Ragazzi “a rischio” nell’equipaggio di Mascalzone Latino 

Sotto le insegne di Mascalzone Latino e della società Charter Partenope otto minori, provenienti dall’area penale, gareggeranno nella terza edizione della “Regata dei tre golfi, l’evento velico che si svolgerà a maggio prossimo in città. Prevista la partecipazione di oltre duecento concorrenti. La gara è ideata dall’associazione Jonathan con la collaborazione del Comune e partnership private.

Si partirà in flotta dal golfo per un percorso non stop che toccherà Salerno, Ventotene e si concluderà a Gaeta. Un evento che intende combinare l’aspetto agonistico con quello educativo: “La vela come tutti gli sport richiede disciplina e rispetto dei ruoli. E’una pratica ideale per favorire il reinserimento di ragazzi con alle spalle un passato difficile”, spiega Silvia Ricciardi dell’associazione Jonathan.

La terza edizione sarà impreziosita dalla partecipazione del Team di Mascalzone Latino che accoglierà nell’equipaggio quattro minori a rischio già scalpitanti per le uscite di preparazione: “Quando ci è stato chiesto di collaborare siamo da subito stati felici di aderire. Mascalzone è nato non con lo scopo ultimo di competere perla CoppaAmerica, ma in primo luogo per offrire un’opportunità alla città”, dice Roberto de Rosa, presidente della scuola del Team velico, “Questo sport può creare anche occasioni di lavoro”.

Altri quattro ragazzi, segnalati dall’Istituto penitenziario di Nisida e dal Servizi Sociali del Comune, gareggi erano con un’imbarcazione messa a disposizione dalla Società charter Partenope.

“Il mare è una risorsa della città da sfruttare a pieno. Questa iniziativa coniuga due nostre priorità: fare di Napoli una capitale del Mediterraneo e sostenere i giovani, soprattutto quelli che sono un passo indietro agli altri”, dice il sindaco De Magistris, “E’un’esperienza di sociale aperto che mette a sistema alcune tra le migliori risorse della comunità”.

Numerosi i partner dell’evento, provenienti da settori diversi: oltre a Mascalzone e Società charter Partenope, daranno il loro contributo il centro Giustizia Minorile Campania, Indesit Company Spa, Hotel Terme D’Agnano, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa ela FederazioneVela.

“E’ questo il modello per il futuro, occorre cambiare il welfare che conosciamo. Non più solo assistenza, ma responsabilizzazione e partecipazione di tutti i soggetti di una comunità: mettere in rete istituzioni, associazioni, università e imprenditoria”,  afferma l’assessore alle Politiche sociali Sergio D’Angelo.

Un doppio ruolo è quello del presidente della Federazione Vela Sergio Avallone. Da  partner istituzionale dice: “E’attraverso questi eventi che uno sport può diffondersi, in altri Paesi è la scuola ad invogliare i ragazzi alla vela e dobbiamo lavorare perché anche qui i giovani si riapproprino del mare”; nelle vesti private di giudice minorile racconta: “Con grande ritrosia sono salito per la prima volta su una barca insieme a quegli stessi ragazzi che avevo condannato, poi ne sono stato conquistato. L’entusiasmo con cui si dedicavano al lavoro in barca è l’esempio di come debba essere un vero reinserimento”.