Ha vissuto la sua infanzia a Carovigno, piccolo centro in provincia di Brindisi noto soprattutto per le sue bellezze naturali come la meravigliosa Torre Guaceto, che non offriva molto a un giovanissimo in cerca di riscatto come lui. Samuele Cavallo, classe 88, all’età di 16 anni lascia la provincia pugliese per trasferirsi a Milano, dove comincia a fare teatro, per poi essere notato da Sergio Rubini che gli offre un ruolo nel film “La terra” (2005).
Una donna dalla forte personalità che sa bene quello che vuole e come ottenerlo, anche se questo può significare trasgredire qualche regola o “farsi mantenere” da un uomo ricco.
Susanna (Agnese Lorenzini) è stata piantata in asso da Niko (Luca Turco) sull’altare, ebbene sì.Un colpo di scena degno delle più celebri commedie romantiche americane ma che riecheggia anche una delle scene più popolari e indimenticabili di Un Posto Al Sole. Quella che, guarda caso, riguardava proprio la sorella del promesso sposo, Angela (Claudia Ruffo), in fuga anche lei dall’altare un attimo prima di sposare Alessandro, a cui rinuncia per Franco (Peppe Zarbo), il suo vero amore. Ma sarà un vizio di famiglia? Lo chiediamo proprio all’attrice romana Agnese Lorenzini che da 4 anni presta il volto a Susanna.
Volto storico di Un Posto Al Sole nel ruolo di Silvia Graziani, l’attrice Luisa Amatucci, da sempre divisa tra cinema, televisione e teatro, è pronta per affrontare nuove sfide all’interno del social drama più longevo della Rai. In queste ultime puntate, la stiamo vedendo in una nuova veste: quella della madre un po’ più dura e autoritaria nei confronti della giovane Rossella.
Oggi viene riconosciuta per strada soprattutto come Bice, la simpatica e frizzante sorella del vigile Salvatore Cerruti, ma l’attrice Lara Sansone ha alle spalle una carriera artistica già molto intensa che l’ha vista, in questi anni, impegnata soprattutto nel suo primo amore: il teatro. Una grande passione ereditata dalla nonna, l’indimenticata Luisa Conte, di cui lei dice di aver fatto suoi alcuni valori fondamentali: “la tenacia, il rispetto per il pubblico, il sacrificio, la dedizione”. Ecco come l’attrice napoletana ci racconta il suo personaggio di Un Posto Al Sole.
Da stasera, dal 13 luglio, Un Posto al Sole torna su Rai3 con le nuove puntate, dal lunedì al venerdì alle ore 20.45, dopo 100 giorni di interruzione a causa dell’emergenza COVID-19.
Insieme a Miriam Candurro (Serena), ha inaugurato il nuovo corso delle riprese sul set di Un Posto Al Sole qualche settimana fa: Erik Tonelli, nel ruolo di Leonardo, ha dato il via al primo ciak dopo la sospensione della produzione da Pasqua a giugno. Toscano, classe ‘85, bello e anche un po’ maledetto, l’attore originario di San Miniato (Pisa), trapiantato ormai da 10 anni a Roma, ha partecipato a produzioni come “Task Force 45 – Fuoco Amico”, “La metà oscura”, “Il restauratore 2” e “Don Matteo 9”. Oggi ci racconta il suo ritorno sul set del social drama più longevo della Rai, da cui è mancato per quasi 4 mesi.
Dopo la lunga interruzione dovuta all’emergenza Covid, riparte la produzione della serie più longeva e amata della nostra televisione. “Un Posto Al Sole” riprende grazie all’impegno di Rai Fiction, CPTV Rai di Napoli e Fremantle che producono la serie, nel rispetto del protocollo di sicurezza e delle norme necessarie alla tutela di tutte le persone impegnate sul set.
Bella, solare, grintosa, professionista impegnata ma anche mamma di due bambini, Miriam Candurro, conosciuta al grande pubblico soprattutto come la Serena di Un Posto Al Sole, è tra le attrici napoletane più poliedriche che abbiamo: fino a poco più di due mesi fa, stava girando per la serie “I Bastardi di Pizzofalcone” e, a breve, dovrebbe uscire il film “Fino ad essere felici” in cui la vedremo come protagonista insieme a Francesco Di Leva.
