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Sabato 3 Dicembre 2022




Tentar non nuoce, soprattutto se si tratta di sogni

lorenzo sarcinelliLorenzo Sarcinelli, 18 anni da pochi giorni - li ha compiuti il 5 gennaio - è per tutti Patrizio Giordano, figlio di Raffaele e Ornella, la coppia "isola felice" di Un Posto al Sole. Lo abbiamo intervistato e abbiamo parlato con lui di tante cose: differenze culturali, temi sociali e, soprattutto, sogni: perché quando si tratta di loro "tentar non nuoce", mai.

Hai appena compiuto 18 anni - il 5 gennaio - e dal tuo facebook scopriamo che hai anche appena firmato il tuo primo contratto da maggiorenne: cosa ti senti di consigliare ai ragazzi della tua età che ancora non hanno trovato la loro strada o che non sanno come mettere a frutto il loro talento?

Quello  che dico sempre è che iniziare questa carriera - sperando che continui - mi ha aperto un mondo. Sono stato fortunato rispetto ad altri ragazzi della mia età che fanno teatro o sognano il cinema o che sono impegnati in qualsiasi altra attività e sperano di poterne fare un vero e proprio lavoro, ma il mio consiglio, è quello di fare sempre tutto il possibile per realizzare i propri sogni. In questo senso sono convinto che "tentar non nuoce", come dice il proverbio. I sogni sono importantissimi perché sono loro a dare valore alla vita e alle giornate. Io sono sempre stato molto impegnato ma devo dire che nel 2015 è stata dura tra lezioni di teatro, di inglese e il set. In più frequento il quinto anno al liceo e ho dovuto organizzarmi seriamente per non tralasciare nulla!

La coppia Patrizio-Amal ci dice che forse i più giovani sono anche i più capaci di superare le differenze culturali, anzi, apprezzarsi ancora di più. Dalla tua esperienza personale, pensi sia davvero così semplice o ci sono delle barriere che è difficile superare?

Non ho avuto molte esperienze in questo senso: le differenze culturali non le ho mai avvertite troppo anche perché anche se ho avuto amici di origini diverse dalle mie si tratta comunque di ragazzi cresciuti a Napoli, in Italia, esattamente come me. E poi, tra noi ragazzi, più che le differenze culturali conta molto di più la persona, quanto ci colpisce, quanto é simpatica e via dicendo. Il razzismo può esistere ancora e non so se Patrizio e Amal dovranno affrontare questa problematica: al momento, parlando di quello che è andato in onda, la loro coppia non esiste più e probabilmente prima di confrontarsi con gli altri dovranno parlare dei loro problemi.

La famiglia Giordano sembra  l'isola felice di "Un posto al sole" ,il porto sicuro, il gruppo capace di affrontare ogni burrasca con piglio e coraggio e la certezza che il sereno ritornerà presto: eppure ne avete passate tante! Qual è stata la vicenda che ti ha visto più colpito e coinvolto?

Beh, ne ho affrontate già tre! Sono entrato nel cast ad aprile del 2015 e subito il mio personaggio è stato al centro della vicenda: ha investito un uomo e invece di soccorrerlo è scappato! Per me è stata una situazione molto forte: ero appena arrivato ed ero già al centro di una storia drammatica. C'era da portare in scena il pianto, i litigi... È stato un momento molto intenso! Però mano a mano ho acquisito sicurezza e ora, ad esempio, penso a quanto sia importante anche il mio primo bacio "scenico" con Amal o quanto ho potuto fare nella vicenda del ristorante che mi ha visto in chiave spiritosa ma anche triste e determinata!

E qual è il rapporto con i fan? Per strada ti riconoscono?

Sì,  per strada mi riconoscono e ne sono molto felice! Sono appena tornato da un viaggio ad Amsterdam e anche lì mi è capitato di essere riconosciuto, da una ragazza italiana, ma comunque in un altro Paese! La scena più bella, però, è avvenuta a Napoli, in Piazza del Gesù: mi sono tolto un secondo lo scaldacollo e una ragazza di Agrigento mi ha riconosciuto, mi ha chiesto di farci una foto ma ha richiamato un po' troppo l'attenzione: in pochi minuti avevo attorno a me una folla!

A proposito di foto, sui canali social, facebook e instagram soprattutto, il gruppo di giovani attori di cui fai parte è spesso ritratto in momenti di riposo e relax e sembrate davvero una piccola famiglia: è così? E i nuovi arrivati e ritornati, Vittorio Messina alias Nunzio Cammarota e Alessandra Masi che interpreta Chiara, cosa ci puoi dire di loro? 

Sicuramente c'è tanta stima reciproca e tanta simpatia! I più "vicini" siamo io e Giorgia Gianetiempo(Rossella nella finzione), ma lei vive a Salerno. Questo magari ci impedisce di vederci spesso ma non quando lo facciamo è bellissimo! Ad esempio, ho passato una bella serata quando io e Alessio Chiodini abbiamo visto assieme la partita Napoli-Roma a casa mia! 

Infine, Patrizio è stato al centro dell'attenzione per un bel po' e ha lottato duro per riconquistare la fiducia dei suoi genitori: se però ci fosse un tema sociale che lo riguardasse di nuovo, se tu potessi portare in scena uno dei problemi tipici dei ragazzi della tua età, cosa sceglieresti?

Come attore e come persona mi interessa molto la possibilità di parlare di omosessualità: in "Un Posto al Sole" l'abbiamo fatto spesso ma credo ci sia ancora troppo razzismo e sia sempre necessario ritornarci su. Ma mi piacerebbe anche se - il mio personaggio ma anche un altro - affrontasse il dibattito connesso all'uso delle droghe: questo sarebbe utile a portare in scena le problematiche più attuali, i rischi, l'esperienza di altri Paesi e realtà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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