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Mercoledì 1 Maggio 2024




Aumentano le rapine e anche il centro storico diventa insicuro


L’opinione dei cittadini sulla sicurezza nel Centro Storico

decumani“Siamo passati dalla camorra opprimente degli anni ’80 alla parcellizzazione della criminalità di oggi”, racconta Pino de Stasio, consigliere comunale per la II Municipalità, con delega al Centro Storico e alle Pari Opportunità. Il suo bar all’angolo con via Benedetto Croce da 45 anni ha visto cambiare la città e tasta il polso dell’insicurezza dei napoletani.
“Se gli scippi sono più settorializzati nei pressi del porto e dell’aeroporto, nel centro storico c’è il borseggiamento. A piazza del Gesù sono state installate le videocamere, ma non si capisce come un ragazzo possa essere stato aggredito qualche settimana fa e aver subito un taglio in testa senza che fossero presi i delinquenti. Eppure di giorno c’è la presenza dell’esercito in piazza con un camion che rovina anche la prospettiva della piazza, una presenza passiva, ulteriore spreco di danaro. Si dovrebbe investire di più sul monitoraggio di volanti e falchi dalle 21.00 alle 3.00 del mattino, l’orario più critico. Vanno ottimizzate le risorse presenti, manutenendo le videocamere che non funzionano e incrementando l’illuminazione pubblica. Ma c’è un’altra questione importantissima da redimere: tante fenomeni, anche quelli più gravi, non vengono denunciati. Un’azione importante va fatta per favorire le denunce creando un ufficio ad hoc, più agile e accogliente per i cittadini. Per questo faremo un appello al Questore Merolla”.
Ztl e mancata programmazione. C’è poi la dibattuta questione della Ztl per la quale si è trovato un compromesso tra amministrazione e commercianti proprio in questi giorni, aprendo i varchi dopo le 18.00. “La questione della ztl è collegata non solo alla vivibilità del centro storico, ma anche alla sicurezza che il cittadino sente mancare sulla propria pelle. Si sono creati dei muri invalicabili che hanno spinto le persone ad una gincana nei vicoli dei quartieri e del cavone rendendole preda facile dei rapinatori”.
Secondo Giuseppe Graziani- con le edizioni Graziani presente da 110 anni in piazza Dante è presidente del Consorzio Borgo-Dante Decumani e dell’associazione Amici di piazza Dante- la sicurezza passa anche attraverso una programmazione imprenditoriale e amministrativa. “La ztl h 24 oltre a far aumentare l’insicurezza aveva reso impossibile raggiungere con l’auto alcuni negozi come quelli di strumenti musicali o di mobili, la cui merce pesante e ingombrante era diventata intrasportabile e dunque invendibile. Bisogna assicurare la sicurezza nei punti cardinali dell’ossatura economica e turistica della città che è anche la zona dove la criminalità sta avendo l’impatto più forte. Noi operatori della zona vogliamo che ci venga presentato un piano chiaro di rilancio della città e dell’organizzazione viaria. Se cambiano sempre le cose, diventa difficile pensare allo sviluppo e all’eventuale riconversione delle attività presenti. Da qui a 2 anni non sappiamo cosa succede. Qual è il piano di rilancio? Si vuole pensare al centro storico come sede di sale per incontri letterari, caffè, librerie internazionali, b&b, gemellaggi con altri paesi? Ciò che ci interessa maggiormente è un dialogo costruttivo con l’amministrazione per lavorare insieme a obiettivi a medio e lungo termine, non più essere chiamati per singole emergenze”. 

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