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venerdì 26 Aprile 2024




Contro la povertà educativa arriva l’affido culturale

Affido CulturaleHanno aderito già le prime 30 famiglie napoletane al progetto nazionale “AC - Affido Culturale” - selezionato da Con I Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile - che coinvolge, oltre al capoluogo campano, anche le città di Bari, Modena e Roma.

L’obiettivo è quello di offrire la possibilità a tutti i bambini di arricchirsi e appropriarsi della bellezza della cultura proponendo 29 appuntamenti gratuiti a città, a scelta tra musei, teatri, cinema, librerie, fattorie didattiche, comprendendo anche il momento della merenda e quello del trasporto. Per farlo, il progetto crea degli “accoppiamenti” tra famiglie destinatarie – non in senso canonico, anche madri single con figli, nonni con nipoti, ecc, tutti i nuclei in cui ci si prenda cura di bambini – e famiglie risorsa, che già svolge attività culturali per creare condivisione di esperienze ed opportunità da entrambi i lati.

Come funziona Affido Culturale?

Affido Culturale parte dal concetto che la povertà educativa è uno dei virus più pericolosi. Facendo tesoro dell’esperienza dell’affido familiare, si propone di offrire la possibilità ai bambini che normalmente non hanno modo di farlo, di appropriarsi della bellezza della cultura, usufruendo di attività create appositamente per loro grazie all'abbinamento di coppie di persone (selezionate e poi messe assieme tenendo conto di diversi fattori) che mettono a disposizione il loro tempo. Questa “condivisione” permette alle persone e ai bambini di vivere insieme esperienze ed emozioni.

Ogni coppia di famiglie/nuclei di persone stringe un Patto Educativo: un sostegno complessivo multidimensionale promosso, garantito e monitorato dalla scuola. Nell’ambito del progetto, le istituzioni scolastiche si occupano, infatti, di individuare i bambini e le famiglie-destinatarie e di fungere da garante fiduciario. A questo punto, ad ogni famiglia-risorsa viene affidata una dotazione di “e-ducati”: una moneta virtuale solidale, con cui pagare i biglietti di accesso a luoghi della cultura convenzionati ad hoc in quella città. Le transazioni in e-ducati viaggiano sulla APP appositamente realizzata, che facilita il monitoraggio finanziario e delle attività, oltre che il fundraising di progetto. Sono inclusi trasporti e merenda. 

Chi può farlo

Un genitore, ma anche un single, che abitualmente accompagna i suoi bambini al cinema, a teatro, al museo o in libreria, (o ha il tempo di farlo), può portare anche un bambino – eventualmente con un membro della sua famiglia – che in questi luoghi non entrerebbe. Le cause di questa mancanza possono essere diverse e non sono dovute necessariamente a problemi economici. A tali motivazioni, si possono aggiungere le barriere linguistiche per i piccoli migranti e le barriere fisiche per i bambini con disabilità.

AC cerca di andare incontro a tali difficoltà, offrendo esperienze di condivisione e scambio, in cui si adopera in maniera concreta tutta la comunità. Infatti, anche un museo, un teatro, un cinema che si convenziona con AC potrà legittimamente vantare una responsabilità sociale che può trasformarsi in un incremento di pubblico e di incassi. 

I dati nazionali e locali

Nel nostro Paese, circa 9 mln e mezzo di bambini e ragazzi vivono in povertà relativa e assoluta. Da Nord a Sud, sono le periferie urbane ma anche le zone interne del paese che vivono le situazioni peggiori di isolamento e spopolamento. I dati OpenPolis/Con I Bambini mostrano come i bambini tra 6 e 10 anni frequentano sì spazi culturali, ma soprattutto per la singola visita scolastica; museo e teatro non sono nella quotidianità. Campania e Puglia sono decisamente sotto la media nazionale.

Nello specifico, a Napoli, il progetto è attivo nel Centro Storico, a Pianura e Scampia. La prima zona, patrimonio Umanità Unesco, ha molti spazi culturali e artistici, ma anche ataviche criticità e forte pervasività criminale: “paranze” di adolescenti e preadolescenti impegnati nel racket, nello spaccio, nelle “stese”. Pianura è una periferia incontrollata; ha le stesse criticità del centro storico, ma è priva delle risorse culturali e del sentimento di comunità presenti ai Decumani. Di Scampia si sa tanto, ma non si valorizza abbastanza il ruolo di Centri culturali di grande qualità come Gridas, Mammut, Scugnizzeria. 

Un progetto nazionale

Il progetto, di durata triennale, coinvolge complessivamente circa 800 nuclei di famiglie/persone e una rete di ben 25 realtà, tutte già impegnate nel mondo culturale e della formazione. Lo spirito è quello di essere in rete per cambiare il territorio insieme, andando nella stessa direzione. Per questo motivo, i referenti del progetto di Napoli, Roma, Bari e Modena stanno stipulando rapporti di collaborazione e convenzioni con associazioni, enti e istituti scolastici con i quali condividere il progetto. A

 Napoli, il progetto si arricchisce della partecipazione attiva del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Napoli “Federico II” e del Consorzio MIPA per monitorare, valutare e verificare le attività. “AC” è stato tradotto anche in lingua Cinese grazie alla collaborazione con l'associazione “Ciao Cina” a Napoli.

Il fondo contro la povertà educativa

Il progetto è stato selezionato da Con I Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. 

Per maggiori informazioni: 

https://percorsiconibambini.it/ac-affidoculturale/

www.conibambini.org

M. N.