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Domenica 12 Maggio 2024




Presidio contro la macelleria sociale

Mercoledì 15 febbraio 2012, a partire dalle 10, si terrà davanti alla sede della Regione Campania, via Santa Lucia, un presidio promosso dal Coordinamento regionale per l’opposizione sociale. Lavoratori, movimenti sociali e realtà di base, collettivi studenteschi e reti in lotta per la salute e per l’ambiente, scenderanno in piazza per una manifestazione/assedio sotto i palazzi istituzionali della Regione Campania per dire no alla loro politica di sacrifici.

Il Governo Monti, si legge nel manifesto del Coordinamento, applaudito da tutti i partiti come il salvatore dell’economia nazionale, sta portando avanti le ricette volute dai padroni per salvaguardare i propri interessi e profitti e tentare di uscire dalla crisi di cui loro sono gli unici responsabili. Dopo aver varato una manovra finanziaria di lacrime e sangue che a colpi di ICI, aumenti di IVA, tasse e tariffe e attraverso ulteriori tagli impoverirà ancor di più i lavoratori, e dopo aver aumentato l’età pensionabile costringendo chi un lavoro ancora ce l’ha a lavorare di più e più a lungo, ora il governo “tecnico” si appresta a varare il cosiddetto “piano-crescita” che altro non è che la famigerata riforma del mercato del lavoro.

I contenuti di tale piano si commentano da soli, spiegano gli organizzatori dell'iniziativa: libertà di licenziamento con l’abolizione anche dell’art. 18, smantellamento del contratto nazionale ed estensione a tutti del modello Marchionne, ulteriore disciplinamento dei sindacati e repressione della lotta e della capacità organizzativa dei lavoratori, riduzione della cassa integrazione e della mobilità, privatizzazione dei servizi pubblici essenziali come la scuola, l’università, i trasporti, la sanità, mentre si continuano a spendere miliardi per gli armamenti, per finanziare le banche e le grandi opere inutili! Crescita sì, ma dello sfruttamento e della precarizzazione di tutto il lavoro.

In Campania questa politica di lacrime e sangue è ormai da molti mesi messa in atto dalla giunta Caldoro: questa, in accordo con i governi nazionali ha effettuato tagli senza precedenti ai servizi sociali, cancellando persino il reddito di cittadinanza, smantellando il trasporto pubblico e provocando il mancato pagamento di stipendi e quindi la crisi di tante aziende pubbliche campane. Senza contare la vera e propria emergenza in campo sanitario, con il drastico taglio di posti letto, l’accorpamento di strutture, l’esternalizzazione dei servizi, la chiusura di strutture ospedaliere, dei pronto soccorso, e/o interi reparti, il blocco del turn over, ecc. Intanto, all’enorme platea di disoccupati e di lavoratori cassintegrati o licenziati da mesi si risponde solo con la repressione e la negazione di qualsiasi confronto.

Questa amministrazione regionale, per prerogative, poteri e flussi di danaro pubblico che gestisce, è la principale controparte delle vertenze e dei conflitti in atto e non può più sottrarsi al confronto! L’elenco delle situazioni di crisi in Campania è allarmante: dagli operatori sociali da mesi senza stipendio, al settore dei trasporti (Sepsa, Circumvesuviana, Metrocampania Nord-Est, Eav Bus, Anm, Ctp, Air) che rischia privatizzazione e licenziamenti; dalle partecipate S.I.S, Astir, Arpac Multi servizi –già senza stipendio- ed ex Jacorossi, di cui si profila una pesante ristrutturazione, ai 3 mila esuberi delle Comunità montane; dalle aziende in crisi e al loro indotto con migliaia di posti di lavoro in bilico (Ixfin, Fincantieri, FIREMA, Ergom, Irisbus, Alenia, FIAT di Pomigliano D’Arco, ecc.), ai precari BROS in lotta da anni per una stabilizzazione lavorativa dopo anni di formazione fino agli ambulanti in particolare immigrati.

L'iniziativasarà sostenuta da scrittori, artisti, fotografi, musicisti, artisti di strada,tra cui Erri De Luca, Daniele Sepe,Enzo Gragnaniello, Zezi,MaurizioCapone.

Per contatti e adesioni: opposizionesociale@libero.it

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