A breve partirà la quinta edizione del Premio Cinematografico Fausto Rossano che si terrà dal 2 al 5 aprile prossimi in diversi luoghi della città. Il Premio è una rassegna itinerante di film e cortometraggi con proiezioni affiancate da dibattiti, organizzata con l’obiettivo di dare centralità al tema della salute mentale e del pieno diritto alla salute di tutti i cittadini. L'iniziativa vuole contribuire a combattere lo stigma che circonda la sofferenza psichica nelle sue più varie accezioni.
“Noi riteniamo sia importante – dice Marco Rossano, presidente dell’associazione Fausto Rossano – accendere i riflettori sulla salute mentale, non solo sule persone affette ma anche sulle esperienze positive di persone che lavorano attivamente per migliorare le cose. Viviamo un momento di crisi il diritto alla salute viene molto tralasciato. Noi vogliamo accendere i riflettori sulla salute mentale e sul diritto alla salute.”.
Il Premio è dedicato allo psichiatra napoletano Fausto Rossano, scomparso nel 2012, che da ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi e poi come responsabile del Dipartimento di Salute Mentale di Napoli si impegnò attivamente per la chiusura dei manicomi.
Il Premio Fausto Rossano aprirà la V edizione al Multicinema Modernissimo questo venerdì 22 marzo 2019 alle ore presentando sia il premio che il tema di quest’anno. Interverranno alla serata inaugurale il sociologo Marco Rossano direttore del Premio Fausto Rossano e le docenti dell’Università di Salerno Valentina Ripa e Rossana Palladino. Seguirà la proiezione in anteprima italiana del documentario I Borghesi di Calais. L’ultima frontiera, il documentario co-prodotto dall’associazione Fausto Rossano. A fine proiezione il regista Jesùs Armesto risponderà alle domande del pubblico.
“Il film di Jesùs Armesto è importante, - continua Marco Rossano – anche perché il tema del festival è la salute mentale ma anche l’immigrazione. Questo film offre sul fenomeno dell’immigrazione uno sguardo cinematografico, molto poetico. Ma soprattutto offre uno sguardo diverso sul fenomeno della migrazione di persone che, a causa di una surmediatizzazione e di un discorso allarmista, viene percepito come essere più grave di quanto in realtà sia. I Borghesi di Calais. L’ultima frontiera parte da una leggenda della cittadina francese, dove sei gentiluomini durante il medioevo si sacrificarono per salvare la vita del resto della popolazione. Questo film ci rivolge un poco la domanda, chi sono i borghesi di Calais oggi?”
Questo evento è organizzato dall’Associazione Premio Fausto Rossano e dal gruppo di imprese sociali Gesco in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale della Asl Napoli 1 Centro. Collaborano a questa edizione la cooperativa sociale Dedalus, l’Istituto A. Romanò e AvaNposto Numero Zero, vi contribuiscono le Officine Gomitoli e il Multicinema Modernissimo.
Eva de Prosperis