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Mercoledì 1 Maggio 2024




Trentatremila firme per arrestare la Terra dei fuochi

Lo studio Sentieri. Uno degli ultimi studi che ha preso in considerazione i tumori in relazione alla situazione ambientale è “Sentieri”: Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento realizzato da Istituto superiore di sanità e Associazione italiana registri tumori cui ha collaborato il Pascale di Napoli che prende in esame l’indice di mortalità nei “siti di bonifica di interesse nazionale” (SIN) tra il 1994 e il 2002. Rientrano nei SIN, 97 comuni situati tra la Provincia di Napoli e quella di Caserta dove emerge un notevole incremento di alcuni tumori dal 2 al 20% in più rispetto alla media, in particolare al retto e al colon, alla mammella, del linfoma non Hodgkin e dei mielomi.

Un secondo studio nazionale realizzato sempre da Istituto superiore di sanità e Associazione italiana registro tumori che prende in esame i dati fino al 2008 è pronto, ma il Ministero della Salute, sta aspettando per divulgare i dati. “Nella ricerca i comuni con più alta incidenza di tumori sono i 97 comuni già evidenziati nella prima ricerca Sentieri, ma se ne aggiungono altri come Marano e Mugnano. I comuni con percentuali più alte di morti per tumori sono 10 nel Casertano e 15 nel napoletano, Napoli compresa. Non è un caso che la situazione più grave sia quella dei comuni dell’Asse Mediano dove si concentra il maggiore numero di discariche. Il Ministero ha rimandato la pubblicazione perché teme che i dati dei singoli comuni, non giustamente interpretati possano destare allarme pubblico”- spiega Maurizio Montella, responsabile dell’Epidemiologia dell’Istituto nazionale per i tumori "Pascale" di Napoli.

Intanto, Antonio Giordano autore con Giulio Tarro, del libro bianco “Campania, terra di veleni” e professore di Biologia Molecolare nella Temple University di Philadelphia e nel Dipartimento di Patologia e Oncologia dell'Università di Siena, stanco del fatto che non si attuino ricerche adeguate a livello locale, ha realizzato grazie al contributo del Dipartimento della Difesa Americana (interessata allo stato di salute delle dipendenti americane in Campania), una ricerca sul tumore al seno in Campania, “lo studio basato sulle SDO (schede dimissione ospedaliera)- spiega il professore-, ha contato 40.000 casi di cancro al seno in più di quelli registrati, ed evidenziato un incremento del 13% del tumore tra le donne tra i 20-25 e i 35-40 anni, in una fascia d’età pre – screening”.

pdfStudio epidemiologico Sentieri

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