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Domenica 19 Maggio 2024




Bruce Springsteen: la musica come strumento di denuncia sociale

In attesa del mega concerto in piazza Plebiscito del 28 maggio.

Bruce-SpringsteenParte stasera dalla Telenor Arena di Oslo il tour europeo di Bruce Springsteen and the E Street Band, che giovedì 23 maggio toccherà Napoli. Springsteen non è solo una star planetaria, un musicista che ha venduto 500 milioni di dischi nel mondo. È molto di più, è l’artista della working class, sempre dalla parte dei più deboli.

Per Napoli si preannuncia il concerto dell’anno quello che per 3 ore on stage all’insegna dei brani più belli di tutta la carriera di Bruce Springsteen emozionerà il pubblico il 23 maggio prossimo nella cornice di piazza Plebiscito: “un’esperienza che ti cambia la vita:  Bruce ti trasmette una gioia e un’energia che ti resta addosso per giorni” la definisce Claudio Trotta fondatore della Barley Arts che ha organizzato e prodotto il concerto napoletano in collaborazione con Veragency.

Per la prima volta nella storia Bruce suonerà con la sua storica E Street Band in una piazza europea proprio in occasione della prima tappa italiana del Wrecking Ball Tour 2013, quella più a sud in Europa.  Seguiranno le tappe del 31 maggio a Padova,  3 giugno a Milano e 11 luglio a Roma. Attesi al concerto partenopeo fan di tutta Italia, d’Europa e oltre. Sul palco di oltre 70 metri, con torri layher e 2 video, il boss sarà accompagnato da ben 18 musicisti. Il concerto si preannuncia un grande successo, con gran parte dei biglietti già venduti. I fan napoletani lo aspettavano da tempo: Bruce è stato solo due volte in Campania anche se nel suo sangue scorre sangue napoletano,  il nonno materno è di Vico Equense. E’ rimasto nel cuore dei fan il ricordo dello storico concerto del 1997 all’Augusteo di Napoli quando a fine spettacolo, l’artista, li salutò dal balcone del teatro suonando “O Sole mio” e “Thunder Road” mentre nel 2006 al Palamaggiò di Caserta si è esibì con la Seeger Session Band”.

Artista straordinario capace di vendere 500 milioni di dischi in tutto il mondo, Bruce Springsteen ha ricevuto numerosi riconoscimenti per i suo lavoro artistico: 20 Grammy Awards, 2 Golden Globes, 1 Academy Award, 1 Polar Music Prize e svariati Mtv Awards. Nella sua produzione musicale dominano rock e r’n'b, con fortissime influenze e commistioni con i più diversi generi e con sempre più frequenti incursioni nel folk. I suoi album di maggior successo – “Born to Run”, “Darkness on the Edge of Town” e “Born in the U.S.A.” – simboleggiano la sua grande propensione per testi riguardanti le lotte sociali. Definito dalla stampa come l'eroe della classe operaia, Bruce Springsteen racconta nei suoi testi di una gioventù americana disillusa.  Il tema del fallimento del sogno americano è molto ricorrente nelle sue opere: i suoi personaggi sono spesso dei perdenti, gente comune dell'immensa periferia statunitense che lotta per sopravvivere.

Molte canzoni di Springsteen sono inni generazionali. Brani profondi con testi critici, di lotta e denuncia sociale. Brani capaci di smuovere le coscienze. Non a caso, la sua visione della caducità della società statunitense lo ha esposto a varie polemiche: per la canzone “American Skin (41 Shots)” - dedicata alla morte del ragazzo di colore Amadou Diallo ucciso dalla polizia con 41 colpi di pistola per aver estratto il portafoglio dai pantaloni - Springsteen fu boicottato ferocemente dalla polizia e da manifestanti simpatizzanti.

Nel 1979 aderì a parecchi concerti No Nuke indetti dal Muse (Musicians United for Safe Energy), per contestare l'uso di energia nucleare dopo l'incidente incorso alla centrale nucleare statunitense di Three Mile Island. Nel 1988 prese parte, con eventi e live set, a Human Rights Now!, campagna per i diritti umani promossa da Amnesty International. Ha preso parte al brano benefico “We Are the World”, cantata con i più grandi esponenti della musica pop-rock degli anni ottanta. Poco prima delle Elezioni Presidenziali degli Stati Uniti del 2004, ha partecipato al “Vote for Change Tour”, una tournée  contro la politica di George W. Bush, con numerosi artisti come John Mellencamp, John Fogerty, REM, Pearl Jam, James Taylor, Ben Harper, Tracy Chapman, Dave Matthews Band, Jackson Browne e molti altri. Non fu la prima volta in cui prese una posizione netta contro la politica repubblicana statunitense. Già in passato, infatti, aveva negato a Ronald Reagan l’utilizzo del brano “Born in the U.S.A.” come inno per una campagna elettorale.

Durante i mesi della campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti 2008 ha sostenuto Barack Obama nella corsa alla Casa Bianca. La sua canzone “The Rising” è stata scelta come colonna sonora assieme a City of Blinding Lights degli U2. Nel dicembre 2009, dopo il conferimento del Kennedy Center Honor si è schierato a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Un tema, quello dell'omosessualità, già trattato nel brano “Streets of Philadelphia”. Barack Obama, grande appassionato dell’artista, ha dichiarato: “Ho scelto di fare il presidente solo perché non potevo essere Bruce Springsteen": Sony Music pubblicherà il 16 aprile 2013 “Collection: 1973-2012” una nuova raccolta contenente diciotto tra i più grandi successi di Bruce Springsteen. Una sintesi perfetta dei suoi capolavori, dagli esordi di 40 anni fa ad oggi.

Le metropolitane e le funicolari cittadine resteranno aperte eccezionalmente per permettere a tutti di tornare a casa, mentre Trenitalia ha messo a disposizione, assieme a Fancy Tour, un pacchetto per il live con viaggio in Frecciarossa, ingresso al concerto e pernottamento.

Biglietto: 65 euro.

Info: http://www.barleyarts.com/ ; ifo@veragency.com ; http://www.springsteenitalia.it/

AdG

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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