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Giovedì 2 Maggio 2024




Corsi di formazione per i minori dell’area penale

A finanziarli è l’Inail in collaborazione con Jonathan Onlus

Morgera-e-silenziUn progetto per i minori a rischio in Campania: 35 mila euro per corsi di formazione rivolti a operatori del settore e ragazzi dell’area penale. Lo sostiene l’Inail in collaborazione con l’associazione Jonathan. L’obiettivo: prepararli sul diritto alla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Firmato giovedì 2 febbraio, il protocollo con cui l’INAIL Campania finanzia il progetto “Sicurezza e Legalità”, promosso dall’associazione Jonathan Onlus, volto alla formazione di tutti i minori in custodia, misura cautelare, a rischio devianza e dei loro operatori. “Vogliamo formare al tema della legalità e della sicurezza i giovani che hanno vissuto esperienze di devianza partendo dal lavoro perché è un tema centrale nella vita di ogni individuo: necessario a costruire la propria identità in modo autonomo. Ma sappiamo anche che i ragazzi maggiormente deprivati socialmente e culturalmente sono destinati a trovare opportunità lavorative proprio nei settori più a rischio per la sicurezza”- spiega Enzo Morgera di Jonathan.

Il progetto, presentato pressoil CentroStudi Europei di Nisida in un incontro moderato dalla giornalista Alessandra Del Giudice della redazione di Napoli Città Sociale,  prevede  la partnership del Centro Giustizia Minorile di Napoli, dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli e dell’Indesit Company. L’INAIL verserà un contributo di circa 35.000 euro per la realizzazione del percorso educativo - pedagogico, della durata di 120 ore e parteciperà alla fase formativa con i suoi esperti; “L’impegno dell’Inail vuole essere sempre più indirizzato alla prevenzione degli infortuni- spiega Emilio Silenzi, direttore dell’INAIL regionale-, per questo iniziamo ad investire nella formazione alla sicurezza fin dalle scuole materne. In Italia ogni anno sono 6.000 i morti per incidenti domestici,6.000 instrada e 1.000 sul lavoro. Noi vogliamo azzerare questi numeri lavorando sulla cultura del rispetto del prossimo e di se stessi. Sono solito dire che il ragazzo che guida il motorino non deve mettere il casco in testa, ma la testa nel casco”.

L’impegno assunto dalla Indesit è quello di mettere a disposizione i propri stabilimenti di Caserta per la fase pratica del corso durante la quale i ragazzi potranno verificare concretamente i sistemi di sicurezza sul lavoro. Il legame tra la Indesit e l’Ass.Jonathan è ormai ultradecennale: Dina Lombardi, direttore della fabbrica Teverola-Carinaro, riporta che “oltre 80 ragazzi pregiudicati seguiti da Jonathan hanno realizzato uno stage nelle fabbriche Indesit e 15 di essi lavorano ormai a tempo indeterminato negli stabilimenti di Caserta”.

Donatella Caponnetti, da meno di una settimana dirigente del Centro di Giustizia Minorile di Napoli, sottolinea l’importanza del lavoro di sinergia tra enti, associazioni e società civile: “Nessuna istituzione può riuscire da sola ad affrontare la problematica della devianza minorile. Io sono qui da poco tempo, ma l’impressione è che in Campania ancora non vi sia una piena partecipazione degli enti locali, come la regione, in quelli che sono i compiti di prevenzione e trattamento della criminalità minorile. Da sottolineare che i reati in Campania, come nel sud Italia, commessi dai minori sono in generale più gravi di quelli commessi nel nord Italia”. L’assessore alle Politiche Sociali del Comunedi Napoli SergioD’Angelo si augura che “progetti come questo non rappresentino solo prototipi di legalità, ma che abbiano una ricaduta sociale a lungo termine.”

Daniele Pallotta

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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