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Lunedì 29 Aprile 2024




Lettera di Sergio D’Angelo al presidente della Regione De Luca

Gesco totalmente estraneo ai fatti

sergio d angeloSergio D’Angelo, presidente del gruppo di imprese sociali Gesco, scrive al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, sulla vicenda dell’Ospedale del Mare.

Gentile presidente Vincenzo De Luca

lunedì scorso è stata occupata la direzione generale della Asl Napoli 1 dai responsabili provinciali di Cgil, Cisl, Uil e  di altre sigle sindacali, per contestare la scelta della direzione di utilizzare la graduatoria di un avviso pubblico fatto dall’ospedale Ruggi di Salerno per selezionare operatori socio-sanitari e infermieri da impiegare nell’Ospedale del Mare di Napoli.

Ci preme innanzitutto chiarire che la vicenda vede Gesco totalmente estraneo ai fatti. Il nostro gruppo di imprese sociali non si è mai interessato né del Ruggi né dell’Ospedale del Mare e i nostri operatori, nelle ore dell’occupazione, erano regolarmente in servizio.

Ci dispiace, però, che lei, nel commentare l’accaduto invochi l’intervento della Procura su “società di servizi che lavorano dopo l’ennesima proroga” associandovi atteggiamenti di parassitismo e affarismo. Qualora, come asseriscono i principali quotidiani cittadini, lei si riferisse a Gesco, desideriamo fare alcune doverose precisazioni. 

Gesco è capofila di un ampio raggruppamento che si è aggiudicato la gestione dei servizi psicosociali e di riabilitazione della Asl Napoli 1 Centro, nei settori della disabilità, degli anziani, della salute mentale e delle tossicodipendenze. La gara è stata aggiudicata dopo un lungo e complesso iter amministrativo perché nel 2011 l’Asl ritenne di doverci escludere per un presunto difetto di documentazione. Gesco si oppose con un ricorso al Tar che in un primo momento fu accolto in via cautelare e successivamente confermato dal tribunale amministrativo con giudizio di merito. La Asl a quel punto ritenne di annullare la procedura di gara e ci trovammo costretti a ricorrere per una seconda volta al Tar, che ci diede nuovamente ragione. Dopo questo complesso iter amministrativo, il contratto quinquennale per l’erogazione dei servizi è stato regolarmente firmato nel dicembre 2011.

Lo spirito con cui abbiamo collaborato in questi anni con la Asl Napoli 1 e con altri enti locali e aziende sanitarie in Campania è sempre stato quello di considerarci una risorsa complementare, creativa e innovativa, rispetto al servizio pubblico. Del resto ciò che sosteniamo può essere facilmente verificato attraverso ciò che pensano e dicono di questo nostro lavoro operatori e responsabili dei servizi pubblici, utenti e familiari che incontriamo ogni giorno nelle relazioni di aiuto.

Inoltre ci teniamo a precisare che, con la Asl Napoli 1 Centro, abbiamo realizzato progetti importanti e abbiamo così potuto garantire servizi in settori delicatissimi. Vogliamo ribadire, in merito alla questione della proroga che lei mette sotto accusa, che sin dallo scorso marzo 2017 abbiamo espresso – con una nota ufficiale –  le nostre perplessità a proseguire nella gestione di servizi psicosociali e di riabilitazione senza la pubblicazione del regolare bando di gara. 

Ci lasci dire ancora che l’esperienza di lavoro sociale che abbiamo messo a disposizione deve essere considerata un valore aggiunto per il servizio pubblico, giacché ha consentito di realizzare progettualità e servizi fondamentali ed efficaci, come ci viene riconosciuto anche a livello nazionale.

Non confondiamo perciò la pure apprezzabile scelta da noi condivisa di procedere a selezioni pubbliche per nuove assunzioni di operatori socio-sanitari e infermieri, soprattutto per potenziare i presidi ospedalieri, con ciò che stiamo contribuendo a costruire da trent’anni, perché l’abbiamo fatto su un terreno non competitivo con il pubblico che ci ha permesso di integrare le sue competenze offrendo ai cittadini servizi all’avanguardia come le unità di strada per persone con dipendenze, servizi di prima accoglienza, progetti di vita indipendente, progetti di riabilitazione psico-sociale per sofferenti psichici, centinaia di esperienze significative di inserimento lavorativo e tante altre progettualità.

Lo spirito con cui realizziamo partnership con il pubblico e collaboriamo nella realizzazione di servizi socio-sanitari e socio-educativi è quello di potenziare la capacità di risposta ai cittadini. Nessuna logica affaristica, quindi, nessun parassitismo. Lavoriamo in una dimensione pubblica convinti come siamo che ciò che continuiamo a garantire risponda sempre a una logica di servizio.

Infine presidente ci dispiace che le sue riflessioni, ispirate forse da un momento di concitazione e da un’agitazione dei sindacati, possano ripercuotersi negativamente su chi, da tanti anni, lavora con onestà e dedizione. Non ci aspettiamo alcun riconoscimento pubblico ma nemmeno insinuazioni e sospetti sul lavoro di centinaia di persone e ci auguriamo che presto possa esserci un confronto che aiuti a ristabilire una serena collaborazione.

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