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Mercoledì 1 Maggio 2024




Trentatremila firme per arrestare la Terra dei fuochi

Il silenzio delle istituzioni. Sfiduciati alcuni dei comitati che da anni presidiano il territorio. “Se non si riconosce la gravità del fenomeno criminale e la sua sistematicità- spiega scoraggiato Angelo Ferrillo di www.laterradeifuochi.it- non ci potrà mai essere alcuna azione concreta ad ogni livello istituzionale competente. E continueremo ad assistere al solito scaricabarile di responsabilità tra i vari enti coinvolti. Personalmente siamo in contatto con la Presidenza della Commissione Ambiente al Parlamento Europeo, avendo protocollato diverse lettere. Ma le risposte sono state sempre le stesse: l'Europa può solo deferire l'Italia alla Corte per le infrazioni sulle procedure comunitarie, e già l'ha fatto diverse volte. I problemi italiani tocca risolverli alle autorità italiane. Questa in sintesi la risposta. Al Governo italiano è evidente che si ostinano a non voler riconoscere il problema, nonostante interrogazioni parlamentari, denunce, petizioni e quant'altro già depositate da anni e non solo da noi, ma da centinaia di cittadini e associazioni. Rispetto alle denunce registrate in precedenza ci rispondono che stanno indagando”.
Egidio Giordano del comitato Commons! per i beni comuni, che presto aderirà alla querela del Coordinamento, ricorda anche lui che: “Tante azioni legali non hanno portato a nulla. Speriamo che questa volta vada diversamente. Ma contemporaneamente è necessario imporre un registro comunale dei tumori”.

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