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Lunedì 6 Maggio 2024




Grande successo del portale partenopeo “BiciZen”

La mobilità alternativa per vivere “zen”.

ciclistaSi può iniziare in modo “zen” la giornata anche in una città caotica come Napoli? Sì, inforcando la bicicletta. Alfredo Bellini, partenopeo, classe ’73, attivista e promotore sull’uso della bici,  ha ideato il portale “BiciZen.it ” dove racconta come superare i pregiudizi e diventare “bicicletta dipendente” anche se non si è più dei bambini.

Passare dall’auto alla bici si può. Traffico asfissiante e bus periodicamente in sciopero rendono gli spostamenti in città stressanti e difficoltosi, ecco che la bicicletta può essere un’alternativa. E’ così che Alfredo Bellini nel 2006 inizia a spostarsi “a pedali” perché è l’alternativa più pratica per recarsi da casa al lavoro.  “All’inizio i colleghi sorridevano, erano ancora pochissimi i napoletani che andavano in bici- racconta Alfredo-.  Dal Vomero a S. Giovanni, prendendo la funicolare impiego 35 min ad arrivare in ufficio, perché con la bici puoi fare cose che con l’auto ti sono precluse. Poi mi sono appassionato alla bicicletta pieghevole: è funzionale perché la porti dappertutto, anche in ascensore”.
Alfredo Bellini è tra coloro che nel 2007 ha portato la Critical Mass a Napoli, la “pedalata di gruppo” nata nel 1992 a S. Francisco, finalizzata ad affermare il diritto ad una mobilità diversa, affinché le strade possano tornare ad essere un luogo accessibile a tutti, un ambiente comune in cui respirare e crescere e in cui non circolino solo automobili”; e inoltre si è battuto a fianco alle associazioni ambientaliste per trasportare le bici sui mezzi di trasporto pubblici. “L’intermodalità è l’utilizzo combinato di più mezzi di trasporto e nello specifico della bicicletta in accoppiata con il treno, le metropolitane, le funicolari,gli autobus, le navi, l’aereo- spiega Bellini-. Come si può immaginare, incentivare una politica di integrazione modale da parte delle amministrazioni comunali, ha sicuramente sia un impatto notevole per la diffusione delle bici in ambito urbano ed extraurbano, sia una forte leva di promozione turistica. Oggi è possibile portare la bici a Napoli in metro prima delle 7.00 e dopo le 20.00 gratis sulla linea 1 della metropolitana e nelle funicolari sempre tutti i giorni, non sulla linea 2 che è gestita da Trenitalia”.ciclosofia

Perché nasce BiciZen.Complice la Critical Mass che ormai a Napoli si tiene ogni primo sabato e ogni terzo venerdì pomeriggio del mese; ma anche la ztl e non ultimo il lungomare liberato, i ciclisti in città sono aumentati in modo esponenziale, ma ci sono ancora molti scettici. Ed è proprio per contagiare con la cultura della bicicletta anche i più sospettosi che ad ottobre 2011 nasce il progetto editoriale “BiciZen”.
“Ogni volta che ascolto qualche adulto che desidera iniziare o riprendere ad andare in bici, quasi sempre mi trovo a dover replicare a tutta una serie di dubbi e pregiudizi che, se non vengono subito chiariti, possono costituire un freno paralizzante per iniziare a pedalare. In questo modo ci si può facilmente scoraggiare”, scrive Bellini nell’introduzione di BiciZen. “Ho creato una piattaforma con una piccola redazione – racconta Alfredo- con l’intento di pubblicare contenuti di qualità sul tema con una visione nazionale, oltre a fornire informazioni pratiche per chi si avvicina al mondo della bicicletta”.
In poco più di un anno il popolo del web ha dimostrato un alto gradimento dell’iniziativa: molti i contatti del portale, tanti esteri, e in tantissimi hanno aderito al concorso fotografico a tema. Sono sempre più quelli che chiedono informazioni scrivendo alla redazione e leggendo i consigli di BiciZen, iniziano a pensare che anche loro possono andare in bici. Missione: sfatare i pregiudizi. Una sezione apposita del sito su “l’uso della bici in città” dove BiciZen risponde a 12 tipiche domande di chi vuole iniziare a pedalare. Tra quelle più cliccate: “Se andando in bici si respirano più inquinanti” e “Se andare in bici in città sia pericoloso”.
“Numerosi studi scientifici dimostrano che in auto si respirano più inquinanti che in bici perché in auto si sta spesso fermi nel traffico e ad un’altezza più bassa rispetto alla bici, più vicina al tubo di scappamento”- risponde Alfredo.
L’unica questione valida è la pericolosità della bicicletta, ma questo dipende dagli automobilisti, non certo di chi rinuncia all’auto.
Di fatto ci sono stati oltre 2500 morti in 10 anni. BiciZen è tra gli aderenti al movimento “#Salvai ciclisti” che ha lanciato un anno fa, la campagna di sensibilizzazione nei confronti degli amministratori pubblici e dei politici per rendere più sicure le strade. Nella mobilitazione dello scorso aprile, 30 mila persone sono scese in piazza a Roma per protestare contro le stragi su strada e continuano le campagne sul web. “Le strade dovrebbero tornare ad essere a misura d’uomo- sottolinea Alfredo-. La città di Napoli con la pista ciclabile, nonostante abbia i suoi limiti, ha compiuto un primo passo, e splendida è stata l’idea di chiudere lungomare e centro storico al traffico. Ma c’è ancora tanto da fare per permettere ai cittadini di godere dei tanti vantaggi dell’uso della bicicletta”.

