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Il silenzio delle istituzioni. Sfiduciati alcuni dei comitati che da anni presidiano il territorio. “Se non si riconosce la gravità del fenomeno criminale e la sua sistematicità- spiega scoraggiato Angelo Ferrillo di www.laterradeifuochi.it- non ci potrà mai essere alcuna azione concreta ad ogni livello istituzionale competente. E continueremo ad assistere al solito scaricabarile di responsabilità tra i vari enti coinvolti. Personalmente siamo in contatto con la Presidenza della Commissione Ambiente al Parlamento Europeo, avendo protocollato diverse lettere. Ma le risposte sono state sempre le stesse: l'Europa può solo deferire l'Italia alla Corte per le infrazioni sulle procedure comunitarie, e già l'ha fatto diverse volte. I problemi italiani tocca risolverli alle autorità italiane. Questa in sintesi la risposta. Al Governo italiano è evidente che si ostinano a non voler riconoscere il problema, nonostante interrogazioni parlamentari, denunce, petizioni e quant'altro già depositate da anni e non solo da noi, ma da centinaia di cittadini e associazioni. Rispetto alle denunce registrate in precedenza ci rispondono che stanno indagando”.
Egidio Giordano del comitato Commons! per i beni comuni, che presto aderirà alla querela del Coordinamento, ricorda anche lui che: “Tante azioni legali non hanno portato a nulla. Speriamo che questa volta vada diversamente. Ma contemporaneamente è necessario imporre un registro comunale dei tumori”.
AdG