Da Napoli si rilancia il sostegno a distanza

Esperti a confronto nel XIV Forum nazionale.

adozioneRilanciare il sostegno a distanza, soprattutto al Sud. È una delle conclusioni a cui si è giunti nel corso della prima giornata del XIV Forum nazionale del sostegno a distanza, promosso dal ForumSad con Elsad (Enti locali per il sostegno a distanza) in collaborazione con la Provincia di Napoli e il Ministero per le Politiche sociali, e con il patrocinio dell’amministrazione comunale, in programma per la prima volta a Napoli (Maschio Angioino, dove sarà fino a domani, programma completo).

“Il sostegno a distanza – ha spiegato stamattina al Maschio Angioino di Napoli Vincenzo Curatola, presidente del ForumSad, che raccoglie oltre 90 organizzazioni – è uno strumento strategico per la cooperazione tra i popoli ancora poco diffuso, soprattutto al Sud, e non riconosciuto dalla legge nazionale che risale a 30 anni fa. Dopo avere lanciato un appello in campagna elettorale, cui hanno aderito tantissime organizzazioni, oggi siamo qui anche per chiedere al nuovo governo di rivedere la legge sulla cooperazione internazionale”. Altro obiettivo della manifestazione: invitare tutte le organizzazioni sociali a mettersi in rete e formarsi, se necessario, allo scopo di incoraggiare il sostegno internazionale.

Sono state circa 1,5 milioni nel 2012 le persone “solidali” nel nostro Paese, che si sono cioè prese cura a distanza di bambini in condizioni di povertà in varie parti del mondo. Attraverso il sostegno a distanza, queste persone destinano a chi ne ha più bisogno circa 350 euro all’anno; complessivamente si arriva a una cifra annua di 500 milioni di donazioni private. I soldi vengono devoluti soprattutto in Africa (42%), Asia (24%), America Latina (21%), per aiuti ai bambini, ma anche alle famiglie, alle mamme, alle comunità. Il 95% dei soggetti che decidono di ricorrere a questo strumento – in cui rientrano varie forme di sostegno e la stessa adozione a distanza – sono rappresentati da privati, ma è in crescita il numero di scuole, gruppi, associazioni, aziende, istituzioni sensibili al tema. In prevalenza gli aiuti arrivano dalle regioni del Nord, le più attive sono Lombardia e Lazio.        

In questo senso va il progetto co-finanziato dalla Fondazione con il Sud “Rete per il sostegno a distanza” che partirà a breve in Campania, Basilicata e Sardegna con lo scopo di favorire la conoscenza e la messa in rete delle buone pratiche, investendo nella formazione e nel coinvolgimento, oltre che delle associazioni, delle comunità immigrate che insistono sul territorio. “Puntiamo a creare una banca dati – ha sottolineato Curatola – cui possa fare riferimento lo stesso cittadino per sapere come fare, con un piccolissimo gesto, a dare il suo contributo. 30 euro al mese sono pochi per una famiglia italiana, ma possono far tanto per un bambino africano, soprattutto se questo contributo è costante nel tempo”.   
 
Presente oggi al momento della premiazione delle buone pratiche di cooperazione in Campania anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “La cooperazione ha un grande valore, ci dice che si può intendere in modo diverso l’economia sociale e che qualcosa di buono può essere fatto anche con poche risorse. Napoli è una città con tante diversità, e quelle diversità ci arricchiscono. Come segnale positivo di accoglienza nei confronti degli immigrati, la nostra città ha varato, in attesa della legge nazionale, la carta di cittadinanza e ha dato la cittadinanza ai figli dei migranti presenti da noi”. Il sindaco ha premiato alcuni cittadini napoletani, che si sono distinti per importanti gesti di solidarietà, con i prodotti del commercio equo e delle botteghe che hanno aderito al progetto di ForumSaD, la card del sostenitore. Già lanciata a livello nazionale e consolidata in altre città italiane, la card è stata lanciata proprio oggi a Napoli. 

Redazione

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