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Domenica 5 Maggio 2024




Nomi, cose, città

Noti artisti, scrittori e fotografi,  “guide del pensiero” per Napoli 

napoli-panoramaRiscoprire la città attraverso lo sguardo di scrittori, fotografi, artisti: questo l’intento dell’iniziativa “Nomi, cose, città – Passeggiare, guardare, raccontare”, promossa dall’ agenzia informale di sviluppo locale Aste e Nodi, con le artiste Mary Cinque e Marcella Ferro. Dal 10 marzo, per 5 sabati, partirà un percorso esplorativo di edifici, vicoli, anfratti, piazze che gli stessi napoletani conoscono poco.

“Non si tratterà solo di guardare cose e posti nuovi; la passeggiata che abbiamo in mente sarà un viaggio lungo la storia e le suggestioni che rievocano le bellezze di Napoli.” – spiega Fabio Landolfo, ricercatore di urbanistica e membro di Aste e Nodi, di cui fanno parte circa 20 professionisti di vari ambiti, come architetti e sociologi, definita “informale” perché si propone di realizzare idee di sviluppo alternative a quelle del sistema istituzionale. “Il nostro intento è creare una narrazione collettiva, lontana da quella mass mediatica della “pizza e mandolino”, dal binomio “criminalità, spazzatura” e dalla logica dei grandi evento” – rimarca Landolfo.

A condurre cittadini, studenti, associazioni e turisti attraverso una nuova geografia “culturale” di Napoli cinque personalità scelte in virtù del loro percorso originale e della loro autonomia di pensiero: l’artista Simonetta Capecchi, lo scrittore Maurizio Braucci, il fotografo Antonio Biasiucci, i musicisti Atari, lo street artist Ryan Spring Doodley.

Ciascuna guida lavorerà gratuitamente proponendo un proprio percorso e una propria visione dei luoghi: si incomincia con l’illustratrice Simonetta Capecchi, che porterà i visitatori a scoprire il quartiere della Sanità seguendo un itinerario ricostruito mediante i dipinti del pittore gallese Thomas Jones, che visse a Napoli nel Settecento. Il 23 marzo Antonio Biasucci girerà i musei di storia naturale.

Ancora non definito l’itinerario scelto dallo scrittore Maurizio Braucci, ma “insieme a lui è da tempo in cantiere l’idea di percorrere Scampia mostrandone la quotidianità, le famiglie, i lavoratori, al di fuori dalla dicotomia criminalità – associazioni che operano per il bene.” – anticipa Landolfo.

A chi parteciperà ai “viaggi” verrà chiesto di riportare impressioni e idee affinché al termine di ogni percorso venga prodotta una “narrazione collettiva” capace di restituire un’immagine e una conoscenza inedita della città.

“Sono tanti gli edifici e le aree non valorizzate– afferma Landolfo – un esempio è palazzo Diomede Carafa, in via San Biagio dei Librai 121, che ospita la celebre “testa di cavallo”, probabile opera di Donatello”.

A partire dal progetto si immagina di realizzare in futuro una nuova mappa di Napoli basata sulla storia, sui pensieri e sulla bellezza.

Daniele Pallotta

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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