di Ida Palisi e Maria Nocerino
Cinquemila persone dipendenti da droghe nella città, quasi settemila nella provincia: a Napoli il consumo di sostanze è un fenomeno rilevante, profondamente mutato rispetto a vent’anni fa tanto che oggi si parla di modelli di consumo e non di tossicodipendenze tout court.
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di Alessandra del Giudice
Il nome fa riferimento alle divinità e ai riti dell’America Latina. Lavora in incognito Mamacoca, è il servizio del Dipartimento Dipendenze della Asl Na 1 Centro finalizzato alla riduzione dei possibili danni derivanti da uso di cocaina realizzato insieme al gruppo di imprese sociali Gesco. Diretto dalla psicologa e psicoterapeuta Chiara Cicala vede la collaborazione di cinque operatori di Gesco con i medici dei SerD che svolgono consulenze mediche direttamente a Mamacoca.
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di Maria Nocerino
Non tutti sanno che significa “servizio a bassa soglia” ma basta trascorrere qualche ora all’interno del Drop-in, nella Duchesca, il quartiere a ridosso della Stazione centrale, per rendersene conto. Chiunque, in maniera gratuita e assolutamente anonima, può accedere a questa struttura, che garantisce una doccia calda, indumenti puliti, qualcosa da mangiare a chi ne ha bisogno: esigenze basilari, appunto, prima di offrire a chi è più motivato, informazioni e supporto per affrontare il suo problema, sia in termini sanitari che sociali e psicologici.
di Maria Nocerino
Spesso sono giovani e alla loro prima volta in carcere. I detenuti con diversi problemi di dipendenza che si trovano nel carcere di Poggioreale costituiscono circa il 30% della popolazione reclusa nella casa circondariale di Napoli e sono tra quelli più a rischio per tendenze all’autolesionismo perché più fragili.
di Alessandra del Giudice
Da circa due anni il servizio Hybrid messo in campo dalla Asl Napoli 1 con l’associazione il Pioppo offre attività di informazione e assistenza, in orari serali e notturni nei diversi contesti di divertimento, ad adolescenti, giovani e giovani adulti, tra i quali è diffuso l’uso di sostanze psicoattive e droghe legali e illegali.
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di Alessandra del Giudice
Il progetto Aleph quest’anno compie 30 anni, è infatti attivo dal 1988 all’interno del Dipartimento Farmacodipendenze della ASL Napoli 1 Centro con due strutture: il Centro diurno Aleph e la struttura residenziale Villa Aleph con 6 posti letto gestite in accordo con la Asl dal Gruppo di Imprese Sociali Gesco insieme alla Cooperativa Sociale Era e dall’associazione Il Pioppo.
Quando si entra, si ha la sensazione di trovarsi al sicuro, all’interno di un presidio di legalità, oltre che di luogo diventato riferimento per persone con problemi di dipendenze, all’interno di un territorio difficile, come Ponticelli, alla periferia est di Napoli.
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Salendo le scale del palazzo che ospita il SerD e il Centro diurno Arteteca, a via Janfolla, al confine tra Miano e Secondigliano, vedi i colori un po’ sbiaditi degli affreschi che sono stati realizzati, qualche anno fa, sulle pareti dagli utenti della struttura. La pittura e il restauro di mobili e oggetti vecchi, infatti, sono tra le principali attività laboratoriali che si svolgono all’interno di questa struttura intermedia dell’Asl Napoli 1 Centro gestita dal gruppo di imprese sociali Gesco.
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Il Palomar è il centro diurno e residenziale sovradistrettuale che dal 1996 opera all'intero dell'Unità Operava Complessa delle Dipendenza Patologiche. Il centro dell’Asl Napoli 1 Centro, gestito da Gesco attraverso la cooperativa sociale Era, utilizza una metodologia di lavoro integrata che prevede la collaborazione del pubblico e del privato sociale e un’équipe di formata da operatori del servizio pubblico e del terzo settore.
Negli ultimi anni, tra i giovani c’è un consumo sempre più diffuso di alcol e droghe, spesso usati in combinazione tra loro. Di recente, si è sottolineato l’impatto che la movida nelle grandi città determina sulla popolazione e il ruolo che assumono le droghe nel determinare comportamenti che creano, oltre a danni e rischi per chi li usa, anche conflitti e violenza.
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Secondo le stime dell’European Drug Report 2017 oltre 93 milioni di adulti (ossia poco più di un quarto della popolazione di età compresa fra 15 e 64 anni nell’Unione europea) hanno provato sostanze illecite nel corso della vita. Le esperienze con il consumo di droga sono più frequentemente segnalate dai maschi (56,8 milioni) che dalle donne (36,8 milioni).
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