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Domenica 19 Maggio 2024




Il Mediterraneo unisce i Continenti che separa

OMM-27-7-2014Viene presentato domenica 27 luglio ore 21 al Maschio Angioino il primo cd dell’Orchestra Multietnica Mediterranea OMM, dal titolo “il Mediterraneo unisce i Continenti che separa”, frutto del lavoro di 2 anni di scambio culturale, laboratori, incontri, viaggi, e concerti.

Napoli, crocevia di culture diverse. E la musica, che attraverso il suo linguaggio plurale ed universale coinvolge tutti: dallo Sri Lanka alla Croazia, dalla Nigeria al Burkina Faso, dal Ghana alla Romania e ancora, tanti sono i  paesi di provenienza dei musicisti che sono entrati in contatto con la OMM, nata dall’incontro con l’Associazione di promozione sociale “Garibaldi 101” durante l’emergenza nord-Africa e diventata a tutti gli effetti un vero progetto musicale caratterizzato dall’incontro formale del quartetto d’archi con le percussioni africane. Musicisti che vengono, musicisti che vanno e che danno un carattere nomade alla composizione dell’orchestra che mantiene, però, l’obiettivo principale di dare voce e suoni alla lotta contro le discriminazioni e gli abusi di cui spesso è vittima chi migra da una terra all’altra. Oggi, con il primo cd completamente autoprodotto e registrato al NUT Studio con la complicità e la supervisione di Rosario Acunto, ritroviamo la fusione di stili e generi musicali che ha caratterizzato l’orchestra sin dal suo esordio. L’album, contenente 8 tracce, raccoglie brani della tradizione popolare dei paesi di provenienza dei musicisti che compongono l’orchestra e brani di composizione originale. I brani nascono da un percorso di scrittura condivisa come del singolo “Ubuntu” di cui il nigeriano Nyong Inyang è autore con Giovanni Guarrera e Romilda Bocchetti: la canzone è un inno alla convivenza pacifica dei popoli, è ispirato alla filosofia della condivisione e della solidarietà di Nelson Mandela sui ritmi contagiosi del reggae, pachanka e ska. C’è poi “Kofi”,un canto tradizionale del Ghana che entra a far parte del repertorio della OMM durante gli incontri con i rifugiati dell’emergenza nord-Africa ed è caratterizzato dai tipici cori antifonali africani che accompagnano i viaggi sui barconi della speranza che approdano a Lampedusa. “My message” è il primo brano originale nato nell’orchestra e può considerarsi il manifesto dell’OMM. Anchq questo scritto di getto da Nyong Inyang appena arrivato a Napoli da Lampedusa, nell’incipit recita “questo è il mio messaggio, un messaggio molto triste” per sfociare in un corale e liberatorio “We are ONE” rivolto a tutti i popoli. Il disco si conclude con la lamentazione siciliana “Malarazza” – famosissima la versione di Domenico Modugno – rivisitata  in chiave Klezmer dalla OMM.

L’ingresso al concerto ha un costo di 5 euro. Per informazioni: ommediterranea@gmail.com RRF

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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