| SEGUICI SU seguici su Facebook seguici su Twitter youtube
Domenica 19 Maggio 2024




Camorra: in quartiere clan scugnizzi diventano musicisti concerti in tutta italia, l'1 ottobre suoneranno per Napolitano

Sono cresciuti in terra di camorra, nei vicoli di uno dei quartieri piu' difficili di Napoli, la Sanita'. Nei loro occhi immagini di morti ammazzati, nelle loro orecchie gli spari di sanguinose faide. Scugnizzi che pero' hanno scelto un'altra strada, quella delle musica. Piccoli concertisti capaci di esibirsi con l'orchestra di Dresda, al teatro San Carlo o al Foro Italico. E che per il prossimo primo ottobre stanno preparando l'inno di Mameli per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tutti ragazzini, i componenti del 'Sanita' Ensamble ', che ogni giorno guardano in faccia la droga, la violenza, la criminalita' organizzata. Brutture che trovano fuori l'uscio di casa e troppo spesso anche tra le mura domestiche, ma che riescono a cancellare con la loro musica. Il piu' piccolo ha sette anni, la piu' grande e' diventata da poco maggiorenne. Trentadue in tutto. Una ''famiglia'' piu' che un'orchestra. E spiegano anche perche': ''ognuno di loro porta con se' un bagaglio di storie drammatiche - racconta il direttore artistico dell'orchestra Maurizio Baratta - Esperienze che qualche volta riemergono, ma che noi non affrontiamo mai da soli, ma insieme, come una vera famiglia''. Ne hanno fatta di strada questi piccoli musicisti da quando nel 2008 l'associazione l'Altra Napoli, fondata da Ernesto Albanese, figlio del consuocero di Dario Fo ucciso in una rapina, comincio' le prime selezioni tra i giovani del quartiere. Negli anni poi sono arrivati i concerti con l'orchestra sinfonica di Dresda, al teatro San Carlo di Napoli, al Foro Italico, al teatro Palladium di Roma e al palazzo dei Priori di Perugia. E ne hanno fatta di strada, soprattutto perche' a guardarli mentre si azzuffano si fa fatica a immaginarli seduti di fronte a un leggio. E invece all'ordine del direttore d'orchestra Paolo Acunzo scattano tutti sull'attenti. ''La musica ci fa stare bene e puo' darci un futuro '', dice serio Salvatore. E dietro gli strumenti spuntano anche due paia di occhioni neri, quelli di Angeli e Hanzika, entrambe di origini srilankesi. Ci sono poi due ragazzini disabili aiutati nelle loro attivita' da un'equipe della Regione Campania. E tanti, tutti, che nel loro quartiere ci credono davvero perche ''non e' tutto vero quello che si dice sulla Sanita', ci sono i problemi, certo, ma ci sono anche tante cose belle. Qui c'e' una cultura che non viene mai apprezzata perche' la gente si ferma all'apparenza. In questi vicoli e' passata davvero la storia d'Italia ''. Gli scugnizzi-musicisti di risultati ne hanno gia' raggiunti tanti. E il primo ottobre li attende un appuntamento decisamente importante: suonare l'inno di Mameli per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, invitato a ''Giovani e Comunita' in rete '', la tre giorni di appuntamenti sul sociale, dal 30 settembre al 2 ottobre, organizzata a Napoli dalla ''Fondazione Con il Sud''. La musica, in quell'occasione, sara' anche un messaggio per il Capo dello Stato: ''Cosa chiederemo al presidente? Di tutelare di piu' Napoli e di far vedere anche tutte queste cose buone che si stanno facendo in questo quartiere ''.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

agendo 2023 banner
Prenota la tua copia inviando una e-mail a comunicazione@gescosociale.it
tiSOStengo
unlibroperamico
selvanova natale 2020 banner
WCT banner
gesco 30 anni
napoliclick
Amicar banner 500

Archivio Napoli Città Sociale