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venerdì 1 Giugno 2018




Maria Chiara Augenti: la mia Valentina e la voglia di restare a Upas

mariachiara augentiRossa, lentigginosa e con uno sguardo dolcissimo. Il nuovo volto di Upas è Maria Chiara Augenti, attrice di talento di teatro, cinema e fiction, che interpreta la tenera Valentina, compagna del terribile usuraio – ma lei non lo sapeva – Gaetano Prisco e mamma della piccola Sofia, rapita insieme con Bianca Boschi.

Un giallo sta tenendo col fiato sospeso i telespettatori della fiction e che vede l’attrice napoletana protagonista della scena, con Claudia Ruffo (Angela Poggi) e Peppe Zarbo (Franco Boschi) alle prese con paure e scottanti verità.

Trentacinque anni e un curriculum di tutto rispetto, Maria Chiara Augenti ha iniziato giovanissima a recitare e molti la ricordano per il ruolo di Pallina, la ragazza borghese e ribelle di Tre metri sopra il cielo (era stata anche in Ricordati di me). In tivù, oltre a essere già apparsa in Un posto al sole come una giovane amica di Viola (nel 2005), è stata nel cast della fiction Capri (ne 2006) e nel 2010 in R.I.S. Roma - Delitti imperfetti, ha impersonato Lili Paravidino, l’Angelo della Morte.

Signora Augenti, torna nel cast di Un posto al sole in un ruolo difficile, quello di una madre sola con un compagno impostore e una figlia rapita. Come si sente nei panni di Valentina? È un personaggio complesso: parte come una donna carina, sorridente, borghese, apparentemente spensierata, con una bella vita e poi si sviluppa in una maniera piuttosto drammatica. Particolarmente interessante da interpretare perché ti dà la possibilità di sfruttare tantissimi colori. Penso che sia un personaggio in cui parecchie donne possono rispecchiarsi: nonostante apparentemente faccia una bella vita sa tirare fuori anche il coraggio e la forza. Si scopre una donna particolarmente forte e coraggiosa.

Un posto al sole tratta spesso temi di cronaca con un forte taglio sociale. In questo caso si tratta del rapimento di due bambine e di una mamma fragile. Come si è preparata ad affrontarlo? Quando si fa questo lavoro bisogna essere allenati quotidianamente per le emozioni che ti servono quando interpreti certi ruoli. In questo caso ho focalizzato sul senso della perdita di qualcuno di importante e di entrare nel senso di disperazione, impotenza e ho attinto a una parte del mio privato che mi ha visto vivere questo tipo di emozioni. Nel momento in cui ti tolgono una persona cara, all’improvviso, la sensazione è, appunto, quella disperazione, dell’abbandono, dello sconforto. Sensazioni nelle quali si entra un poco alla volta, un lavoro di immersione quotidiana in questo “humus”. Non è mai facile perché bisogna evitare di essere banali e lasciare la zona di confort, ad andare oltre ciò che ci si trova. Rendere certi tipo di emozioni non è mai semplice ma è una esperienza particolarmente interessante per chi fa questo lavoro.

l rapimento della piccola Sofia sta anche svelando un retroscena della vita privata di Valentina, che si scopre al fianco di un usuraio violento e senza scrupoli, nascosto da un’apparenza alto borghese. Come cittadina cosa pensa di questa piaga sociale? L’usura è un fenomeno antichissimo. Credo che come tanti problemi di oggi la chiave sia da ricercare nel fatto che le persone vengono lasciate da sole nel gestire situazioni di crisi economica: non c’è un tessuto, un sostegno sociale sul quale poter contare per cui sempre più persone sono lasciate sole in condizione di disagio. Chiaramente si sceglie la strada apparentemente più breve e più facile. Una strada che condanno, una delle cose più gravi, una vera e propria delinquenza. Il modo di esigere il credito non è lo stesso di una banca. Il fatto che un essere umano possa imporsi in questo modo su un altro è un delirio di onnipotenza, una cosa folle. Onestamente non conosco il fenomeno: lo considero al pari della pedofilia anche se parliamo di cose diverse. Un vero e proprio abuso di potere grave. Assoggettare le persone è contro ogni regola. La vita è preziosa e va rispettata.

Com’è possibile che tante donne oggi non si accorgano di chi sia l’uomo che hanno affianco? Non sono d’accordo sull’affermare che le donne oggi non si accorgano. La donna è garante della vita familiare. In molti casi le donne fanno finta di non vedere per mantenere l’equilibrio familiare. Oggi si tende a essere molto più frettolosi nel fare certe scelte di vita e di conseguenza a non conoscersi abbastanza. Non si dedica abbastanza tempo a conoscere la persona con cui si vuole fare un percorso di vita: ognuno di noi dovrebbe imparare profondamente a fare da solo e a metabolizzare le sofferenze e i trami subiti in modo autonomo. Valentina, come tante donne, aveva bisogno di appoggiarsi su una persona forte. In realtà dobbiamo trovare la forza dentro di noi, sempre e comunque. È importante riuscire ad andare in profondità nelle relazioni, a capire veramente chi è l’altro. Oggi, invece, si bruciano le tappe e non si fanno delle valutazioni approfondite di chi si ha di fronte. Tutti condannano a Valentina il fatto di non essersi fatta delle domande su chi ha davanti.

Lei è diventata famosa per i film di Muccino, ora una nuova scommessa. Come si immagina il suo futuro di attrice? Spero di proseguire sulla scia della Tv perché una esperienza che mi sta piacendo tanto. Il mio desiderio più forte è entrare nelle case delle persone perché credo di avere tante cose da comunicare specialmente in questo momento della mia vita. Poi, come ogni buon attore che si rispetti, spero di fare ancora tantissimo teatro e, un giorno, di avere una mia compagnia e continuare a esercitarmi insieme a un gruppo di lavoro. A Roma condivido un progetto da alcuni anni con un amico e collega.

Come si sente nella famiglia di Un posto al sole? Mi sento talmente bene che soffro da morire se penso di andare via. Una vera e propria casa. Non me lo aspettavo. Per me è stata in assoluta la produzione con la quale mi sono trovata meglio. Ovviamente c’è una frequenza maggiore rispetto a un set normale per cui si creano dei legami più profondi. Loro sono così come li percepisce il pubblico italiano da vent’anni: si respira veramente un bel clima.

Ci resterà a lungo? Per il momento vado via poi speriamo succeda qualcosa che mi permetta di tornare.

Alessandro Bottone

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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