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Domenica 12 Maggio 2024




l’ “Assemblea permanente sulle arti della scena”si presenta alla città

Venerdì 9 marzo, alle ore 12.00, al PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, i lavoratori dello spettacolo dal vivo, riuniti da dicembre 2011 in un’assemblea permanente sulle arti della scena incontrano: la stampa, i lavoratori dell’arte e della cultura, i cittadini, gli amministratori.

L’assemblea vuole presentarsi alla città e proporsi quale strumento di vigilanza sulle politiche per la cultura coinvolgendo cittadini e quanti vogliano essere parte attiva dei processi culturali, “affinché gli amministratori spezzino il legame tra gestione del potere e gestione della cultura e promuovano politiche volte a sviluppare percorsi permanenti, rompendo i meccanismi dell'emergenza e del grande evento, senza sostituirsi alle figure artistiche e organizzative del settore.”

Finora l’Assemblea ha approfondito i seguenti temi: la riconsiderazione professionale della figura dell’artista nello spettacolo dal vivo; le questioni normative relative al riconoscimento delle professionalità della scena; la ridefinizione del ruolo e della funzione del Teatro Pubblico, in relazione al territorio, al pubblico, alla formazione; il funzionamento degli enti e delle istituzioni pubbliche del settore; l’impiego dei fondi POR/FERSR (Fondi Europei per lo sviluppo Regionale – misura 1.10, “La cultura come risorsa”); le relazioni fra operatori della cultura e politiche per la cultura.

Dopo i primi tre mesi di lavoro, i partecipanti all’assemblea permanente sulle arti della scena rendono pubblico il proprio lavoro, “convinti che l’arte e la cultura siano indispensabili per una collettività socialmente consapevole e libera, che voglia mantenere viva la memoria del passato, decifrare e vivere il presente, immaginare e costruire un futuro. Certi che l’arte e la cultura siano indispensabili per la buona salute dell’economia, poiché creano innovazione e, dunque, occupazione e crescita”.

L’assemblea chiede alla politica di porsi in ascolto e al servizio della collettività, così da garantire dignità e sicurezza a tutti i lavoratori e l’accesso alla cultura a tutti i cittadini.

Nello stesso tempo si impegna a mantenere una modalità di partecipazione sempre aperta a tutti, cittadini e operatori del settore, e a restare in contatto coi movimenti e i gruppi che in Italia si muovono già da tempo sulle stesse istanze, mantenendo autonomia politica; a conservare alta l’attenzione sull’operato delle istituzioni; a farsi motore e strumento di proposte politiche per la cultura e di differenti modelli di relazione fra cultura e politica.

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