Al Gridas il cinema è sociale
Cinema e discussione su temi cruciali al Gridas, in via Monterosa 90/b, dalla rassegna "Percorsi di non violenza", venerdì 30 ottobre, al cineforum settimanale, venerdì 13 novembre.
E' stata inaugurata venerdì 23 ottobre la rassegna del Gridas, “Percorsi di non violenza” con la visione del film “Dio delle Zecche. Storia di Danilo Dolci in Sicilia” di Leandro Picarella e Giovanni Rosa. La rassegna prosegue il 20 novembre con “Gandhi” e il 18 dicembre con “Uno di noi. Alexander Langer”.
La rassegna è a corollario del ciclo di seminari di Sergio Tanzarella organizzati dalla Scuola di Pace di Napoli “Luci nel buio. Testimoni della nonviolenza nel ‘900”, nonché del percorso sulla nonviolenza messo a punto in questi anni a Scampia e che sfocia nel “Progetto PANGEA” (info: http://www.cdbcassano.it/?p=11787)
Venerdì 30 ottobre alle 18.30 nell'ambito del cineforum settimanale gratuito promosso dal GRIDAS a Scampia presso la propria sede, in collaborazione con l'associazione PensareFare! Si potranno vedere: il telefono senza fili (2015. 10’); kino penalty #1 (2015. 1’); il peccatore (2015. 3’). Si tratta di tre lavori realizzati all'interno del “Kino Kabaret”, una manifestazione dove ragazzi di tutto il mondo si uniscono per realizzare video in poche ore. Inoltre saranno proiettati: Underwater Neapolitan Dream di Salvatore Polizzi (2015. 5’) e Mix Video,una selezione di video musicali e cortometraggi realizzati ultimamente.
Interverrà il regista Salvatore Polizzi (info: http://www.pensarefare.com)
Inoltre venerdì 13 novembre alle 18.30, un appuntamento da non perdere: in anteprima il documentario di Nadia Pizzuti "Lina Mangiacapre. Artista del femminismo", coprodotto dal basso (Italia, 2015. 40’).
Lina Mangiacapre ha lasciato una vasta produzione come pittrice, romanziera, poeta, regista di cinema e di teatro, indicando percorsi originali per la libertà delle donne. Per lei l’arte e la creatività erano forme di lotta politica, così come erano politiche le azioni performative che conduceva con il suo collettivo, le Nemesiache.
I suoi grandi occhiali a farfalla e i suoi fantasiosi abiti androgini sono rimasti impressi nella memoria di chi l’ha conosciuta. Questo omaggio alla sua figura e alla sua opera è frutto di un lungo lavoro realizzato avvalendosi quasi interamente di professionalità femminili e rievoca nel contempo una stagione vivace del femminismo napoletano e italiano, che vuole divulgare a un pubblico più ampio. Interverrà la regista Nadia Pizzuti.
AdG
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