Razionale, saggia, con un grande senso del dovere e un cuore enorme. La dottoressa Ornella Bruni è uno dei personaggi più amati dal pubblico di Un Posto Al Sole (le cui riprese, ricordiamo, sono sospese per la pandemia, mentre ora stanno andando in onda le repliche della sedicesima stagione). A raccontarci come il medico più popolare della televisione italiana avrebbe affrontato questa situazione critica di emergenza mondiale è l’attrice che le dà il volto da ormai oltre 20 anni: Marina Giulia Cavalli.
Un Posto al Sole non ci abbandona mai! L’ emergenza coronavirus e le esigenze di distanziamento sociale sono arrivate anche a Palazzo Palladini, temporaneamente chiuso nel rispetto delle norme a tutela di attori, troupe e redazione. Ma, nell’attesa, per continuare a far compagnia al suo affezionato pubblico, la messa in onda proseguirà con le repliche della sedicesima serie, trasmessa a marzo del 2012. In più si potrà interagire con i protagonisti che raccontano la loro quarantena: si parte stasera con Michelangelo Tommaso (appuntamento alle 20.30 sul profilo ufficiale di Instagram @unpostoalsolerai3).
Marina Tagliaferri è Giulia Poggi, volto storico di Un Posto Al Sole, presente nel cast del social drama più longevo della televisione italiana fin dalla prima stagione. L’attrice romana, che è anche doppiatrice, ci racconta il suo personaggio da sempre impegnato nel sociale, con cui, nel corso degli anni, ha portato sul piccolo schermo molte storie e tematiche attualissime. Non ultima quella delle truffe romantiche, che l’ha vista protagonista proprio nelle ultime puntate.
Patrizio Rispo è un volto storico di Un Posto Al Sole, il suo Raffaele è uno dei personaggi più popolari e amati dal pubblico. Rispo è anche uno degli attori il cui impegno è più profuso a livello sociale nella sua città: molto vicino ai bambini del Pausilipon Santobono, impegnato nella ricerca con il Pascale, l’interprete del portiere di Palazzo Palladini ci racconta quanto sia preziosa e prolifica la sua frequentazione con la città, uno scambio, una ricchezza, a partire dal suo rapporto con i fan. Ecco cosa ci ha detto quando lo abbiamo incontrato sul set del Centro Produzione Rai di Napoli.
Partiamo dal suo ruolo di padre, di Diego e Patrizio, che negli ultimi tempi, ne hanno fatte vedere delle belle a Raffaele…
Diego ha vissuto molti traumi, poverino, dalla perdita della madre, in maniera violenta, alla malattia, alla difficoltà di trovare lavoro, insomma, questo povero ragazzo dimostra che non basta aver studiato per farcela, perché è laureato, è stato all’estero, conosce le lingue, è onesto, simpatico ma ha comunque difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro. Per lui è una fase delicata, ha avuto un momento di debolezza psicologica legato all’innamoramento per Beatrice, ha rischiato di perdere proprio il senno perché è diventato quasi uno stalker però questo racconta anche che in momenti di debolezza bisogna chiedere aiuto, essere forti perché poi ci sono delle devianze, dei pericoli. Diego aveva delle insicurezze come uomo, una fase abbastanza difficile che Raffaele aveva appena terminato con l’altro figlio, Patrizio.
Invece, come è Patrizio Rispo come papà nella vita?
I miei figli sono in piena adolescenza. Io sono il loro nemico, e per forza perché comunque il padre deve fare da paletto e quindi diventi il loro nemico, come un innamorato non corrisposto, ma poi passa…
Come vivono loro questa immagine di padre così famoso a Napoli?
La vivono come me, con grande semplicità, loro sono abituati, mi vedono per strada mentre bacio, abbraccio tutti e gli dico “Vedete questa? Questa è la mia forza. Io sono amato, rispettato, coccolato da tutti non per i soldi, non per una pistola ma perché sono una persona perbene, mi faccio voler bene, non dico mai di no agli altri e raccolgo quello che potrei avere con il potere, con la potenza, con i soprusi ma non c’è bisogno, basta essere onesti, rispettare gli altri”. Sono felice di essere un esempio positivo, di educazione, di morale, veramente Raffaele non sbaglia e questo anche nella vita è importante.
