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Martedì 30 Aprile 2024




Trentatremila firme per arrestare la Terra dei fuochi

Il silenzio delle associazioni e dei sindacati. L’emergenza ambientale pericolosa per la salute dei cittadini in Campania è stata decretata nel 1994, da allora pochi o nulli sono stati gli interventi delle istituzioni. Secondo Francesco Maranta, già Consigliere Regionale di rifondazione Comunista tra le cause di questo silenzio c’è la connivenza tra sindacati, politici e associazioni. (Nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità un elenco di studi realizzati dal 1994: http://www.epicentro.iss.it/focus/discariche/report_rifiuti07.asp)

“La cosa piu’ grave- spiega Maranta- è il silenzio degli organi di competenza e di vigilanza. C’è un’incuranza in primis da parte dei sindaci che hanno la responsabilità della tutela della salute pubblica, ma è anche venuto a mancare negli anni quel ruolo di sollecitazione da parte dei partiti e dei sindacati. Le stesse associazioni ambientaliste, avendo sviluppato un rapporto di cooperazione alla gestione del verde con le istituzioni, non hanno più un ruolo sociale autonomo. Lo stesso vale per il sindacato che essendo occupato spesso nella gestione della formazione professionale ha sviluppato un rapporto di interesse e connivenza. Compartecipazione aziendale, formazione professionale e partecipazione ai consigli di amministrazione sono settori in cui sono girate quantità enormi di denaro. Alla spartizione hanno partecipato tanti soggetti che non hanno mantenuto l’autonomia necessaria per svolgere un’azione critica sulla questione rifiuti e su tante altre questioni scottanti. Non è un caso che le pagine sporche della gestione dei rifiuti del periodo bassoliniano che avrebbero dovuto provocare uno choc a tutti i livelli sono state di fatto silenziate”.

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