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La riabilitazione equestre come strumento per il superamento di diverse forme di disagio.
Se ne è discusso oggi con esperti ed esponenti del terzo settore nel corso del convegno “La riabilitazione equestre” promosso dall’Oasi degli Astroni (via Agnano agli Astroni 468), Napoli, con la cooperativa sociale Alser, l’Associazione nazionale italiana riabilitazione equestre (Anire) in collaborazione con il gruppo di imprese sociali Gesco, nell’ambito del progetto “Natur” per il recupero del rapporto uomo-natura.
Da anni ormai si parla di terapia con il mezzo del cavallo (t. m. c.) come un insieme di tecniche educative utili a superare il danno sensoriale, cognitivo, comportamentale attraverso un’attività ludico-sportiva che avviene per mezzo del cavallo. Secondo recenti studi, questo tipo di riabilitazione ha un ruolo fondamentale nel processo di normalizzazione e contribuisce allo sfruttamento delle capacità residue dell’individuo e alla strutturazione della sua personalità. L’ippoterapia è attualmente utilizzata, con ottimi risultati, con disabili, sofferenti psichici e tossicodipendenti; ma pochi sono gli enti accreditati a fare formazione e gestire centri di riabilitazione: tra questi c’è l’Anire, associazione riconosciuta a livello nazionale ed europeo.
Hanno preso parte al dibattito: Raffaele Felaco, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Campania; Giuseppe Varriale, presidente della coop sociale Alser; Danièle Nicolas Citterio, presidente dell’associazione Anire (intervenuta in collegamento Skype da Milano); Fabrizio Canonico, responsabile dell’Oasi WWF degli Astroni; Antonio Santaniello, borsista alla Facoltà di Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli; Salvatore Di Fede, responsabile nazionale organizzazione di Psichiatria Democratica (PD); Armando Russo, responsabile del centro certificato Anire ad Avellino.
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