Parliamo di problemi giudiziari che si sono susseguiti negli anni all’interno del social drama, riguardando, in ultima analisi, lo stesso Diego. Oggi si parla molto di cattiva giustizia e indagini sulla Magistratura, da questo punto di vista Un posto al sole è proprio sul pezzo, cosa ne pensa?
Guarda, noi li conosciamo purtroppo da troppi anni, infatti la mia crisi più grande è proprio questa, di non voler più ascoltare parole che non danno riscontro ai fatti. Siamo in campagna anche nella vita, anche le persone lo sono, non solo i politici che ormai fanno solo quello, ma anche noi sentiamo discorsi, problematiche. Io ogni anno vado a trovare i ragazzi in carcere, ci sono situazioni pietose. Mia moglie fa la traduttrice per il tribunale e vede casi di ragazzi immigrati arrestati per cinque grammi di erba che vanno in galera nonostante in carceri come Poggioreale ci siano dodici, tredici persone a cella in 10 metri quadrati, senza riscaldamento, senza acqua, senza dignità. Abbiamo carceri fatte, costruite, arredate ma non abbiamo più fatto assunzioni. Soltanto in Campania ce ne sono sei ma non abbiamo personale da inserire all’interno. La crisi della riforma della giustizia va fatta assolutamente perché ancora oggi ci sono tempi lunghissimi per i processi, chi ha la possibilità va in prescrizione, insomma, i problemi che conosciamo tutti.
Secondo lei, il carcere oggi in Italia è educativo?
No! In queste condizioni ma che vuoi educare? Le riforme da fare subito sono le carceri e la scuola, perché noi mettiamo materiale umano ma se non dai l’esempio della cultura, dell’educazione, non serve a nulla. Ad esempio, la scuola nostra, quella italiana che era tra le migliori al mondo, oggi vive una crisi pazzesca, non ci sono insegnanti motivati, giovani, stiamo raccogliendo insegnanti a fine carriera, stanchi. La scuola andrebbe ridisegnata sul modello anglosassone: ci vogliono qualcuno che badi ai ragazzi fino alle 17, spazi dove facciano fare sport e studino arte come materia scolastica, perché sono costantemente distratti dal cellulare. La scuola deve accompagnare veramente una generazione che ora è allo sbando e stiamo vivendo tutti una forte insicurezza per i nostri ragazzi.
Nel corso di questi anni, ha affrontato col suo personaggio tante tematiche sociali. Qual è il problema sociale che le è piaciuto raccontare di più perché sentiva suo e qual è invece quello che le piacerebbe ancora raccontare?
Più che raccontare nello specifico temi sociali, io con il mio personaggio sono l’esempio ed oggi l’esempio è proprio il primo passo per dire “lo dobbiamo fare tutti”. Raffaele ed io siamo attentissimi proprio all’educazione civica che è anche un’altra cosa che si dovrebbe studiare nelle scuole, lo faccio io nella vita e lo fa Raffaele in scena, non ho mai sbagliato congiuntivi, non ho mai detto volgarità, non ho mai mancato di rispetto gli altri, quindi questo è un comportamento poi amato dal nostro pubblico. Tantissime volte in vari atteggiamenti con la moglie e con i figli, Raffaele ha dato dei segnali che poi chi guarda ha apprezzato, ne abbiamo continuamente riscontro. A mio avviso, lui è un personaggio “educativo”.
Quali sono i principali progetti sociali che la vedono impegnato?
Io sono molto impegnato nel sociale, chiaramente il primo approccio è quello con Raffaele, quello socievole, divertente, però poi la mia frequentazione costante con il territorio, ha fatto sì che si sia fatto conoscere anche Patrizio, che fondamentalmente è un po’ più profondo ma comunque molto simile a Raffaele, che è un po’ più leggero. Il cuore, l’attenzione agli altri, il metterci l’anima, è la caratterista in comune tra i due.
