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Domenica 5 Maggio 2024




Diritti umani: imparare ed educare si può

Presentato a Napoli il manuale operativo

educazione-ai-diritti-umani-con-adultiUn ciottolo gettato nell'acqua e che mano a mano produce cerchi sempre più ampi: l'approccio giusto ai diritti umani è questo. Bisogna partire da se stessi: «Da qui l’increspatura si irradia fino a comprendere cerchi successivi» spiega Fabio Di Nunno, autore assieme a Dora Esposito di "Educazione ai diritti umani con adulti. Manuale per educatori, docenti e attivisti"(Gesco Edizioni, pagg. 155, euro 8). La prefazione è di Giuseppe Cataldi.

Ognuno di noi fa esperienza nella propria vita quotidiana, prima nella relazione con l’altro, poi in famiglia, poi nel lavoro, e così via, fino al nostro rapporto con il mondo, la prima relazione che avviene con i diritti umani è quella con il proprio io. Parte da questo assunto il primo manuale operativo che affronta in Europa la sfida dell’educazione ai diritti umani per adulti, frutto di un progetto svolto dall’associazione napoletana "Rinascita Sociale - Salam House" che ha analizzato le diverse metodologie di educazione ai diritti umani per adulti in Europa, collaborando con l’organizzazione spagnola "Euroacciòn" e il "Newham College of Further Education" di Londra. Presentato il 28 marzo nella Sala Giorgio Nugnes di via Verdi, a Napoli, il volume considera i diritti umani come materia che può essere insegnata e appresa: la violenza domestica, quella sui minori, lo stupro, la discriminazione delle minoranze, l’omofobia, la povertà, sono tutte tematiche che vanno affrontate singolarmente e percepite come parte di un insieme che determina la nostra capacità di stare al mondo e relazionarci con esso. Il modello proposto è quello di un’educazione non formale rivolta principalmente agli adulti ma adattabile anche per discenti giovani e adolescenti, grazie anche a una struttura didattica semplice e facile da seguire, con parole-chiave e schede di lavoro.

Sono intervenuti alla presentazione: Paolo Landri, ricercatore dell’Istituto di ricerca sulla popolazione e sulle politiche sociali (Irpps) che ha rimarcato la necessitò di strumenti concreti di insegnamento; Marco Ehlardo, referente territoriale "ActioAid" che si augura che il testo possa aprire, attraverso l’educazione dei diritti umani, la strada alla presa di coscienza dei diritti stessi; Aristide Donadio, referente della rete nazionale formatori sezione Napoli di "Amnesty International" che ha sottolineato l'importanza di una dimensione partecipativa. A moderare l'evento, Teresa Attademo, responsabile della casa editrice "Gesco edizioni", da sempre impegnata sui temi sociali. La proposta è quella di costruire una rete di organizzazioni sociali che pongano al centro del loro lavoro l’educazione ai diritti umani.

Rrf

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