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Giovedì 1 Ottobre 2020




Roberto Alpi alias Giancarlo Petrone: “Napoli? Potrebbe candidarsi alle Olimpiadi”

giancarlo petroneGiancarlo Petrone (alias Roberto Alpi) entra in scena come il proprietario della radio in cui lavora Michele Saviani (Alberto Rossi) e l’imprenditore con cui entra in relazione Marina Giordano (Nina Soldano).

Ma, in seguito al legame tra la figlia Chiara (Alessandra Masi) e il giovane Nunzio (Vincenzo Messina), nipote di Vintariello (Antonio Pennarella), e soprattutto dopo i recenti sviluppi che riguardano quest’ultimo, boss che ha deciso di diventare collaboratore di giustizia, il suo ruolo diventa sempre più centrale a Palazzo Palladini… 

In primo luogo, parliamo di Chiara: una ragazza timida ma determinata, soprattutto in amore. Chiara ultimamente le sta dando non poche preoccupazioni…

Petrone ha questa figlia, a cui deve fare da padre e anche madre, quindi le preoccupazioni sono al massimo livello. Figuriamoci poi quando Chiara si è messa insieme a Nunzio, un ragazzo sfaccendato che fa il cameriere ma che soprattutto ha delle parentele discutibili, quale possa essere stata la reazione del papà. Il rapporto tra padre e figlia è conflittuale nella misura in cui lei rischia di mettersi nei casini e Giancarlo vorrebbe proteggerla in tutti i modi. In fondo, però, per quanto possa sbraitare, lui ama la figlia alla follia e ne soffre tanto ma rispetta le sue scelte, così, soprattutto davanti a prese di posizione nette, cerca di avere un dialogo con lei e comprenderla. Ora lui l’ha invitata ad allontanarsi da Nunzio per permettergli di cambiare aria visto che la sua stessa vita è in pericolo ed è stato inserito in un sistema di protezione. Poi vedremo al suo ritorno cosa succederà tra i due.

 

Apriamo ora il capitolo Marina Giordano, a cui Petrone sembra sempre più vicino. La puntata di ieri si è conclusa con la Giordano che diceva: “Loro (i ragazzi) sono innamorati e noi?”…cosa dobbiamo aspettarci da questo rapporto sempre più forte ma che fatica a concretizzarsi?

Marina è una donna difficile; tra lei e Giancarlo l’attrazione è forte, lei si appoggia a quest’uomo che le da una forte solidità, si sente coccolata, ma in fondo è un animo inquieto. Fa parte di quella categoria di donne un po’ pericolose con cui il futuro è sempre in bilico…non so neanche io come finirà. Di sicuro Giancarlo aspira a una relazione più stabile in cui possa condividere con Marina la quotidianità…riusciranno i nostri eroi a coronare il loro amore oppure Marina è ancora segretamente innamorata di Ferri? 

Volto noto come Ettore Ferri in Centovetrine, lei che ha una grandissima esperienza, sempre diviso tra televisione e teatro. Come si è preparato a portare in scena questo personaggio?

Io sono entrato in scena per interpretare un personaggio che non si era mia visto prima, un nome senza un volto: Giancarlo è questo editore, il proprietario di questa radio, uno strumento a cui è legato fin da giovane avendo avuto esperienza con le radio libere, prima di diventare un imprenditore. Ora ha il ruolo di far quadrare i bilanci e di pensare agli indici di ascolto, ragion per cui spesso è in contrasto con Michele che all’opposto è il giornalista che vuole fare inchiesta e affrontare i temi cari alla città; tra loro si configura il classico conflitto che c’è in genere tra editore e giornalista.

Lei è originario di Torino. È la prima volta che lavora a Napoli e cosa pensa di questa nostra “bella e dannata” città?

Io sono molto legato a Napoli. Dopo il liceo, ho fatto il militare a S. Giorgio a Cremano per un breve periodo e ho un bellissimo ricordo di uno spettacolo teatrale che feci a Napoli “O’ jurn e’ San Michele”, che mi ha dato l’opportunità di conoscere molti personaggi del teatro napoletano a cui tuttora sono legato. È di certo una città che incarna tante contraddizioni ma che adoro. Ti rapisce dal punto di vista paesaggistico e ti conquista anche con i suoi mille problemi che puoi trovare però anche a Roma, dove io vivo da anni, Milano, Torino…Ma qui c’è il mare, vuoi mettere?! Senza considerare che Napoli è una città piena di storia ed è un vero peccato che alcune volte non la si valorizzi. Basterebbe sfruttare di più le sue risorse, a partire proprio dal mare, e le sue ricchezze, organizzando iniziative che possano contribuire al suo rilancio anche economico. Perché non farci le Olimpiadi, ad esempio?! 

Lei è approdato da poco sul set, ma, come saprà, Un Posto Al Sole negli anni si è sempre dimostrato molto attento ai temi sociali…Per il futuro, se potesse scegliere un argomento sociale da portare in scena, quale sceglierebbe?

Io credo che siano stati tanti i temi affrontati negli anni, non saprei davvero quale altro scegliere. Sicuramente sono tanti gli argomenti di attualità, dalla solidarietà alla disoccupazione; forse punterei sulla radio, visto il ruolo che interpreto, come veicolo di riscatto sociale, ma credo molto anche nella città, in questo caso Napoli, come bene comune da valorizzare a qualsiasi livello. Credo, più trasversalmente, in un futuro in cui si possa uscire dal proprio angolino e affrontare la vita con fiducia gli uni nei confronti degli altri. I nostri autori sicuramente sono in grado di leggere e sentire la città e il Paese, individuare quali sono i problemi più forti e usare Un Posto Al Sole per portarli alla luce.

Maria Nocerino

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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