E i rapporti sul set? Essendo un lavoro quotidiano come vivete l’ambiente di lavoro?
Un Posto al Sole è una famiglia, veramente, io non dico più “siamo un cast di attori”, ci guardiamo negli occhi e ci capiamo, questa è la ricchezza di fare qualcosa insieme da 24 anni. C’è un tale approfondimento dei personaggi, una padronanza delle nostre storie, una gratificazione di tutta la squadra perché ognuno ha la sua storia, il suo momento, per cui c’è proprio una bellissima atmosfera.
Giovanni Salzano
L’avvocato, la fidanzata di Niko, la figlia di una donna che ha subito violenza, fragile ma al tempo stesso forte, dolce ma anche solida. Quante cose è Susanna? Ne parliamo con la sua interprete, Agnese Lorenzini, nel cast di Un Posto al Sole da quattro anni, che abbiamo incontrato qualche giorno fa sul set del Centro Produzione Rai: “La mia Susanna sta superando delle insicurezze nella vita anche se non si mostra sempre sicura di sé. E, come diciamo a Roma, ha le ‘fregole’, che significa che è in fermento, nessuno la ferma, proprio come me in questo momento”.
Alberto Rossi è presente nel cast di Un Posto Al Sole sin dal primo giorno e il suo personaggio di strada ne ha fatta tanta. L’ex “ragazzo del muretto” (questo il suo debutto televisivo nel ’90) interpreta il giornalista Michele Saviani, da sempre, tra le personalità più interessanti e stimolanti del social drama di Rai 3, a lui sono legate moltissime vicende sociali trattate nel corso del tempo, dalla camorra al bullismo, complice anche il suo mestiere che lo ha reso portavoce delle storie altrui, oltre che delle proprie.
Cosimo Alberti interpreta Salvatore Cerruti, per tutti Sasà, il vigile gay di Un Posto Al Sole che finalmente ha trovato l’amore, ora approvato anche da suo padre (Benedetto Casillo). Dopo circa un anno in cui si è dimenato alla ricerca del compagno ideale (dopo la delusione di Marietto, con cui stava per sposarsi), Cerruti sembrerebbe aver trovato l’anima gemella: l’affascinante dottore Bruno Sarti (Giovanni Caso). Come in una strana contaminazione (o coincidenza?) tra realtà e fiction anche l’attore che porta in scena il simpatico personaggio, la cui storia è sempre più centrale nelle dinamiche di Un Posto Al Sole, ha coronato il suo sogno d’amore (si è sposato con il suo Christian venerdì 13 settembre 2019), dopo un coming out, avvenuto non senza difficoltà e con la grande complicità proprio della televisione.
Il suo Filippo sembra non trovare pace. Lo avevamo lasciato in crisi con Serena (leggi qui l’intervista), lo ritroviamo alle prese con la sua avventura di Tenerife (Viviana Carlino, interpretata da Angela Bertamino) che è piombata a Napoli per ricattarlo. Ovviamente Michelangelo Tommaso non si scompone, però ci racconta un po’ di più del suo personaggio, direttamente sul set di Un posto al sole.
Anna D’Agostino è nel cast di Un posto al Sole da oltre 4 anni ed interpreta Silvana, la cameriera di casa Ferri.
Luisa Amatucci debutta a teatro già a 8 anni con Lina Wertmüller che la dirigerà anche nel film “Io speriamo che me la cavo” e nel 1996 in “Ninfa Plebea”. Nello stesso anno è protagonista insieme alla zia Isa Danieli (di cui è anche omonima anagrafica) della commedia “Ferdinando” di Annibale Ruccello. Proveniente da una grande famiglia di artisti, l’attrice napoletana si divide nel tempo tra cinema, televisione e teatro (dove incontra sulla sua strada anche Eduardo De Filippo, e lavora, tra gli altri, con Sandro Bolchi e Stefano Amatucci, suo fratello).
La storia del dottor Bruno Sarti, interpretato dal bravissimo Giovanni Caso, è uno delle storie che più stanno appassionando i telespettatori di Un Posto al Sole.