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venerdì 26 Aprile 2024




Quando il teatro cerca casa…E la trova

carpentieriCrisi? Tagli alla cultura? Pochi spettatori realmente interessati? A Napoli l’esperienza del “Teatro cerca casa” ci racconta che c’è un modo, un progetto, un’opportunità reale per chi, nonostante tutto, ama questa forma artistica e le sue potenzialità di trasformarsi in strumento sociale che tiene insieme l’intimità delle nostre case con la pubblicità di una rappresentazione.

L’iniziativa non è nuova, tanti sono gli esempi in Italia e in Europa, in città è stata lanciata nel 2012: il dato è che si è sempre più ampliata, crescendo e sviluppando nella pratica concreta, quello che pareva un’utopia, fare rete. Spettacoli teatrali messi in scena in abitazioni private; gli attori, i registi, giovani, emergenti, napoletani che colmano non solo la distanza fisica che c’è tra un palco e la platea, ma creano un legame; un  rapporto non più solo artistico ma di vicinanza, comunanza, forse anche amicizia, con le famiglie napoletane che aprono le porte delle loro case per mettere a disposizione un salotto, delle sedie, un divano, per poter assistere, insieme, ad uno spettacolo.

La formula è semplice: chi vuole condividere la sua passione per il teatro, vivere l’emozione di assistere ad uno spettacolo nel proprio salotto, tra ricordi, oggetti cari e tanti nuovi amici può chiamare il numero 0815782460 o 3343347090 e dare la sua disponibilità. Tempi, giorni e orari sono stabiliti assieme ed ecco che casa diventa un piccolo spazio culturale e resistente che accoglie, di volta in volta, circa 30 partecipanti che pagano un piccolo contributo volto a sanare spese vive di allestimento e retribuire gli attori. Non c’è una zona non adatta, la provincia è importante quanto la città, per dare vita ad un vero e proprio circuito di spettacoli che tocchino davvero il territorio; allo stesso tempo, l’apertura non è solo di spazi ma anche di proposte. Il Teatro, infatti, non ha cercato e trovato solo casa, ma anche proposte per gli spettacoli come è accaduto la scorsa primavera in un bando aperto a compagnie professionistiche, singoli artisti e compagnie di nazionalità italiane per tutti i generi di messinscena dal vivo, teatro e musica, spettacoli in lingua italiana.

Dopo la pausa estiva, oggi, il progetto ha trovato un’ulteriore collocazione al San Giorgio Teatro Festival nella sala Autiero di Villa Bruno. In scena ci sono tre spettacoli che vedono protagonisti Renato Carpentieri, Lello Giulivo e la coppia formata da Mario Porfito e Lello Serao: venerdì 11, venerdì 18 e venerdì 25 settembre, sempre alle 21. Spazio prima ad un omaggio al filosofo tedesco Immanuel Kant ne “Il cielo stellato” scritto da Amedeo Messina, costumi di Annamaria Morelli, ambientazione e regia di Renato Carpentieri;  è poi la volta di Lello Giulivo si esibirà in ’Na voce e ‘na chitarra (in viaggio da solo) con brani musicali più o meno famosi di autori diversi, liriche e racconti di altrettanti narratori; infine, andranno in scena Mario Porfito e Lello Serao in “Disturbi di memoria” di Manlio Santanelli.

E proprio Santanelli, direttore artistico dell’intero progetto che vede anche il lavoro di
Livia Coletta e Ileana Bonadies, riesce forse a chiudere in poche righe il senso e la valenza di questa iniziativa: “L’esperienza insegna che ogni iniziativa nasce dall’esigenza di innovare, di inserire una novità nella prassi corrente tutte le volte che questa si presenta irta di ostacoli difficili, se non impossibili da superare. Il Teatro cerca casa non sfugge a questa regola”.

Per informazioni e prenotazioni:

Il sito de “Il Teatro cerca casa”

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