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Domenica 5 Maggio 2024




Preghiera per Černobyl’

preghiera per cernobylContadini e scienziati, vigili del fuoco e giovani madri, vecchi e bambini, gatti, soldati, cineoperatori: chi viveva in un luogo come Cernobyl' , chi ne ha conservato memoria? Svetlana  Aleksievič, giornalista e scrittrice bielorussa, Premio Nobel per la letteratura 2015, se lo è chiesto e ci ha consegnato un libro magnifico che racconta la Storia attraverso le storie.

"Questo libro non parla di Cernobyl' in quanto tale, ma del suo mondo. Proprio di ciò che conosciamo meno. O quasi per niente. Ad interessarmi non è l'avvenimento in sé, vale a dire cosa sia successo e per colpa di chi, bensì le impressioni, i sentimenti delle persone che hanno toccato con mano l'ignoto. Il mistero. Cernobyl' è un mistero che dobbiamo ancora risolvere...Questa è la ricostruzione non degli avvenimenti, ma dei sentimenti." Per tre anni Svetlana Aleksievič ha viaggiato e fatto domande ma quello che ci ha consegnato non è una mera raccolta di testimonianze, non solo. E non è neppure una prova della teoria “Now Print” che vorrebbe la nostra mente funzionante come una stampante quando la storia personale incrocia quella di tanti, molti. Preghiera per Černobyl’, pubblicato da e/o, è qualcosa di più: è la certezza della vita contadina e dei suoi cicli che si sgretola. La granitica visione del mondo e dello Stato che non tiene più il passo delle vicende umane. L'inutile fiducia, speranza, canto di uccelli, profumo di fiori, cieli azzurri che sta oltre l’incendio al reattore numero quattro della centrale nucleare, aprile del 1986.

“Credevo di parlare del passato e invece parlavo del futuro”, continua Aleksievič e non si può non continuare a leggere e pensare, anche se intorno ci sono i buchi di racconti frammezzati e taciuti a se stessi, il tarlo di domande che non hanno ancora risposte. Una spoon river dell'Est che ancora non conosciamo, il racconto di una guerra – perché tale sembra agli occhi di chi l'ha vissuta – così distante da racconti e fantasticherie, irreale se contrapposta a loro. Quello di cui vi parliamo oggi non è solo un libro: è un eccezionale reportage, che anche se datato, dovrebbe essere letto e commentato anche oggi.

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