Dal 6 all’11 novembre IX edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli
Tra le contraddizioni di un’Europa divisa e ferocemente arroccata nei suoi confini e di un Mediterraneo solcato da barche piene di disperati fuggiaschi, “Mari, muri e filo spinato” prova a rilanciare l’idea di una nuova solidarietà con le immagini e le parole del IX Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli.
Dal 6 all’11 novembre, vivremo una settimana di incontri e di racconti attorno al fuoco delle idee di libertà ed uguaglianza, sul palcoscenico di un cinema-teatro nascosto nel cuore della città antica o nelle aule degli Atenei più prestigiosi, nelle stanze di una fabbrica dismessa o nella solitudine di una delle carceri più grandi d’Italia, sempre in compagnia di giovani studenti e di attivisti, a fianco dei registi e dei testimoni che finalmente si sentono a casa, tra gente che ha qualcosa da raccontare o da urlare. Questo è stato ed è ancora il nostro Festival.
Quest’anno ci sarà spazio per voci di migranti e di donne che sognano nuove vite (venerdì 10), ma anche per chi è rinchiuso in un braccio del penitenziario napoletano (lunedì 6) e chiede più attenzione, più vita, anche dietro le sbarre; prenderanno forma i fantasmi degli ospedali psichiatrici ormai chiusi e le storie, i volti e le voci dei medici che avevano il compito di curarli e restituirli alle loro famiglie (mercoledì 8). Ci sarà tempo per capire cosa si nasconde dietro la strage dei militari italiani colpiti dalle radiazioni dell’uranio impoverito (martedì 7) e sentire che la tortura, che abbiamo denunciato e ricordato in tanti film sudamericani, si nasconde anche dietro le porte chiuse di casa nostra, delle nostre caserme (giovedì 9) e che attorno al nostro Paese cresce ogni anno il numero dei conflitti e delle guerre generate dall’insopportabile divario economico tra le regioni del mondo, tra l’impegno di forze di pace che ricuciono gli strappi e le ferite (martedì 7).
Il Festival vuole portare ogni anno a Napoli un po’ del nostro mondo imperfetto, per ricordare che gli uomini hanno uguali diritti anche se hanno pelle diversa e sono nati sotto stelle lontane. E lo fa attraverso la voce e i colori del cinema, quello che racconta storie di gente che non si arrende e che, chissà perché, non trova posto nelle maxi-sale e nei programmi televisivi. Per una settimana, potrete trascorrere con noi la seconda serata (6, 7, 8 e 9 novembre) in compagnia di film selezionati per il concorso cinematografico e candidati ai premi. Il Festival vuole così celebrare i registi coraggiosi, i testimoni scomodi e soli, i popoli in cammino verso la democrazia e la libertà, le campagne di lotta che vedono uniti gli uomini e le donne di tutti i Paesi, scegliendo di diffondere il più possibile le loro storie, che emozionano e restituiscono la forza di vivere nel mondo globale. Per questo ai vincitori del concorso cinematografico sarà offerto il viaggio verso altri Festival come il nostro, per rafforzare l’amicizia con altri gruppi di attivisti che vivono in altri continenti e che provano, come noi, a restituire al Cinema il suo valore più nobile, quello di testimone del nostro tempo, di strumento di lotta basato sulla cultura, sull’arte e sull’informazione.
Il Festival è una manifestazione priva di fini di lucro e sostenuta da lavoro esclusivamente volontario, che gode del patrocinio del Comune di Napoli e del Consiglio d’Europa, membro dal 2009 della rete di Festival affiliati ad Amnesty International (www.humanrightsfilmnetwork.org), fondatore della Rete del Caffè Sospeso. Per questo l’associazione “Cinema e Diritti” ha lanciato, attraverso la Piattaforma di crowdfunding “Produzioni dal Basso” (PDB), una campagna di raccolta fondi per sostenere la IX edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli (6-11 novembre 2017) intitolata “Mari, muri e filo spinato”. L’iniziativa, che durerà fino al 20 novembre p.v., mira a coprire le spese tecniche di organizzazione degli eventi che compongono il IX Festival (viaggio e accoglienza per registi e testimoni delle lotte, produzione di documenti informativi e pubblicitari degli eventi, diritti di proiezione, spese di sottotitolatura e traduzione dei dialoghi dei film fuori concorso, etc).
A tutti gli amici ed amiche del Festival gli organizzatori rivolgono l’invito a collegarsi con la piattaforma PDB www.produzionidalbasso.com/project/ix-festival-del-cinema-dei-diritti-umani-di-napoli-mari-muri-e-filo-spinato-6-11-novembre-2017/ e donare una piccola somma (5, 10 o 20 euro) che ci consentirà di dare vita ad un’altra delle nostre rassegne internazionali di cinema, al servizio degli studenti universitari e medi, del pubblico del centro e delle periferie urbane, dei Diritti Universali, per rendere Napoli una vera capitale, collegata ad una comunità globale basata su valori di cultura e solidarietà.
Gli ingressi a tutti gli eventi del IX Festival sono gratuiti e il programma definitivo sarà pubblicato entro qualche settimana sul sito ufficiale della manifestazione www.cinenapolidiritti.it
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