ragazzi e ragazze, in quei luoghi la sinistra napoletana ha avuto porte e finestre aperte, il caffè arabo dagli inizi degli anni novanta, uno dei primi "LOCALI ETNICI" in Italia è una finestra aperta sul mediterraneo con un lavoro portato avanti giorno per giorno .
Nel mese di marzo di due anni addietro il mio amico e connazionale, colonna portante del caffè arabo Majed Qaddumi fu aggredito selvaggiamente da un gruppo di balordi solo perché faceva il suo lavoro e per quasi un mese ci fu una mobilitazione straordinaria della città ed una risposta delle autorità che ci portava a pensare ad un cambiamento di rotta positivo.
Nulla da fare !! la piazza è ricaduta nuovamente nel caos e nella confusione, nonostante i vari campanelli d'allarme ed i richiami.
Lunedì 4 maggio il caffè arabo subisce un'altra criminale aggressione ancora più violenta ..quella sera sembrava un bollettino di guerra Cinza Musella, Francesco Esposito e Majed Qaddumi ridotti in mala modo e costretti a rivolgersi alle strutture sanitarie con prognosi di trenta giorni di fermo. Cinzia con la gamba ingessata e Majed con ematomi alla testa e nell'ultima radiografia di ieri una costola rotta, sempre ad opera del branco selvaggio.
Nonostante le attenzione dei mezzi di informazione durante tutta la settimana A TUTT'ORA non abbiamo avuto nessuna risposta o reazione da parte delle autorità competente alla salvaguardia della sicurezza in piazza Bellini.
Anzi : da qualche parte sono stato richiamato "Cazziato" perché facevamo troppo (chiasso) sui giornali, dovevamo stare zitti, leccare le nostre ferite e dire "TUTTO VA BENE", tanto siamo in clima elettorale.
Qualcuno mi ha chiesto perché sempre il caffè Arabo? Qualcuno ha prospettato un problema razziale, non è così, gli spazi del caffè Arabo sono una specie di zona di confine, sempre sotto assedio, se si guarda il disegno improvvisato lo si capisce, gli spazi 1, 2 e 3 sono zona di nessuno e luogo di "lotte" quotidiane con gruppi di ragazzini e meno per le sedie ed i tavoli che si arrogano il diritto di prendere e portare fuori nei giardinetti e nel pomeriggio e la sera parcheggio per i motorini e luogo di "spaccio e consumo" invece i colleghi "storici" non hanno questo tipo di problema visto che gli spazi occupati dai loro tavolini sono attaccati uno all'altro. (...)
Ci sono due,tre cose da fare per SALVARE quel patrimonio prezioso della città: piazza Bellini.
Il problema principale è un problema di ordine pubblico ormai in uno spazio così ristretto con una affluenza così alta basta veramente poco per la rissa, l'accoltellamento o la bottiglia rotta in testa. 
Serve una postazione fissa (stazione mobile) delle forze dell'ordine oppure agenti in borghese che girino chiedendo documenti e controllando l'ordine nella piazza, anche solo per tre mesi, sono certo che in questo modo alla ripresa dopo l'estate la situazione sarà diversa e più tranquilla. 
Serve una regolamentazione degli orari di chiusura di tutti i locali e questo si può attuare attraverso un'ordinanza sindacale in modo da poter dare un attimo di respiro agli abitati della zona "tormentati" fino alle sei di mattina dagli avventori di certi locali che rimangono aperti fino a tardissimo.
Serve un controllo da parte delle autorità competenti sulla qualità e provenienza di certi "prodotti": alcolici di sospetta natura e provenienza.
Sei anni addietro il mio amato fratello ha raggiunto un mondo "migliore" lasciandoci cinque bambini da crescere ed è una responsabilità enorme, senza la quale un pensierino di lasciare la piazza Bellini a quelli che vogliono "Scassare", forse l'avremmo fatto, PERCHE' CI SENTIAMO SOLI. PIAZZA BELLI E IL CENTRO STORICO SI PUO ANCORA SALVARE".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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