L’analisi spietata e a volte ironica di uno dei più noti matrimonialisti italiani, Gian Ettore Gassani che, con un linguaggio diretto ed efficace, plaude alle recenti riforme  ma auspica un profondo  cambiamento del sistema. La presentazione sabato 26 marzo alle ore 18 presso la libreria iocisto, al Vomero.  

Gian Ettore Gassani, Presidente dell'AMI - Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani per la tutela delle Persone, dei Minorenni e della Famiglia, è cassazionista del Foro di Roma ed esperto in Diritto di Famiglia, Diritto penale della famiglia, Diritto di famiglia internazionale, Successioni, Diritto Penale ordinario e minorile, Adozioni Internazionali, Sottrazioni Internazionali dei Minori, Responsabilità medico-sanitarie, Trust. Il suo scrivere, è insomma, quello di una persona che conosce e ha a che fare con la materia legislativa ogni giorno. Non per questo risulta difficile da capire e comprendere, anzi!

Proprio mentre l'Italia è chiamata a varare grandi riforme in tema di diritti civili - ce lo chiede l'Europa, ce lo chiede la storia e lo chiedono gli italiani -  il libro "Vi dichiaro divorziati" (Imprimatur editore) offre in 31 capitoli, 280 pagine, lo spaccato di un Paese profondamente cambiato negli ultimi due decenni dal punto di vista sociale, culturale e giuridico.

La legge, oggi, deve rispettare il comune sentire e, a volte, deve elevare il livello culturale di un popolo, giocando di anticipo. Il diritto delle relazioni personali ha bisogno di svolte epocali e di addetti ai lavori specializzati. Per attuare questo ambizioso progetto la politica deve investire tantissime risorse. Quella di oggi è una società complessa e variegata che non può essere ignorata dalla legge, al cui interno qualunque tipo di famiglia ha diritto di esistere e di essere tutelata. Anche nella fase patologica, la famiglia deve essere posta al centro dell'attenzione. Vi è ancora troppa violenza nelle relazioni familiari, troppe nuove povertà, troppi figli contesi come se fossero oggetti di proprietà. Molte cose sono cambiate negli ultimi anni a livello normativo, ma la svolta, quella vera, deve ancora arrivare.

Con una prefazione di Maurizio de Giovanni e postfazione di Maurizio Martinelli, il libro parte in quarta e già nel primo capitolo narra della storia di un novantenne che chiese ed ottenne il divorzio per sentirsi “libero”. Il 20 % delle separazioni  – infatti – riguarda gli over 65. È il segno dell’Italia che cambia. Non è più il Paese tradizionalista e bigotto di una volta.

L’autore ripercorre gli usi e i costumi di tante famiglie italiane assorte nella loro chat e che non sanno più stare insieme. Vi è la narrazione di tante storie raccontate nella “bottega” dell’avvocato, storie di violenze, di aspre contese sui figli (il bottino di guerra), di famiglie distrutte dal gioco d’azzardo, di conviventi senza diritti mandati sul lastrico. Si parla poi di infedeltà causate dai social network e di coppie che scoppiano per mancanza di sessualità. Soltanto in quattro capitoli si parla di diritto con riferimento al varo del divorzio breve, alla negoziazione assistita, alla eliminazione delle differenze giuridiche tra i figli nati nel matrimonio e quelli nati al di fuori di esso, alle recenti riforme del processo canonico grazie al grande Papa Francesco. “ Tuttavia c’è ancora tanto da fare “ – sostiene il noto matrimonialista. Le unioni civili hanno il diritto di esistere e così occorre combattere discriminazioni omofobe.

Alla presentazione napoletana di sabato 26 marzo alle ore 18 presso la libreria iocisto, al Vomero, oltre all'autore, parteciperà lo scrittore Maurizio dei Giovanni e il giudice della I sezione civile del Tribunale di Napoli, Raffaele Sdino. Modererà Valentina de Giovanni in qualità di presidente della sezione di Napoli dell'AMI. Nel corso dell'evento l'attore Salvio Simeoli leggera brani estratti dal libro.

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