Monica Buonanno parla del nuovo indirizzo dell’assessorato alle politiche sociali e al lavoro
Si è insediata da pochi mesi nella giunta di palazzo San Giacomo con una delega complessa, “politiche sociali e lavoro”, l’assessore Monica Buonanno, già dirigente di Italia Lavoro e Anpal Servizi, è un’esperta di progettazione, gestione e applicazione delle politiche per il lavoro. Le abbiamo chiesto quale è l’indirizzo che vuole dare al suo mandato.
Come ha accolto una delega così ampia in una città tanto complessa a livello sociale, come Napoli?
L’idea di posizionare il welfare nello stesso luogo in cui si affronta il lavoro e lo sviluppo rappresenta una visione innovativa che mi vede concorde ed entusiasta. Pur avendo poco tempo a disposizione, avere una visione chiara servirà ad orientare le politiche superando l’intervento assistenzialistico e investendo nell’attuazione dei diritti fondamentali: il lavoro, la casa, il riconoscimento dell’identità di cittadino. La mia esperienza di architettura delle politiche del lavoro e di politiche abitative con l’Anpal Servizi mi ha mostrato come la povertà educativa, abitativa, economica e lavorativa siano interrelate.
Partiamo dal diritto abitativo. Cosa si può fare in tempi brevi?
Io preferisco parlare delle cose dopo averle realizzate e non prima. Mi sono iniziata ad occupare del piano periferia già insieme a Gentiloni quando con la riqualificazione urbana di Scampia, abbiamo assegnato oltre 170 alloggi. Oggi anche la vela verde è stata liberata e stiamo lavorando per rimuovere gli ingombranti e l’amianto per poi abbatterla. Stiamo consolidando l’intervento nell’area est della città con 32 alloggi di edilizia popolare assegnati agli abitanti del campo evangelico, costruito durante l’emergenza terremoto. Sempre nell’area est di San Giovanni, nell’ex alveo artificiale detto Bron, ho approvato una delibera per il rifacimento del vano ascensori e dei pianerottoli e con altre deleghe abbiamo impegnato altre risorse per conferire gli alloggi a circa 320 nuclei familiari. Inoltre abbiamo un’attenzione molto per gli alloggi di edilizia popolare pubblica occupati abusivamente e stiamo procedendo alla regolarizzazione degli occupanti senza titolo là dove siano presenti i requisiti necessari grazie al regolamento regionale: nell’anno prossimo verranno evase migliaia di pratiche. Con il PON Città Metropolitana 2014/2020 e l’Agenzia Sociale per la casa stiamo verificando la necessità del cittadino di un alloggio là dove spesso chi dichiara di avere una povertà abitativa ha in realtà una povertà economica.
Il grande problema della povertà economica napoletana è indubbiamente legata ad un altissimo tasso di disoccupazione. Cosa può fare il Comune nell’ambito del lavoro?
Le politiche del lavoro, come è noto, sono ascritte alla Regione, tuttavia questo comune sta provando a rivedere il ruolo dell’amministrazione nell’attuazione della politica del lavoro. Abbiamo stilato il piano fabbisogni triennale dell’amministrazione: abbiamo assunto a tempo indeterminato 370 ripam che aspettavano dal 2010; abbiamo scorso le graduatorie assumendo 100 persone tra maestre e d educatori, 96 nuovi vigili e 200 lavoratori socialmente utili con l'integrazione per questi ultimi di 16 ore lavorative, così da rafforzare l'assegno ASU erogato dall'INPS e porre sullo stesso piano tutti i lavoratori. Per 2020 e il 2021 assumeremo una nuova trance sperando di attuare il completo svuotamento degli LSU in sospeso. A fine 2019 alcuni LSU sono stati stabilizzati e hanno avuto anche la casa vedendo garantito sia diritto al lavoro che all’abitare. Quando pervengono occasioni dalla Regione come Garanzia Giovani cerchiamo di coglierle al volo e favorire la realizzazione, siamo presenti sui tavoli di crisi accanto ai lavoratori e ai sindacati come nel caso di Whirlpool e assicuriamo supporto e consulenza là dove necessario come abbiamo fatto per le Terme di Agnano o l’Edenlandia. Venerdì prossimo presenteremo una carta dei diritti dei lavoratori rider che promuove condizioni lavorative migliori: dalla sicurezza, allo stipendio, all’interlocuzione con datori di lavoro, al diritto ad essere liberi negli orari in cui non si lavora.
E veniamo al diritto di essere cittadini, ci sono categorie alle quali non sempre viene garantito. Penso ai migrati e anco più ai rom per i quali sono stati persi 7 milioni di euro europei per realizzare alloggi…
Posso solo dire che cerchiamo di non fare altrettanto. Per quanto riguarda le procedure a nostro carico, abbiamo aggiudicato il trasporto scolastico ai bambini. In settimana incontrerò alcune associazioni che sono impegnate nei campi in tanti progetti. Il punto è che sono convinta da sempre che se i progetti non sono sistematici e finiscono non lasciano nulla se non aspettative deluse. Piuttosto l’impegno deve andare nella direzione di creare servizi stabili. Per quanto riguarda i migranti convocherò a breve il tavolo, tuttavia al momento non ci sono emergenze.
AdG