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venerdì 3 Maggio 2024




Premio “Napoli Città di Pace”

Proclamati i vincitori della VII edizione

Simone Camilli a GazaIl sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini; il giornalista-missionario Padre Albanese e il cardiochirurgo Vosa sono i tre vincitori della VII edizione del Premio “Napoli Città di Pace”. Inoltre un premio speciale alla memoria del reporter Simone Camilli.

Martedì 12 Maggio alle 11.00 nella Biblioteca Pagliara dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli si è svolta la cerimonia di premiazione della settima edizione del premio “Napoli Città di Pace”. La cerimonia è stata introdotta dal Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, dal presidente regionale dell’UCSI (Unione Stampa Cattolica Italiana), Giuseppe Blasi, dal presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, e coordinata da Donatella Trotta, consigliere nazionale e membro della Giunta esecutiva dell’UCSI. La premiazione è stata presieduta dall’Arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe.
Il Premio “Napoli Città di Pace” è stato creato nel 2007 con l’obiettivo di radicare in un territorio complesso e problematico come Napoli, un riconoscimento non soltanto giornalistico volto a segnalare l’impegno di testimoni e costruttori di speranza nei più diversi ambiti della comunicazione sociale.
Variegata e prestigiosa la terna dei vincitori dell’edizione 2015 composta dal giornalista-missionario, Padre Giulio Albanese, già direttore del New People Media Centre di Nairobi e fondatore della MISNA, la Missionary Service News Agency, premiato per aver messo al centro del suo impegno missionario e giornalistico le periferie del mondo, i beni comuni e la solidarietà attiva con una testimonianza sapiente e militante alla frontiera delle Afriche e di tutti i Sud; dal sindaco-coraggio di Lampedusa, Giusi Nicolini, già “Cittadino europeo” 2014, premiato per il suo tenace impegno ambientalista, civile e politico sul fronte della legalità che ha allargato i confini di Lampedusa nel segno dell’accoglienza, del dialogo e del rispetto dell’umanità dei migranti e dal “chirurgo del cuore dei bambini”, Carlo Vosa, professore ordinario di Cardiochirurgia all’Università Federico II di Napoli, premiato per aver messo le sue competenze scientifiche di cardiochirurgo di eccellenza al servizio disinteressato non soltanto della salute umana, ma anche di cause umanitarie in zone di guerra, in particolare dalla parte dei bambini.
Inoltre quest’anno per la prima volta è stato assegnato un premio speciale alla memoria per il giornalista Simone Camilli ucciso a Gaza da una bomba lo scorso agosto durante le riprese di una delle sue tante video-inchieste sui conflitti di guerra e premiato come appassionato testimone del presente e cercatore di verità, che ha saputo raccontare il lato nascosto dei conflitti con lo sguardo attento di un reporter sempre in prima linea e innamorato del suo lavoro, fino al punto di sacrificare la sua giovane e intensa vita in Terra Santa. 
Il premio è stato anche l’occasione per ricordare un importante progetto nato proprio in memoria di Simone: “La Terra dei Bambini”, ideato per ricostruire il grande centro per l’infanzia realizzato nel 2011 dall’ONG “Vento di Terra” nel villaggio beduino di Um al Nasser, proprio nella Striscia di Gaza. Un grande centro che ospitava un asilo con 130 bambini, un ambulatorio pediatrico, una mensa per le famiglie povere del villaggio e un centro di assistenza per le donne e che è stato completamente raso al suolo durante un raid israeliano in una notte dello scorso luglio (informazioni e donazioni sul sito web www.ventoditerra.org).
Il Premio è promosso, d’intesa con l’Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, da una sinergia tra l’UCSI (Unione Cattolica della Stampa Italiana) della Campania, l’Ordine dei giornalisti della Campania e l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, con la sua Scuola di Giornalismo.

AdG

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