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Giovedì 2 Maggio 2024




Salute e rifiuti tossici in Campania

Salute e Rifiuti Tossici in Campania

rifiuti-napoliL’inquinamento dovuto alle discariche illegali sta seriamente compromettendo la salute dei cittadini della così detta “Terra dei fuochi”, che dall'originario triangolo della morte racchiuso tra Giugliano e Villaricca, si è oramai estesa a sud fino alle pendici del Vesuvio e a nord fino al Lazio. I comitati civici, i medici per l'ambiente e gli amministratori locali denunciano un incremento anomalo delle patologie tumorali causate dallo sversamento quotidiano di rifiuti tossici da parte della mafia.Questo speciale raccoglie dati, notizie e pareri illustri su una tragedia sanitaria e ambientale trentennale.

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Terra dei Fuochi: dati allarmanti nello studio dell’ISS

Il terzo settore presenta il “Comitato per la Salute” 

terra-fuochi-rogoIl termine “potrebbe” sembra più adatto a riassumere la correlazione tra rifiuti e neoplasie in eccesso in Campania secondo l'aggiornamento dello studio “Sentieri” dell'Istituto Superiore di Sanità. Intanto il terzo settore presenta  “Terra dei Fuochi - Comitato per la Salute”, task force contro i tumori.

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Tutela dell'ambiente e tutela della salute in Campania

Intervista a Francesco Maranta.

Francesco-MarantaIl 18 aprile del 1993 si svolgeva il referendum che tolse la responsabilità dei controlli ambientali al servizio sanitario nazionale creando le agenzie regionali per la tutela ambientale. Si è venuta a creare allora la discrepanza, che oggi spesso notiamo, tra la tutela pubblica della salute e la bonifica dei territori? Ne parliamo con Francesco Maranta.

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Sessanta milioni di euro per le bonifiche

Altri 5 destinati al contrasto dei roghi tossici.

discarica-sa-tammaroLa Giunta regionale approva una delibera per la bonifica delle ex discariche. Un provvedimento sollecitato dalla Ue che aveva minacciato pesanti sanzioni per i ritardi nell’ attuazione dei piani di recupero ambientale dopo la lunga e disastrosa stagione dell’emergenza rifiuti.  Sessantuno milioni di euro stanziati per 49 siti regionali, 5 milioni saranno invece destinati al contrasto dei roghi tossici nei comuni della “Terra dei fuochi”.

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“Il Registro del Gattopardo”

I Medici per l’Ambiente discutono il Registro Tumori della Campania.

marfella-comellaLa scorsa settimana la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge del Consiglio Regionale della Campania che istituì i Registri Tumori, poiché la legge Regionale n.19, prevedendo una spesa di 1,5 milioni di euro, era in contrasto con il Piano di Rientro dal debito.

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Il Ministro Balduzzi nega la correlazione tra rifiuti tossici e salute

I punti di vista di esperti, politici e attivisti.

rifiuti-rogoIl Ministro della Sanità, Renato Balduzzi, ha presentato, questa settimana ad Aversa, il risultato della relazione “Situazione epidemiologica della regione Campania ed in particolare delle province di Caserta e Napoli, con riferimento all’incidenza della mortalità per malattie oncologiche” che evidenzia un tasso altissimo di mortalità, ma non svela nulla sulla correlazione tra salute e presenza sul territorio di migliaia di discariche legali e illegali. Diversi punti di vista in aperto disaccordo con il Ministro e l’accusa ad uno “Stato assente”.

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“Correlazione rifiuti combusti e patologie tumorali in Campania”

Ce ne parla il Pietro Comba responsabile del dipartimento Epidemiologia Ambientale dell’ISS.

Pietro-Comba

Nella “Terra dei fuochi” oltre ai roghi tossici si accendono sempre più deflagranti le proteste di comitati, vescovi e cittadini. Alcuni media sembrano giocare al lotto con dati mai pubblicati sul rapporto tra tumori e discariche illegali. Più che mai è necessario fare chiarezza sulle ricerche scientifiche che riguardano mortalità e incidenza delle patologie oncologiche nella nostra martoriata “ex” Campania Felix. Ne parliamo con uno dei maggiori esperti in Italia: Pietro Comba, responsabile del dipartimento Epidemiologia Ambientale dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità).

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Trentatremila firme per la Terra dei fuochi

I Comitati di Napoli e Caserta denunciano gli enti locali

terra-dei-fuochiTrentaduemilacinquecentoventi firme raccolte tra la Provincia di Napoli e Caserta da oltre 40 comitati e associazioni riunitesi nel Coordinamento Comitati della Terra dei fuochi per dire basta all’attentato alla salute che si consuma ogni notte a causa dei fuochi appiccati ai rifiuti tossici nell’ex Campania Felix. La denuncia verrà depositata in settimana in prefettura.

