Elena è un personaggio molto complesso e celebre soprattutto per l’instabilità affettiva che contraddistingue le sue disavventure: dagli uomini sbagliati alle molestie sul lavoro. “Per Elena mai una gioia!” dicono sul set, come ricorda scherzosamente l’attrice Valentina Pace, che dal 2002 presta il volto a questa giovane donna tanto attraente quanto tormentata, in Un posto al sole.
Romana, attrice di cinema e di fiction di successo, Valentina Pace con il suo personaggio si trova in queste settimane ad affrontare nuove, delicatissime, questioni: prima fra tutte una gravidanza inattesa che destabilizza l’equilibrio della sua coppia, ma anche il ritorno di Simona, ex compagna di Valerio (Fabio Fulco), l’uomo di cui è innamorata. Due vicende che le permettono di scavare a fondo in temi molto vicini alle donne di oggi: la gravidanza ma anche e soprattutto la famiglia allargata. Valentina/Elena li affronterà con la stessa caparbietà con cui ha resistito alle avances? Lo scopriamo insieme con lei.
Elena non sa se tenere il bambino, scelta difficile per una donna quando non si sente sicura del suo uomo. In che modo sta affrontando questa nuova sfida per il suo personaggio?
Per me è molto facile calarmi nel ruolo, soprattutto perché sono anche io in dolce attesa. Anche se io ed Elena siamo in due momenti molto diversi della gestazione, io sono quasi alla fine e lei solo nei primi mesi, è particolarmente facile riportare sullo schermo quelle che sono delle sensazioni che sto vivendo attualmente. Certo non è facilissimo rappresentare la gravidanza di Elena, così difficile da un punto di vista emotivo, mentre nella realtà io sto vivendo un momento bellissimo. Elena è molto combattuta per questa gravidanza, ma per quanto mi riguarda, io credo sia giusto mettere davanti sempre gli interessi del bambino.
Com’è riuscita ad essere mamma nella vita e sul set?
Quando si è già madri è facile riportare sul set le proprie emozioni. Il bambino che si muove nella pancia rende la recitazione meno recitazione, gli conferisce un appiglio alla realtà. Per quanto riguarda la mia vita da attrice e madre, per il momento è stato molto facile. Ho ricevuto molto aiuto dai miei cari e con un poco di organizzazione sono sempre riuscita a far conciliare i due mondi alla perfezione, o quasi. Adesso con l’arrivo della seconda si vedrà, probabilmente le cose si complicheranno. Di sicuro per i primi tempi dovrò portarla, a volte, con me sul set.
Un posto al Sole sta raccontando, grazie al Elena ed alla sua vicenda, la famiglia moderna ed allargata. Da cosa sta prendendo spunto?
Da me, tra i tanti spunti. Anche la mia famiglia è una famiglia allargata. Quando ho conosciuto il mio compagno attuale, padre della mia secondogenita, avevo già una figlia. Prima di questa gravidanza abbiamo aspettato un po’ di tempo, volevo che mia figlia cominciasse a superare il trauma della separazione. Certo l’ideale sarebbe quello di restare insieme, ma non è sempre possibile, allora bisogna trovare la migliore soluzione per far stare tutti bene. Il mio consiglio a tutte le donne che si trovano nella mia situazione è soprattutto quello di mettere i figli e le loro necessità davanti alle proprie, ma anche di aiutarli a capire il cambiamento e superare il trauma. È faticoso ma non impossibile.
Il personaggio di Elena è sempre stato un po’ instabile affettivamente. Come andrà a finire con Valerio? Elena troverà forza in questa nuova gravidanza?
Ovviamente non posso rispondere alla domanda, rischierei di rovinarvi la sorpresa. Quello che posso dirvi è che, come al solito, la povera Elena neanche questa volta avrà vita facile. Sul set diciamo spesso scherzosamente “Mai una gioia per Elena”. Detto questo mi sento anche in parte responsabile delle disavventure del mio personaggio, la mia gravidanza mi porterà a prendermi un’assenza dettata dalla maternità, probabilmente questo ha influito sulle scelte degli sceneggiatori.
Elena ha affrontato anche dei temi sociali, come quello delle molestie sul lavoro. Che messaggio si sente di dare alle donne che le subiscono ?
Il mio messaggio è quello di non cedere mai e mettere la dignità sempre al primo posto. Nel lavoro mi è capitato di trovarmi davanti a situazioni che sarebbero potute degenerare ma ho messo subito un muro, anche a discapito della mia carriera. Non ho permesso di superare quella che è la soglia del rapporto e del rispetto che è consono avere sul posto di lavoro. Detto questo, non sempre le donne hanno una scelta, ma quello che vorrei dire è che se ci troviamo a dover scegliere tra carriera e dignità è importante scegliere la seconda opzione. Il mondo dello spettacolo, come ogni ambiente professionale, è ricco di insidie di questo genere, di proposte, ma dobbiamo resistere e scegliere noi stesse.
Lei è un volto storico di Un posto al Sole. Quali sono i legami più forti che ha instaurato sul set ?
Ovviamente ho un rapporto più stretto con i personaggi che, nella storia, sono legati di più al mio come per esempio Nina Soldano che interpreta mia madre o ancora Riccardo Polizzy Carbonelli, l’attore che interpreta Roberto Ferri o ancora Patrizio Rispo, il volto di Raffaele. Lavorando insieme si stringono legami affettivi, dovuti anche alla quotidianità. Anche perché una parte di noi viene da Roma per le riprese, spesso noi pendolari ci fermiamo insieme per cena. Ovviamente vivendo a Roma non è sempre facile vedere e frequentare tutti, ma è bello ogni volta tornare sul set e ritrovare tutte queste persone con le quali collaboro da così tanto tempo.
Eva de Prosperis
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