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venerdì 3 Maggio 2024




Calcetto e arti marziali, lo sport per non vedenti

“Nulla può essere negato alla libertà e alla fantasia di un ragazzo diversamente abile”

torballIl gruppo Sportivo dell’Istituto Colosimo ha vinto l’ultima coppa Italia di Torball, lo sport più diffuso tra non vedenti, che somiglia molto al calcetto. “Vincere è importante, ma conta soprattutto la possibilità di socializzare che le competizioni offrono”, spiegano gli operatori. L’unica regola da rispettare per il pubblico è il rigoroso silenzio, vietato tifare durante il gioco.

“Lo sport è un’ attività importante per i non vedenti, aiuta per lo sviluppo dell’orientamento, contribuisce alla formazione di una coscienza autonoma, ma soprattutto è un buon modo di socializzare. Spesso i genitori dei ragazzi con questo genere di disabilità tendono a far restare i loro figli in casa, e  nascono così altre problematiche” – Nunzio D’Ambrosio, fisioterapista presso l’Ospedale Cardarelli,  da oltre venti anni promuove iniziative sportive per disabili visivi attraverso l’Associazione Campania 90, attiva a Casalnuovo, di cui è presidente. Tra le discipline praticate da non vedenti e ipovedenti hanno preso piede il Torball, che somiglia al calcetto, lo Show down, molto simile al ping pong, e le arti marziali. E’ richiesta preparazione fisica, allenamenti, carica agonistica, la competizione è sentita; tuttavia a contare non è il risultato, ma i rapporti umani tra i giocatori, che nella squadra trovano una possibilità di integrazione sociale altrimenti difficile. Molte persone affette da problematiche alla vista tendono a chiudersi a riccio, le barriere mentali sono ancora diffuse nel pensiero collettivo, ma sono anche presenti nella testa delle stesse persone non vedenti. “Nulla può essere negato alla libertà e alla fantasia di un ragazzo diversamente abile. A ferirci è l’indifferenza. La nostra risposta è stare insieme con lo sport. Anche la musica può dare una grossa mano in questa direzione” – spiega Paolo Boruni, produttore discografico e responsabile di Napoli dell’ ANPVI, l’Associazione Nazionale Privi della Vista e Ipovedenti. La tecnologia è un supporto utilissimo : presso l’istituto Colosimo molti testi vengono convertiti in materiale audio in formato Mp3; corsi di informatica, di scrittura e lettura Braille e di orientamento si svolgono presso le strutture dell’ ASD Real Vesuviano, nel comune di Sant’Anastasia.

La giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità , celebrata il 3 dicembre, è stata l’occasione per mostrare alla cittadinanza, presso l’Istituto Paolo Colosimo, incontri sportivi in cui l’elemento imprescindibile è il silenzio, condizione necessaria per poter giocare : ad esempio nel Torball, in cui due squadre di tre componenti ciascuna si affrontano su un campo di 7 per 14 metri, gli atleti hanno bisogno che il suono della palla lanciata dagli avversari rasente il suolo non sia coperto da alcun rumore, per gettarsi a terra al momento giusto e parare; lo squillo di un cellulare determina l’interruzione temporanea del gioco. A fronteggiarsi sia sul campo del Torball che su quello dello Show down, un tennis da tavolo in cui i due giocatori devono colpire una palla sonora e farla entrare nella rete avversaria, sono state le squadre del Gruppo Sportivo Colosimo, vincitore della coppa Italia di Torball nel 2011, e dell’ASD Real Vesuviana, il cui allenatore, Antonio Maione, esalta il valore sociale dell’esperienza: “Io insegno che si vince prima negli spogliatoi e poi in campo.” Antonio è ipovedente, una condizione “ibrida”, che – spiega – che crea maggiori difficoltà di quella del non vedente : “capita che le persone non credano alla tua disabilità, o che non sappiano come interagire con te. I  problemi burocratici sono frequenti, ma il problemi maggiori sono sul piano lavorativo: ad esempio molti comuni stanno bloccando il turn over e non assumono più centralinisti. Io ho una moglie ed un figlio a carico.” Una problematica seria per i non vedenti sono le barriere architettoniche; la città di Napoli non ha strutture adeguate: tra le segnalazioni, marciapiedi  troppo alti e scarsità di semafori sonori. Tuttavia occorre partire dal presupposto del rispetto dell’altro, questione culturale aperta :  la circolazione “selvaggia” degli automobilisti, i parcheggi vietati, provocano a tutti disagi, ma per i non vedenti costituiscono pericoli. Nunzio D’Ambrosio è lapidario: “Rischiamo ogni giorno di essere investiti. Le istituzioni dovrebbero fare di più.”

Daniele Pallotta

Per informazioni :

Gruppo Sportivo Colosimo
via Santa Teresa degli Scalzi, 36, Napoli.
colosimo@comitatoparalimpico.it

Associazione Campania 90
via San Pietro 8, Casalnuovo.
http://www.fispic.it/
http://www.anpvionlus.it/
https://www.facebook.com/pages/ASD-REAL-VESUVIANA/195184997208745

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