>
Sei qui: Home Archivio Vivi Sociale Musica Ammore, resate e devuzione… la canzone napoletana dal 500 ad oggi
I Frati Minori Conventuali di Portici e la Cetra Angelica O.N.L.U.S. sono felici di ospitare Gianni Aversano con lo spettacolo di Gianni Aversano, sabato 5 luglio alle 20.30 alla Parrocchia S. Antonio di Via Università 74 a Portici.
Per la terza volta nella storia (lunga quattordici anni) di "Giugno al Chiostro", il giullare napoletano Gianni Aversano, cultore raffinato del repertorio musicale napoletano, porta in scena un suo spettacolo all'interno della rassegna e, per l'occasione, sarà accompagnato alla chitarra da Paolo Propoli e al mandolino da Michele De Martino.
"Napule: spade, ammore, resate e devuzione… la canzone napoletana dal 500 ad oggi" propone, sotto forma di un coinvolgente teatro-canzone, l’incontro con 500 anni dell’anima ancora viva di Napoli, immutata nella sua passione accesa, religiosa e dissacrante, colta e popolare, drammatica ed esilarante. Uno spettacolo che racconta di innamorati incantati di fronte alla bellezza della natura, di strani briganti che lottano per la libertà, di goffi personaggi vittime di donne crudeli. Da Pergolesi a Donizetti, dalla poesia di fine Ottocento fino alla odierna musica nel cemento di Enzo Avitabile, dalla maschera di Pulcinella al ridicolo Ciccio Formaggio… Si canta, si piange, si ride, si balla e si esce infine sorpresi dalla leggerezza mai banale che ha veicolato una cultura così gravida di significato e di bellezza.
«Noi cantiamo un amore che non chiude gli occhi. Cantiamo un desiderio incolmabile, un cuore spalancato alla realtà. Cantiamo il volto bello di una donna; cantiamo il mare, la luna, le stelle, il dolore per una finestra che non si apre».
L’ingresso è libero e gratuito.
RRF
© RIPRODUZIONE RISERVATA