Informare e supportare chi deve affrontare nel quotidiano le difficoltà e le sfide legate ai disturbi dello spettro autistico: è questo l’obiettivo della Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo che si celebra oggi a Napoli con una serie di iniziative dedicate alle famiglie. Per comprendere l’importanza della giornata basti pensare che i disturbi dello spettro autistico in Italia riguardano un bambino su 100 e nel mondo decine di milioni.
Le recenti statistiche sull’incidenza dell’autismo indicano un incremento 10 volte superiore negli ultimi 40 anni. La Asl Napoli 1 Centro si è attivata per celebrare la giornata con una serie di iniziative mirate a creare una maggiore sensibilizzazione e consapevolezza dell’opinione pubblica nei confronti di questa sindrome, avvalendosi del lavoro del Centro Unico Aziendale per la Salute Mentale in Età Evolutiva (CUASMEE) guidato da Luisa Russo, e dei Nuclei Operativi di Neuropsichiatria Infantile (NONPI).
La consapevolezza
«Si chiamano le Giornate Mondiali della Consapevolezza - spiega la dottoressa Russo – e non semplicemente delle “giornate dell’autismo” perché occorre prima di tutto fare un lavoro capillare di cambiamento di paradigma di analisi su questo tema». «Le terapie sono molto utili ma da sole non possono bastare. Le comunità si devono aprire e devono prendere consapevolezza sull’autismo, che non è una malattia ma uno stato di cui prendersi cura. Un bambino con disagio psichico non può seguire solo una terapia, che oltretutto ha luogo in un posto che esula dal suo quotidiano, ma deve essere accolto ed aiutato anche nei suoi luoghi di vita naturale. La terapia non basta all’inserimento sociale».
L’inserimento sociale
«In Campania esiste un sistema sbilanciato in favore del privato convenzionato. Ciò non ha favorito lo sviluppo di nuovi modelli di vita e di integrazione dei bambini autistici», prosegue la dottoressa Russo. «Il centro di riabilitazione, se non si apre alle nuove esigenze dei bambini autistici e dei loro familiari rappresenta, in alcuni casi, un residuo manicomiale, slegato dai luoghi significativi di crescita insieme agli altri del bambino». La Asl Napoli 1 centro, ha istituito 10 NONPI, che portano da anni avanti il Progetto Pass, che ha la finalità di favorire l’inclusione scolastica e sociale con Disturbo dello Spettro Autistico.
Il progetto PASS
Pass è un progetto speciale che ha la finalità di favorire l'inclusione scolastica e sociale dei bambini e ragazzi con Disturbo dello Spettro Autistico. Nasce dalla collaborazione tra gli operatori del Nucleo Operativo di Neuropsichiatria Infantile del Distretto Sanitario 27 della Asl Napoli 1 Centro, le scuole dei quartieri Vomero e Arenella e i familiari dei bambini e ragazzi e da quest’anno sarà esteso a tutti i Nuclei Operativi di Neuropsichiatria Infantile della Asl Napoli 1 Centro. Il principio ispiratore del progetto è stato quello di riconoscere insieme le differenze tra un individuo e un altro e le varie diversità e di farle riconoscere successivamente sia in ambito scolastico che sociale. «Nel sostenere chi è “diverso” da noi, i ragazzi in generale e i compagni di classe in particolare si sono rivelati di fondamentale importanza. La scuola gioca, infatti, un ruolo principale nella vita dei bambini e dei ragazzi. Ed è alla scuola principalmente che ci rivolgiamo sia noi operatori sanitari, sia le famiglie dei bambini e dei ragazzi con autismo per un percorso di collaborazione al fine di migliorare la loro qualità di vita e favorire nei loro compagni, lo sviluppo di un senso di maggiore conoscenza e responsabilità nei confronti dell'amico “speciale”», conclude la dottoressa Luisa Russo.
Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo
Grazie all’impegno volontario del CUASMEE e dei NONPI, supportati dai genitori dei bambini e dei ragazzi affetti da autismo, dalle associazioni di volontariato e dalle scuole, in occasione della manifestazione verranno accolti genitori, familiari, insegnanti, operatori socio-sanitari e tutti i cittadini che vorranno saperne di più in tema di autismo, per la durata dell’intera giornata. Sarà distribuito, inoltre, materiale divulgativo per far conoscere le iniziative ed i progetti messi in campo dall’Asl presso le sedi dei seguenti NONPI, ubicati nelle sedi dei Distretti Sanitari: DSB 24 Corso Vittorio Emanuele 691; DSB 25 Via G. Leopardi 2; DSB 26 Via G, De Grassi 17; DSB 29 Via Scudillo a Pietravalle 24; DSB 30 Piazzetta del Casale; DSB 31 Ospedale SS. Annunziata Via Egiziaca a Forcella, 18. I NONPI dei Distretti Sanitari 27, 29, 32 e 33 saranno presenti anche nei quartieri di Poggioreale, Ponticelli, Scampia e Vomero delle con manifestazioni in piazza e precisamente: Al Vomero in Via Scarlatti (di fronte a Coin), a Scampia (nel giardino antistante il Presidio “M. Sciuti”, a Ponticelli in Via Fratelli Grimm (angolo Via Eliot) ed in Piazza Nazionale.
Il parere del il Commissario Straordinario della Asl
«Anche con questa iniziativa scegliamo di essere al fianco dei cittadini che hanno bisogno del nostro supporto» sottolinea il Commissario Straordinario della Asl, Ciro Verdoliva. «Un supporto ancor più necessario se si considerano le ripercussioni che questa condizione comporta nella vita non solo di chi ne è colpito, ma anche delle persone che lo circondano. Avere un proprio caro con sindrome autistica significa dover moltiplicare le energie, sostenere un carico – anche emotivo – molto pesante. Le Asl devono garantire tutta l’assistenza necessaria, per quelle che sono le proprie competenze, ma hanno anche il compito di informare e sensibilizzare».
L’assessorato regionale alla Scuola e alle Politiche Sociali
Anche l’assessorato regionale alla Scuola e alle Politiche Sociali si è attivato a supporto delle iniziative organizzate dalla Asl. «Le famiglie dei pazienti che hanno a che fare con questo tipo di sindrome – commenta l’assessore Lucia Fortini - oltre ad affrontare i problemi che la cura e la crescita di bambini affetti da disturbi dello spettro autistico comportano spesso devono scontrarsi col disinteresse o peggio con la diffidenza delle altre persone. La conoscenza è il primo passo verso l’accoglienza. Giornate come queste sono fondamentali per far crescere nella società la cultura dell’inclusione e per costruire insieme le risposte migliori alle esigenze di queste famiglie».
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