Il Palomar è il centro diurno e residenziale sovradistrettuale che dal 1996 opera all'intero dell'Unità Operava Complessa delle Dipendenza Patologiche. Il centro dell’Asl Napoli 1 Centro, gestito da Gesco attraverso la cooperativa sociale Era, utilizza una metodologia di lavoro integrata che prevede la collaborazione del pubblico e del privato sociale e un’équipe di formata da operatori del servizio pubblico e del terzo settore.
“Il centro Palomar accoglie e accompagna persone con problemi di dipendenza, offre diagnosi, trattamenti farmacologici integrati, monitoraggio dello stato di salute, invio in comunità terapeutica, presa in carico psicologica”, come spiega Vito Cartolano, referente del servizio per il privato sociale. Promuove pratiche di intervento, modelli di socializzazione e programmi psicosociali finalizzati alla cura, prevenzione e riabilitazione; opera secondo la metodologia della riduzione del danno, proponendo percorsi individualizzati ed integrati.
Propone percorsi con possibilità di breve residenzialità anche per alcolisti, cocainomani, detenuti in regime di “alternava alla pena”, soggetti con doppia diagnosi dipendenti da gioco d'azzardo.
Situato in via Alessandro Manzoni 249, il centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17. Si accede tramite appuntamento, previo contatto telefonico o personale. I servizi offerti sono: accoglienza e orientamento, trattamenti farmacologici, screening clinici e tossicologici, diagnosi e terapia patologie associate, accompagnamento e visite domiciliari, psicoterapia e sostegno psicologico, gruppi di confronto “qui ed ora”, counseling funzionale del sé, gruppi psico- corporei, laboratori formavi e di socializzazione, autobiografia, fotografia, sport (calcetto, palestra, fitness, vela), giardinaggio, cineforum, visite guidate, manualità creativa.
Dalla collaborazione di utenti e operatori del centro diurno Palomar è nata l’associazione di promozione sociale Oltre il giardino per la promozione della cultura del verde e del rispetto dell’ambiente, di sviluppo sostenibile, nonché della promozione di processi di empowerment e di cittadinanza attiva. Tra le attività realizzate: la formazione in florovivaistica e agricoltura naturale e biologica, produzione e vendita di piante ornamentali, allestimenti di giardini e spazi verdi, la messa a coltura di orti sociali con tecniche di coltivazione naturale e biologica, promozione di eventi culturali ma anche la produzione e vendita di creazioni artigianali, nate dal riuso di materiali diversi, come il tufo, il legno e il ferro. Ce ne ha parlato la coordinatrice del centro Marinella Scala.
Intervista a Vito Cartolano
Intervista a Marinella Scala
I.P.