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venerdì 26 Aprile 2024




Voci dal silenzio – Storie arcobaleno ai tempi del coronavirus

voci dal silenzioLe dinamiche sociali e la vita affettiva e sessuale delle persone Lgbt+ sono state particolarmente condizionate dalle misure restrittive poste in essere per contenere l’epidemia da Covid-19, perciò All Out ha lanciato l’iniziativa Voci dal silenzio – Storie arcobaleno ai tempi del coronavirus al fine di raccogliere tante storie di speranza e solidarietà, ma anche di paura e solitudine, per affrontate con creatività le criticità del momento.

Yuri Guaiana, presidente dell’Associazione radicale Certi Diritti e senior campaigns manager di All Out, raggiunto da Gaynews, ha dichiarato: “L’idea del progetto nasce dal bisogno di condivisione che avverto in questi giorni. Lavorarci è stato per me di grande conforto e spero che leggere queste storie possa esser di compagnia e permettere a molti di riconoscersi in parti di alcune delle esperienze raccontate. Oltre a leggere, però, è possibile anche continuare a raccontarsi sui social utilizzando l’hashtag #StorieArcobaleno, in modo che rimanga traccia di questa condivisione”. All Out, che ha come mission quella di costruire un mondo dove nessuno dovrà sacrificare la propria famiglia, la libertà, la sicurezza o la dignità a causa della sua identità o di quella della persona che ama, offre alle persone Lgbt+ che vogliano far sentire la propria voce uno spazio per esprimersi liberamente attraverso filmati, contributi audio o narrazioni di qualsiasi genere. Per rispondere all’invito e partecipare a quest’interessantissima iniziativa, basta accedere al link e scrivere la propria storia, taggare All Out e usare l’hashtag #StorieArcobaleno.
Tra quanti hanno risposto all’invito di All Out, anche il nostro redattore e attivista di Arcigay Napoli, Claudio Finelli con il seguente testo:

Il cuore che corre

Pensate che il cuore sia lento?

Il cuore corre. Quando vuole.

A volte, è una corsa che fa paura.

Altre volte, ci piace.

Ci piace il cuore che corre.

Ecco perché, per seguire questo cuore che corre, la quarantena è diventata una luna di miele.

Oddio, non proprio una luna di miele.

La luna di miele sarà ai tropici. Oppure in Messico o in Giappone chissà, ché il Giappone mi attende già da un po’.

Ma insomma, se non proprio una luna di miele, la quarantena è diventata il banco di prova della mia storia d’amore. Della nostra storia d’amore.

Incontrati a novembre. Inseparabili da dicembre. Sotto lo stesso tetto a febbraio.

Per essere precisi: a fine febbraio. Una corsa d’amore.

Ricordo che qualcuno parlava di fretta. Qualcuno ricordava le nostre recenti Caporetto emotive. Qualcuno – per affetto s’intende – raccomandava la calma. Perché assecondare il cuore che corre? Il cuore è uno zingaro e va – cantava Nicola di Bari – catene non ha, il cuore e uno zingaro e va. Ma niente. Non c’è stato nulla da fare. Caparbi e sicuri, abbiamo assecondato il cuore che corre. A fine febbraio abbiamo compiuto il passo fatale. E lui ha traslocato da me. A casa mia che è diventata la nostra. Per festeggiare, abbiamo spiccato il volo per l’Alhambra, abbiamo passeggiato lungo le sponde acciottolate del Darro, abbiamo dormito in una suggestiva casa andalusa e abbiamo fatto bagni caldi e freddi nello storico Hammam di Granada, tra effluvi speziati e tè aromatizzati alla menta. E al ritorno, abbiamo iniziato a pensare alle nozze, le nostre nozze, che a me il termine unione civile non piace. Non piace proprio. E il 7 marzo, mentre organizzavamo il primo incontro con la nostra amica specializzata in wedding gay, il virus ha travolto ogni cosa. Il virus e la paura del virus – ça va sans dire – e anche la nostra amica, toccata da una semplice influenza, c’ha dato buca e si è chiusa in casa, temendo qualcosa di peggiore. Non era ancora scattato il lockdown in tutto il Paese. Il resto, poi, è storia che sapete. Ed è una storia che avrebbe potuto farci male. Molto più male. Se non avessimo dato retta al cuore. Al cuore che corre. Al cuore che a volte sorprende e trasforma. Trasforma il dramma del lockdown in una luna di miele. Oddio, non proprio una luna di miele ma il banco di prova della mia storia d’amore. Della nostra storia d’amore.

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