Un laboratorio di danze multietniche

L’arte della danza multietnica rappresenta una strada di promozione di culture straniere ancora poco esplorata a Napoli, ma che inizia a mettere radici: da alcuni anni le esibizioni pubbliche attirano sempre più spettatori, che mostrano di apprezzare lo spettacolo anche se difficilmente si lasciano coinvolgere nei balli.

Passi Randagi è un’associazione che dal 1997 tenta di diffondere, attraverso stage, laboratori ed spettacoli pubblici, sul territorio partenopeo queste tradizioni. Il 15 ottobre in piazza San Domenico il gruppo di ballerini dell’associazione ha dato luogo all’iniziativa “Danze dei popoli”, una serie di esibizioni artistiche, ciascuna legata ad un diverso Paese: il “viaggio” in passo di danza è partito dalla Grecia, con richiami nei movimenti al lavoro dei pescatori, è proseguito in Romania, con i suoi altalenanti ritmi dolci e accelerati, per arrivare all’ Horamedura,  danze del fuoco israeliana, a quelle dell’ex Jugoslavia e concludersi nell’avvolgente danza turca del matrimonio, che ha visto partecipare anche persone del pubblico. Si tratta di balli carichi di varie simbologie, afferenti spesso al mondo della natura e del lavoro, ma uniti dal comune denominatore di avere un’origine popolare, e di aver sempre costituito un’occasione di convivialità e condivisione.

Gli insegnanti dell’associazione Passi Randagi, Paola Netti e Pietro Trematerra, hanno alle spalle una formazione ventennale, costellata di stage con professionisti stranieri, tra i quali il bosniaco Reuf Ibrahimagic, il greco Sabanis Vangelis e il tedesco Giorgio Zankl. “L’interesse dei cittadini napoletani è crescente – spiega Paola – ma resta il fatto che a partecipare sono quasi esclusivamente le donne, per gli uomini a Napoli ballare vuol dire ancora essere poco virili; in altri Paesi invece è un modo per attirare la donna, come fa il Pavone.

Paola e Pietro hanno portato il loro progetto di educazione alla multiculturalità attraverso la danza  anche nelle scuole, come avvenuto con il laboratorio “Alla riscoperta delle tradizioni” tenutosi nel 2011 nell’istituto comprensivo Romeo di Casavatore. Nei prossimi mesi il proposito è quello di realizzare manifestazioni pubbliche per il Natale, in collaborazione anche con altre comunità, in particolare quella Ucraina.

Libere e senza orari né giorni fissi sono le esibizioni dei Mazurkari Partenopei, gruppo di danzatori, in larga parte amatoriali, che si riuniscono la sera in alcune piazze del centro storico di Napoli. Non sono un’associazione, si definiscono semplicemente “appassionati di balli” e cercano di coinvolgere più persone possibile. Per organizzare le serate sono sufficienti la musica e due casse amplificatrici. Gli studenti , soprattutto quelli stranieri, si lasciano trasportare: si stringono mani, si “volteggia” da un partner di ballo all'altro, e la mazurka in piazza diventa anche un modo per sciogliere timidezze.

Daniele Pallotta

Per Informazioni :
http://www.passirandagi.it/index.html
https://www.facebook.com/groups/135448433135901/ - Mazurkari Partenopei

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