Benessere fisico e mentale. Il primo vantaggio, più evidente è quello fisico: la bici è un ottimo sport aerobico a costo zero che fa risparmiare il tempo della palestra, fa dimagrire, e che può essere condiviso con amici e far incontrare nuovi amici. A chi già è appassionato delle due ruote è dedicata una sezione con informazioni pratiche sulle biciclette e i suoi accessori, sulla manutenzione, sulla sicurezza in bici, sulle piste ciclabili e il bike sharing. D’accordo che la bici, come sport fa produrre endorfine e dunque oltre che al corpo e giova anche alla mente. Ma perché la bicicletta può essere zen?

La bici che avvicina allo zen. “Essere zen - spiega Alfredo-,significa, in un contesto accelerato come quello in cui viviamo, significa ritrovare il proprio ritmo, ritornare a se e riappropriarsi di certe sensazioni. Significa “Fare vuoto e riempirsi di consapevolezza”. Lo stile di vita zen si basa sull’esperienza, nel dare attenzione al presente, a ciò che vivi in modo consapevole. Andare in bici può essere zen nella misura in cui, pedalare permette di astrarsi dai problemi quotidiani e avere delle “illuminazioni” sul proprio essere più profondo”.
E tutto questo è possibile anche in una città stressante e caotica come Napoli, “a maggior ragione lo zen è necessario qui. Bisogna ricontattarsi, non farsi travolgere dai ritmi accelerati. Elaborare strategie di sopravvivenza. Siamo invece abituati ad aspettare cambiamenti dagli altri e a lamentarci, ma per cambiare la realtà bisogna partire da se stessi e dai cambiamenti individuali, attuando la propria rivoluzione”.
La filosofia zen, per chi non la conosce può risultare molto astratta e “seria”, invece BiciZen, affronta l’atteggiamento in modo ironico e dissacrante, attraverso le “pillole di zen”: una serie di riflessioni e indovinelli che puntano a mettere in crisi il pensiero razionale. “Non c’è nulla di religioso o politico - spiega Bellini. L’unico scopo è trasmettere la passione per la bicicletta e se possibile un modo più consapevole di vivere la città”.
La filosofia “zen” definita “ciclosofia”, sostiene che quando si è in bici la percezione del mondo che ci circonda, ma anche di noi stessi, è diversa perché fa leva sulla meditazione e contemplazione dello spazio. Il grande ciclosofico francese Didier Tronchet, citato sul portale, nel suo libro “Piccolo trattato di ciclosofia” afferma: “La bicicletta modifica il tempo, ma anche lo spazio. Rifate con la macchina un tragitto particolarmente bello fatto in bicicletta. Fa schifo. È come se fosse un altro posto: si è impoverito”.
Esperienze e “illuminazioni” ispirate dalla bicicletta o da un approccio più lento e profondo alla vita vengono raccontate in una sezione apposita, così come si possono trovare articoli interessanti e curiosi nei settori: bici e musica, bici e cinema, book&bike, diari di viaggio, oltre a news ed eventi che girano attorno al mondo della bici. In un’altra ricchissima sezione vengono raccolte belle fotografie scattate dalla bici o che ritraggono la bicicletta tra cui una simpatica immagine di una bicicletta inglobata in un tronco d’albero, a testimonianza dell’amore eterno tra natura e mobilità alternativa.

Alessandra del Giudice

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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