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Le risorse disponibili
La dotazione finanziaria è di 730 milioni, di cui 400 per i servizi di cura all'infanzia e 330 agli anziani non autosufficienti.
Il primo riparto è pari a 250 milioni di euro e sostiene il principale obiettivo del PAC servizi di cura per gli anziani, ovvero l’aumento della presa in carico di anziani in assistenza domiciliare (a cui vengono destinati 130 milioni di euro), e tutti gli obiettivi dei servizi di cura per l’infanzia (a cui vengono destinanti gli altri 120 milioni).
Le risorse assegnate potranno anche favorire il mantenimento dei livelli di servizio già garantiti. In entrambi i casi, si tratta di cifre importanti. Facciamo qualche esempio che ci aiuterà a comprenderne la portata.
Per i servizi di cura per l’infanzia sono stati appostati 120 milioni di euro, una cifra equivalente a quanto complessivamente le regioni oggetto dell’intervento hanno speso per gli asili nido comunali nell’anno scolastico 2010-2011. Per fare un altro parallelo, la stessa somma consentirebbe la copertura per un anno delle spese di gestione per più di 14mila bambini in nidi pubblici nelle nostre regioni di riferimento.
Per quanto riguarda i servizi agli anziani, lo scopo dell’ampliamento dell’offerta complessiva di servizi domiciliari ovvero l’attivazione di servizi nelle aree dove sono deboli o inesistenti coincide con l’obiettivo del rafforzamento della presa in carico dell’anziano in un’ottica di integrazione socio-sanitaria. Per avere un’idea della dimensione di questi fondi, consideriamo che si tratta del doppio delle risorse destinate dal Fondo nazionale per
Il primo riparto delle risorse finanziarie, che ha dato avvio al programma, è stato adottato dall’Autorità di Gestione il 20 marzo 2013. Le risorse potranno essere utilizzate solo una volta approvati i Piani di intervento specifici. Il secondo riparto dovrebbe arrivare entro luglio, hanno fatto sapere dal Ministero; mentre il limite massimo per l’attuazione dei programma è il 2015.