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Il silenzio delle associazioni e dei sindacati

Il silenzio delle associazioni e dei sindacati. L’emergenza ambientale pericolosa per la salute dei cittadini in Campania è stata decretata nel 1994, da allora pochi o nulli sono stati gli interventi delle istituzioni. Secondo Francesco Maranta, già Consigliere Regionale di rifondazione Comunista tra le cause di questo silenzio c’è la connivenza tra sindacati, politici e associazioni. (Nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità un elenco di studi realizzati dal 1994: http://www.epicentro.iss.it/focus/discariche/report_rifiuti07.asp)

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www.laterradei fuochi.it: la partecipazione collettiva da virtuale si trasforma in reale

Una mappa segnala gli abusi, ma lo Stato resta immobile.

terra-dei-fuochi-mappa-2Una mappa interattiva dal 2008 svela in tempo reale i roghi di rifiuti tossici della Campania, ma lo Stato non se ne avvale e resta impassibile. Angelo Ferrillo promotore dell'associazione per i diritti e l'ambiente "La terra dei fuochi" racconta che la "novità" del 2013 è che da 5 anni alcuni fuochi sono ancora là.

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Il silenzio delle istituzioni

Sfiduciati alcuni dei comitati che da anni presidiano il territorio. “Se non si riconosce la gravità del fenomeno criminale e la sua sistematicità- spiega scoraggiato Angelo Ferrillo di www.laterradeifuochi.it- non ci potrà mai essere alcuna azione concreta ad ogni livello istituzionale competente. E continueremo ad assistere al solito scaricabarile di responsabilità tra i vari enti coinvolti.

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I dati celati

Il Ministero della Salute, così come molti amministratori locali tendono a sminuire l’allarme della popolazione rispetto al collegamento causale tra discariche e incremento delle patologie tumorali. “Lo stesso Ministero della Salute attribuisce l’incremento anomalo dei tumori in Campania al fumo e ad uno stile di vita scorretto- denunciano i medici per l’ambiente dell’Isde - anche se questo riguarda solo le Provincie di Napoli e Caserta dove appunto ci sono le discariche, mentre le altre province campane hanno una mortalità per tumore addirittura inferiore alla media. Di fatto non vengono finanziati studi a livello comunale né esistono registri locali dei tumori e se non si ha contezza precisa delle patologie non si può approntare un intervento sanitario ad hoc”.

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Lo studio Sentieri

Uno degli ultimi studi che ha preso in considerazione i tumori in relazione alla situazione ambientale è “Sentieri”: Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento realizzato da Istituto superiore di sanità e Associazione italiana registri tumori cui ha collaborato il Pascale di Napoli che prende in esame l’indice di mortalità nei “siti di bonifica di interesse nazionale” (SIN) tra il 1994 e il 2002. Rientrano nei SIN, 97 comuni situati tra la Provincia di Napoli e quella di Caserta dove emerge un notevole incremento di alcuni tumori dal 2 al 20% in più rispetto alla media, in particolare al retto e al colon, alla mammella, del linfoma non Hodgkin e dei mielomi.

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Uno studio epidemiologico che parte dal basso

Dal momento che i detrattori della tesi della correlazione tumori-discariche affermano che non si può studiarla senza sapere quanto tempo una persona abbia risieduto nel territorio incriminato, a Mugnano i cittadini insieme ai medici di base hanno sollecitato l’amministrazione locale per realizzare uno studio sui tumori nel Comune partendo dai certificati di residenza storica.

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Perché così poca attenzione alla salute pubblica?

“Probabilmente la disattenzione da parte delle autorità deputate alla tutela della salute pubblica, dipende dal fatto che in Campania manchino le risorse sanitarie per occuparsi del problema- spiega in modo critico Paolo Fierro di Medicina democratica-: I nostri malati di cancro hanno il 5% in meno di possibilità di superare la fase critica rispetto al nord. La riabilitazione è un’odissea: abbiamo solo 2 Ospis, istituti per la riabilitazione, in Campania ed entrambi a Salerno. Tutto a fronte di un ticket che negli ultimi anni è aumentato del 400% per le fasce a basso reddito”.

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Il Caso Napoli

A Napoli i dati sulla mortalità per tumori sono stati resi noti la scorsa settimana. La ricerca dell’Osservatorio oncologico dell’Angir, associazione napoletana giovani ricercatori ha valutato i tassi di mortalita' per eta', riferiti all'insieme di tutti i tumori, scoprendo un aumento statisticamente significativo per l'intera citta', quantificabile nel 2% annuo tra gli uomini e 2.4% tra le donne. Non è un caso, dicono in molti, che i quartieri con un tasso di mortalità più alta siano proprio quelli in cui ci sono le discariche come Scampia, Ponticelli e Pianura.

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La Campagna “Stop Biocidio”

"La novità di queste ore sono i dati forniti dal Comune di Napoli. Ma l’amministrazione arriva tardi, sono numeri, purtroppo che già conosciamo e, soprattutto, c'è ancora troppa timidezza nel mettere in relazione tumori e danni ambientali: è solo un caso che le prime tre municipalità sono Chiaiano, Pianura e Secondigliano-Miano (adiacente alla provincia nord dove si consumano i roghi)?

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