Un rifugio, un tetto, un posto dove stare in attesa di un giorno nuovo, sempre diverso dal precedente.L’Istituto S. Antonio La Palma (in Salita di Mauro allo Scudillo 21) è una delle principali, e più radicate, strutture di accoglienza notturna a bassa soglia per i poveri e i senza tetto di Napoli.
Il centro comunale - gestito dal 13 anni dalla cooperativa sociale La Locomotiva - ospita di notte fino a 100 persone, prendendosene cura all’interno di una struttura enorme fatta di stanze pensate apposta per loro, dalle camere con doccia al teatro, dalla sala da pranzo alla palestra, dalla lavanderia agli spazi comuni ricreativi. All’esterno, ci sono persino un campo di padel - gestito insieme ad alcune associazioni sportive ma aperto a chi voglia provare a cimentarsi - e anche una palestra.
“Ogni sera accogliamo dalle 95 alle 100 persone – ci spiega il responsabile della struttura e presidente della cooperativa La Locomotiva Danilo Tuccillo– di cui circa il 10% rappresentato da donne. Diamo loro da dormire, mangiare, vestiti puliti, cerchiamo di intrattenerli in attività preserali ricreative, dai laboratori di pittura a quelli per la cura del verde. Lavoriamo in rete con tutti gli altri soggetti coinvolti nell’accoglienza dei poveri a Napoli. L’obiettivo più importante è quello di renderli il più possibile autonomi, in modo da mettere in condizioni quelli che ne hanno voglia di fare un passo avanti e cambiare vita”.
Tra chi aspira a cambiare vita, trovare un lavoro e partire c’è Michele, chef che ha vissuto buona parte della sua vita a Marsiglia anche se di natali partenopei, messo alle strette dalla pandemia: “Faccio lavoretti saltuari, a volte proprio nulla, per fortuna ci sono strutture come questa a Napoli ma spero di andare via presto”.
Mentre percorriamo le scale e attraversiamo i piani di cui si compone questo immenso edificio storico (grande circa 30mila metri quadrati con gli spazi esterni), che un tempo era l’orfanatrofio del rione Sanità, abbiamo la sensazione di una presa in carico davvero totale, ben oltre il dar da mangiare e da dormire.
“L’unico requisito di accesso, essendo un servizio a bassa soglia, è quello di stare in condizioni di bisogno– racconta Tuccillo - Una volta entrati, cerchiamo di capire le loro reali necessità. Questo servizio è cambiato, nel tempo, sulla base di queste osservazioni. Ad esempio, abbiamo visto che molti non entravano perché avevano un cane e così abbiamo creato un ingresso ad hoc per i loro amici animali. Abbiamo anche due stanze gender free, pensate per quelle persone che non si danno una definizione”.
È disponibile anche un servizio Navetta che fa su e giù dalle 19 alle 20 dal Museo alla Sanità.
Maggiori informazioni ai numeri 0817434213 e 393 888 4830
www.lalocomotivaonlus.org
@cooperativasocialelalocomotivaonlus (FB)
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m. n.