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Noia Noir è il terzo disco della band partenopea -presentato il prossimo 3 aprile a Pozzuoli -edito dall’etichetta indipendente Marotta e Cafiero. I Pennelli di Vermeer sono più che un gruppo, sono un progetto musicale, un’opera aperta sempre in evoluzione dove transitano, si scontrano e si fondono il rock, il teatro, la canzone d’autore.
La band composta da Pasquale Sorrentino (voce-chitarre-ukulele); Stefania Aprea (canto); Pasquale Palomba (chitarre); Raffaele Polimeno (piano e moog); Maurizio D'Antonio (basso elettrico); Marco Sorrentino (batteria), per questo live proporrà il sound delle suggestioni cinematografiche che hanno dato vita al loro ultimo album. Il live proporrà i brani di “Noia Noir”, un concept album che si srotola intorno ad un misterioso caso di omicidio, quello della soubrette televisiva Mrs Rose, sconvolge un intero quartiere, diventando - in breve - tormentone mediatico. Dall'omicidio all'indagine, dalla cattura dell'assassino al suo processo, Noia Noir è prima di tutto un “noir sociale” che si snoda attraverso 12 canzoni e due intermezzi musicali, nei quali emergono fattori e comportamenti umani accomunati da un solo indizio: la noia. D'altronde, solo una società annoiata può perdersi nei risvolti di un caso di omicidio. La spregiudicatezza dei media, interessati a questo caso solo per trarne profitto economico, fa sì che la realtà si mescoli alla finzione e che la paura e il sospetto dilaghino al punto da chiedersi: “Chi è il vero colpevole? Il killer o il “sistema” dell'informazione?” La band spazierà nei diversi generi musicali, una peculiarità che da sempre caratterizza il percorso musicale, una sorta di laboratorio più che una band come amano autodefinirsi : “Pensavamo di essere solo una rock band –dicono- ma, causa la nostra trasversalità, abbiamo capito che siamo qualcosa di più. Qualcosa di non etichettabile, che sfugge a categorie e generi precisi. Siamo alchimisti della musica e il nome Pennelli di Vermeer lo consideriamo solo un "marchio" che contraddistingue un laboratorio espressivo privo di confini (gli unici sono quelli del palcoscenico), dove l'Arte è intesa come esperienza esistenziale, ricerca e terapia". Per maggiori informazioni 081/5265902.
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